Cronaca
Cagliari | 17enne accoltella il padre, la madre chiama la polizia: arrestato
La Polizia di Stato ha eseguito l’accompagnamento di un diciassettenne presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Quartucciu, ritenuto presunto autore del reato di lesioni aggravate. L’episodio ha avuto origine nella notte del 3 settembre 2024, quando una Volante del Commissariato di Quartu S. Elena è intervenuta in un’abitazione cittadina dopo la segnalazione di un accoltellamento.
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, intorno alle 00:50, un uomo di circa 40 anni è stato accoltellato alla schiena mentre si trovava all’esterno della sua abitazione, dove si era recato per verificare alcuni rumori sospetti. La vittima, ritrovata sanguinante dalla moglie, ha riferito di essere stata aggredita da una persona sconosciuta, sorpresa mentre tentava di rubare un motociclo parcheggiato. Trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale Brotzu, l’uomo è attualmente ricoverato in osservazione, ma non è in pericolo di vita.
Tuttavia, circa un’ora dopo, la situazione è precipitata ulteriormente quando la moglie della vittima ha richiesto un nuovo intervento delle forze dell’ordine. Il presunto aggressore, armato di machete, era tornato alla stessa abitazione. All’arrivo degli agenti, la donna ha rivelato che l’aggressore non era uno sconosciuto, bensì il loro figlio diciassettenne, che aveva già aggredito il padre in precedenza. Il giovane è stato trovato all’interno della casa, intento a danneggiare gli arredi con un machete.
Dopo aver messo in sicurezza il ragazzo, gli agenti hanno scoperto su un piano di lavoro un coltello di grosse dimensioni, che si presume sia stato utilizzato per minacciare la madre e aggredire il padre. Successivamente, la madre ha confessato che l’aggressione al marito era avvenuta durante una lite familiare per futili motivi.
A seguito delle indagini condotte dal personale del Commissariato, in collaborazione con la Squadra Volante dell’U.P.G.S.P. della Questura di Cagliari, il P.M. di turno del Tribunale dei Minori di Cagliari ha disposto l’accompagnamento precautelare del minore presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Quartucciu, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria competente.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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