Attualità
Firenze | Influencer viene ricoperta di insulti dopo pubblicato un video dove elenca dieci motivi per non essere mamma.
Dopo aver pubblicato un video in cui elenca 10 motivi per non avere figli, Sara Innocenti, nota come Sara’s Florence sui social, ha ricevuto una serie di commenti negativi, che hanno scatenato un’ondata di critiche, definibile come “shit storm”. Questo episodio evidenzia ancora una volta la necessità di un controllo sui social media.
Il video, in realtà vecchio di un anno, è diventato virale dopo essere stato ripreso da Radio 105, suscitando una reazione che Sara avrebbe preferito evitare. Nel suo decalogo, Sara espone le sue ragioni personali, dalle preoccupazioni riguardanti l’ansia e la perdita di libertà fino a motivazioni economiche. Nonostante le critiche ricevute, Sara non si pente di nessuno dei suoi punti, sottolineando la mancanza di parità nella libertà di scelta riguardo alla maternità.
Il tono del dibattito è stato accalorato, con alcune persone che hanno espresso frustrazione nei confronti di una mentalità legata al passato. Fortunatamente, non tutti i commenti sono stati negativi, e Sara ha apprezzato il supporto ricevuto anche da alcune madri che hanno condiviso le sue preoccupazioni.
Nonostante le critiche, Sara intende continuare a sostenere la scelta consapevole di non avere figli e a ribadire che non c’è nulla di sbagliato nell’ammettere di non sentirsi pronti per la maternità. Vuole inviare un messaggio di sostegno a tutte le donne che possono sentirsi giudicate per i loro dubbi sulla maternità, incoraggiandole a non vergognarsi della propria libertà di scelta.
Attualità
Condizioni stazionarie per Papa Francesco. Terapie, preghiera e riposo
Le condizioni cliniche del Santo Padre nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. E’ quanto si legge nell’ultimo bollettino relativo alle condizioni cliniche di Papa Francesco. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti.
Il Santo Padre continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno. Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria, si legge nel comunicato della Santa Sede.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Attualità
Bergamini “Federkombat in crescita, ogni anno uno step”
“Sono già un pò di anni che siamo in continua espansione. Ogni anno riusciamo a fare uno step in avanti e ad aumentare il numero dei nostri iscritti e la partecipazione alle competizioni. Abbiamo dei calendari veramente impegnativi, tra attività nazionale e internazionale non ci sono buchi durante l’anno, e da un punto di vista dei successi agonistici siamo, a detta della federazione internazionale a cui facciamo riferimento, la Wako, l’unica nazione che ha lo stesso tipo di competitività sia sugli sport a contatto pieno che leggero”. Prima atleta di livello, poi dt e ct della Nazionale di kickboxing: Riccardo Bergamini, neo presidente della Federkombat, federazione che comprende, oltre alla kickboxing, anche Muay Thai, Savate, Shoot Boxe, Sambo e MMA, ha le idee chiare su come dare un nuovo slancio al ‘settorè, soprattutto per ‘reclutarè nuovi appassionati. “Gli atleti rappresentano il ‘corè della nostra federazione, la mia attenzione adesso sarà dedicata esclusivamente al miglioramento delle loro condizioni – spiega il dirigente romano in un’intervista nella sede capitolina dell’Italpress – Contestualmente a ciò ci sono i tecnici, che formano gli atleti che diventano poi i fenomeni del domani, e anche con loro dobbiamo avere un atteggiamento diverso, molto più partecipativo. Dobbiamo coinvolgerli nei nostri discorsi internazionali, dobbiamo imparare a parlare la stessa lingua per arrivare ad essere veramente una famiglia strutturata, dove la comunicazione parte dall’alto e arriva al basso, e così il feedback dal basso arriva in alto e in questo modo l’interazione è più produttiva per tutti”. La kickboxing sognava un posto nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles 2028 ma la speranza di entrare nelle discipline a cinque cerchi non è certo andata persa. “Anzi, è assolutamente fattibile, quando c’è stato il responso negativo la delusione è stata fortissima. Eravamo tra le sette discipline selezionate per entrare a Los Angeles, ed eravamo primi in classifica nel loro particolare ranking. Poi all’improvviso siamo stati superati: come in tutte le cose la parte economica svolge un ruolo fondamentale, e dove non arriva una parte economica c’è quella politica di chi organizza e siamo rimasti fuori, di certo non per demeriti nè tecnici nè spettacolari. Quindi non è un sogno ma un progetto a scadenza relativamente breve. Se ci saremo a Brisbane 2032? Abbiamo grosse speranze”, conclude Bergamini.
