Cronaca
Vibo Valentia | Un arresto per detenzione di droga in casa
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Un’importante operazione antidroga è stata portata a termine a Vibo Valentia, dove la Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha scoperto un vero e proprio centro di spaccio di eroina. L’intervento ha portato all’arresto di un uomo di Rombiolo, che è stato colto in flagrante con oltre 50 grammi di eroina purissima, oltre a strumenti utilizzati per la pesatura, il confezionamento e la vendita dello stupefacente.
L’operazione, frutto di un’attenta attività investigativa, ha visto la collaborazione di diverse unità della Polizia di Stato, tra cui le Unità Cinofile dell’U.P.G. e S.P. Gli agenti hanno effettuato un blitz presso l’abitazione del sospetto a Rombiolo, dopo che le indagini avevano suggerito che l’uomo detenesse droga pronta per essere venduta.
All’arrivo della polizia, il proprietario dell’appartamento ha tentato di prendere tempo, non aprendo immediatamente la porta, nel tentativo di sbarazzarsi della droga con l’aiuto di altri individui presenti nella casa. Nonostante il tentativo di gettare l’eroina dalla finestra per evitare il sequestro, gli agenti, che avevano già circondato l’abitazione, sono riusciti a recuperare una busta contenente oltre 50 grammi di eroina divisa in due blocchi ancora da tagliare.
All’interno dell’abitazione, oltre alla droga, gli agenti hanno trovato diversi bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e un manoscritto che fungeva da registro rudimentale delle attività di spaccio. Questo documento riportava somme di denaro da riscuotere o da ricevere, indicando chiaramente un’attività di vendita di droga ben strutturata e consolidata.
Le indagini hanno rivelato che l’abitazione era un punto di riferimento ben noto agli assuntori di droga della zona, i quali sapevano di poter trovare lì la sostanza stupefacente a qualsiasi ora del giorno. Questa continua disponibilità di eroina rendeva il luogo una delle principali piazze di spaccio della zona, generando profitti significativi, stimati tra i 7.000 e i 10.000 euro solo con il materiale sequestrato.
L’uomo è stato arrestato e, dopo l’udienza di convalida, trasferito nel carcere di Vibo Valentia. Oltre alle accuse di spaccio di droga, è stato denunciato per furto aggravato di energia elettrica, poiché è stata riscontrata una manomissione del contatore presso la sua abitazione.
Anche le due persone presenti nell’appartamento durante il blitz, che avevano cercato di aiutare l’uomo a disfarsi della droga, sono state denunciate per favoreggiamento personale. Questa operazione evidenzia ancora una volta l’importanza di una vigilanza costante e di interventi mirati per combattere il traffico di droga e garantire la sicurezza della comunità. Le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione, cercando di smantellare le reti criminali e prevenire la diffusione di sostanze stupefacenti nel territorio.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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