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Cronaca

Reggio Calabria | Bloccato carico di latte non idoneo al consumo alimentare

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La Polizia Stradale di Reggio Calabria, in collaborazione con il personale della Motorizzazione Civile locale e il supporto del Centro Mobile di Revisione (C.M.R.), effettua regolarmente controlli mirati sui veicoli adibiti al trasporto di merci e persone. Questi servizi consentono di eseguire una verifica completa delle condizioni dei mezzi al fine di garantirne la conformità alle normative e l’idoneità alla circolazione.

Recentemente, uno di questi servizi è stato condotto presso l’Area di Servizio “Rosarno Est”, lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo, con l’obiettivo di monitorare il traffico in transito.

Durante il controllo, è stato esaminato un autocarro appartenente a una società con sede ad Avellino, equipaggiato per il trasporto di alimenti a temperatura controllata. Nonostante il veicolo fosse teoricamente idoneo per tale scopo, trasportava circa 2 tonnellate di cagliata senza mantenere il gruppo frigorifero attivo, nonostante le condizioni climatiche fossero soleggiate, con una temperatura esterna di circa 25 gradi.

Per valutare la conformità del carico trasportato, è intervenuto il personale dell’A.S.P. di Reggio Calabria – Dipartimento di Prevenzione e del settore ispettivo. Dopo aver verificato le condizioni del carico, è stato stabilito che non era idoneo al consumo alimentare, procedendo quindi al suo sequestro e alla confisca successiva, in base alla normativa vigente.

Inoltre, il veicolo presentava altre inefficienze, rilevate durante il controllo da parte del personale della Motorizzazione Civile, che ne hanno determinato la non idoneità alla circolazione. Di conseguenza, è stata disposta la sospensione del veicolo con obbligo di revisione eccezionale.

Durante il servizio, sono stati controllati complessivamente 6 veicoli, di cui 5 trovati non conformi alle normative (5 sospesi dalla circolazione). La Polizia Stradale ha pertanto redatto 5 verbali per violazioni al Codice della Strada.

Questi servizi congiunti, che coinvolgono la Motorizzazione Civile utilizzando il centro mobile di revisione, saranno ripetuti periodicamente dalla Polizia Stradale di Reggio Calabria, in base a un calendario regionale predisposto a tal fine.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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