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Politica | Caso Sangiuliano: Maria Rosaria Boccia mostra nuovi documenti
Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice recentemente al centro delle polemiche, ha utilizzato il suo profilo Instagram per rispondere pubblicamente alle dichiarazioni del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in merito alla sua controversa nomina e ai rapporti tra i due.
Nel suo ultimo post, Boccia ha accusato il ministro di distorcere la verità per proteggere interessi che, a suo dire, non rispecchiano i valori di lealtà e responsabilità. Il tono deciso del messaggio evidenzia un apparente conflitto tra le versioni dei fatti presentate dai due protagonisti. Boccia ha sottolineato di non voler commentare direttamente le dichiarazioni del ministro, ma ha rimarcato il desiderio di non leggere più affermazioni che ritiene inesatte da parte di una persona che stima.
La controversia si è infiammata ulteriormente con la pubblicazione di documenti e comunicazioni da parte di Boccia. Tra questi, una telefonata con un dirigente del ministero e diverse e-mail che, secondo l’imprenditrice, dimostrerebbero la sua correttezza nella gestione della nomina e delle trasferte. Boccia ha pubblicato anche dettagli sulle sue interazioni con il ministero, chiarendo che non ha mai ricevuto materiale sensibile e che le sue attività erano legate a questioni di ordine privato piuttosto che ufficiale.
Nel frattempo, Sangiuliano ha ribadito la sua posizione, dichiarando di aver pagato personalmente tutte le spese per le trasferte e di aver gestito direttamente le prenotazioni, contrariamente a quanto insinuato da Boccia. Il ministro ha anche comparato la sua situazione con quella di altri politici, cercando di minimizzare le implicazioni del suo rapporto con l’imprenditrice.
In risposta alle accuse di Boccia riguardo alla presunta violazione della riservatezza, il ministro ha rassicurato che i documenti pubblicati non contengono informazioni riservate e che qualsiasi controversia sarà chiarita senza compromettere la sicurezza.
Il dibattito ha sollevato interrogativi sulle dinamiche di potere e sulla trasparenza nei rapporti professionali e privati dei membri del governo. L’attenzione mediatica su questa vicenda continua a crescere, con molti che si chiedono come evolverà la situazione e quali ulteriori sviluppi emergeranno.
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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