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Cronaca

Catanzaro | Controlli estivi della GdF: centinaia di interventi nelle localita’ turistiche

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Dal 1° giugno, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro ha intensificato le attività di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria sul territorio, in linea con le direttive della Prefettura. L’operazione è stata focalizzata nelle aree ad alta vocazione turistica di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, con un’attenzione particolare al contrasto dell’evasione fiscale e dell’economia sommersa.

Durante i controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, sono state rilevate irregolarità nel 35% dei casi, con 268 esercizi commerciali trovati inadempienti. Particolare attenzione è stata rivolta agli operatori economici come bar, ristoranti, attività balneari e ludiche, con 38 verbali elevati per violazioni amministrative legate alla somministrazione di alcolici a minorenni, manomissione di apparecchi da gioco e mancato rispetto delle misure di sicurezza.

L’attività ha anche mirato a proteggere i lavoratori vulnerabili, con sanzioni elevate a 6 attività commerciali per l’impiego di manodopera irregolare. In totale, sono stati scoperti 17 lavoratori irregolari nelle aree di Lamezia Terme, Catanzaro Lido e Soverato.

In risposta al notevole afflusso turistico, i controlli presso l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme sono stati potenziati, con 130 verifiche effettuate in materia valutaria e doganale, di cui 37 irregolari. Inoltre, la Guardia di Finanza ha eseguito 41 interventi contro il traffico di sostanze stupefacenti, utilizzando anche unità cinofile, con il sequestro di oltre mezzo chilo di droga e la segnalazione di 6 persone alla magistratura e 33 alle Prefetture.

Infine, le unità Antiterrorismo e Pronto Impiego hanno svolto controlli sul territorio, riscontrando 95 infrazioni al Codice della Strada, con il ritiro di 3 patenti e l’emissione di 7 verbali per mancanza di copertura assicurativa. Questi interventi, inseriti in un piano straordinario di controlli estivi, mirano a prevenire condotte illecite e a garantire la sicurezza della collettività e il rispetto delle regole del mercato.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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