– Foto Italpress –
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Attualità
Università, Di Marzio (Andisu) “Impegno per servizi uniformi a studenti”
Un lavoro importante di coordinamento a livello nazionale e una data cerchiata in rosso sul calendario per presentare le proprie istanze in Europa: Emilio Di Marzio, presidente Andisu (l’associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario), traccia in un’intervista all’Italpress gli obiettivi dell’ente per garantire il massimo benessere degli studenti in termini di servizi e innovazione.
Il primo aspetto su cui si sofferma è il ruolo svolto da Andisu in Italia: “Il nostro compito è coordinare l’attività di 42 enti che hanno una diversa conformazione: si tratta di enti regionali, provinciali e afferenti agli atenei. C’è una realtà piuttosto composita che viene sintetizzata in un organismo che ha la funzione di scambio di buone pratiche, rappresentanza istituzionale presso il ministero e definizione di uno standard di servizi. E’ una funzione utile certamente sia agli enti che alle istituzioni, che possono trovare in Andisu un’interfaccia unica, anzichè 42 enti che svolgono un’attività per il diritto allo studio universitario lungo tutta la penisola per fare in modo che i capaci e i meritevoli, ancorchè privi di mezzi, siano messi nelle condizioni di aspirare ai più alti gradi degli studi. Una società meritocratica richiede giovani sempre più preparati e competenze essenziali: il merito però richiede la libertà dal bisogno, noi proviamo appunto a farlo sprigionare; un giovane che non viene da una famiglia con troppi libri o conti correnti importanti deve essere messo in condizione di emanciparsi”.
Altro tema centrale per l’ente è l’innovazione tecnologica su cui, spiega Di Marzio, “proviamo a garantire uno standard di servizi uniforme in tutto il Paese: un esempio è il passaggio del ticket mensa dal cartaceo al digitale, ma anche per l’accesso a benefici come mense, borse di studio e residenze oggi ci sono procedure digitalizzate. Con piattaforme e app puntiamo a garantire agli studenti una connettività molto forte con i nostri enti: ci sono realtà che hanno qualche differenziazione in giro per l’Italia, ma proviamo comunque a fornire uno standard minimo”. Da non sottovalutare, anzi da scongiurare, il rischio di differenze tra un’area e l’altra del Paese: “La divaricazione territoriale può impattare pesantemente sulla qualità dei servizi”, spiega il presidente di Andisu.
“Penso ai Lea e all’esplosione del fabbisogno economico per le borse di studio: negli ultimi anni la scelta di ampliare la platea di beneficiari e alzare le soglie Isee, che consentono di partecipare alla valutazione di merito, ha generato appunto un’esplosione di fabbisogno, che è indicativa di una complessità sociale ed economica particolare che riguarda le regioni del Sud ma non solo. Noi abbiamo sempre un’interlocuzione positiva e profittevole con il ministero e con gli enti locali per l’interesse dei nostri studenti”.
La data del 18 marzo sarà un nodo cruciale per l’ente per far sentire la propria voce a livello europeo: “Lo scambio di buone pratiche riguarda anche la dimensione europea, da cui possiamo raccogliere esperienze innovative. L’Ecsta, organismo equivalente di Andisu che centralizza i vari enti europei, terrà ad Anversa un incontro decisivo su temi particolarmente importanti il 18 marzo: sarò presente e proverò a dare un contributo utile, con l’auspicio che diventi oggetto di interlocuzione con il neo commissario europeo all’Istruzione e all’Educazione”, ha concluso Di Marzio.
-Foto: Italpress-
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