Cronaca
Potenza | Proseguono i Controlli Straordinari dei Carabinieri. Arrestato 35enne a Lavello per Spaccio
Continuano senza sosta i serrati controlli straordinari del territorio pianificati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza. Tali operazioni si aggiungono ai controlli svolti quotidianamente dalle Compagnie e dalle Stazioni dipendenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il contrasto alla criminalità su tutto il territorio della provincia.
Uno degli interventi più recenti ha avuto luogo a Lavello, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un uomo di 35 anni del posto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto durante un servizio mirato a contrastare i fenomeni predatori e lo spaccio di droga.
L’uomo, a bordo della sua bicicletta, cercava di allontanarsi con discrezione dalla zona di pattugliamento, tentando di passare inosservato agli occhi attenti dei militari. Tuttavia, il suo atteggiamento sospetto non è sfuggito agli uomini dell’Arma, che gli hanno intimato l’alt e proceduto a una perquisizione personale. Durante il controllo, i Carabinieri hanno trovato un coltello a serramanico di quasi 20 cm e più di 700 euro in banconote di vario taglio.
Successivamente, i controlli sono stati estesi all’abitazione dell’uomo, dove sono stati rinvenuti 5,70 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Lo stupefacente e il denaro, considerato verosimilmente provento dell’attività illecita di spaccio, sono stati sequestrati.
L’indagato è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Potenza. Durante l’udienza dinanzi al GIP del Tribunale di Potenza, l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato confermato in regime di arresti domiciliari. Si ricorda che per l’uomo vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza sottolinea l’importanza di questi servizi, accuratamente pianificati per contrastare la delinquenza sul territorio. I risultati operativi ottenuti incoraggiano la prosecuzione e la promozione di tali attività su tutto il territorio della provincia, garantendo maggiore sicurezza ai cittadini.
Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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