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Cronaca

Catania | 2 ladre in azione con un complice nei garage dei condomini: tentano furti ma vengono bloccati dalla polizia

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Tre pregiudicati hanno preso di mira diversi condomini a Catania, tentando di rubare quasi simultaneamente all’interno dei garage, ma l’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha sventato il piano criminale.

Gli agenti della squadra Volanti sono stati allertati da una segnalazione arrivata alla Sala operativa della Questura riguardante un furto in corso in alcuni garage di via Monfalcone. I ladri avevano cercato di forzare il cancello d’ingresso di uno stabile per accedere all’area garage. Tuttavia, probabilmente resisi conto di essere stati scoperti, i malviventi sono fuggiti a bordo di un’auto grigia, sfrecciando a tutta velocità per evitare di essere catturati.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno verificato che alcuni garage erano stati effettivamente aperti. Mentre erano ancora impegnati nei rilievi, una nuova segnalazione di furto è giunta alla Questura: altri garage, questa volta nelle palazzine tra via Fiume e via De Caro, nel quartiere Picanello, erano stati presi di mira.

La Questura ha immediatamente inviato altre pattuglie della squadra Volanti. Arrivati sul posto, gli agenti hanno individuato l’auto grigia precedentemente avvistata in via Monfalcone. Il veicolo, risultato rubato, aveva a bordo una donna pregiudicata di 35 anni originaria di Mantova. Poco più distante, nei pressi dei garage, è stata fermata un’altra donna di 36 anni, pregiudicata di Bronte. Entrambe sono state immediatamente arrestate.

Durante l’operazione, i poliziotti hanno individuato un uomo nascosto in un garage della palazzina. Il complice, un catanese di 30 anni già noto per reati contro il patrimonio, è stato trovato in possesso di strumenti utilizzati per scassinare, tra cui un giravite e una torcia, che sono stati sequestrati. L’uomo è stato denunciato per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

I tre ladri sono stati arrestati per tentato furto aggravato e denunciati per ricettazione dell’auto rubata. Dopo essere stati condotti negli uffici di Polizia per gli adempimenti di rito, il Pubblico Ministero di turno ha disposto per loro la misura degli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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