Attualità
Tajani “Neanche un magistrato deve essere politicizzato”
«Le dichiarazioni su Giorgia Meloni, nella mail dei magistrati, sono inaccettabili». Lo dice il vicepremier Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.
«C’è un piccolo gruppo, una corrente che si chiama Magistratura democratica, storicamente legata all’allora partito comunista, che prima attaccava Silvio Berlusconi e ora attacca Meloni. Si lamentano del generale Vannacci, ma fanno la stessa cosa», spiega il ministro degli Esteri, che aggiunge: «Dicono che un generale non deve fare politica. Sono figlio di un generale dell’esercito. Non diceva nemmeno a noi per chi votava.
Ma neanche un magistrato deve essere politicizzato. Come non esistono carabinieri di destra e carabinieri di sinistra».
«Non sono i magistrati a dover decidere quali sono i Paesi sicuri. Il potere giudiziario non può invadere gli altri due», sottolinea il vicepremier, che aggiunge: «Io rispetto le sentenze, però i magistrati non possono fare come vogliono. La Corte europea parlava di parti di territorio non sicure ma deve essere venuto meno il controllo, come accade con gli Houti. Altrimenti nemmeno l’Italia è sicura. In alcune zone dove ci sono mafia o camorra, l’Italia è sicura? Con questo principio nulla lo è più, neppure gli Usa, che in alcuni Stati hanno la pena di morte».
– Foto: Agenzia Fotogramma –
Attualità
Aumenti dei prezzi dei carburanti: analisi degli ultimi rincari
Il mercato dei carburanti registra un nuovo aumento dei prezzi, sia per la benzina che per il gasolio, riflettendo un trend in crescita nei costi dei prodotti raffinati. Le principali compagnie petrolifere hanno aggiornato al rialzo i prezzi consigliati, con incrementi che variano a seconda del tipo di carburante e del servizio scelto.
Tra le compagnie, Eni ha deciso di incrementare di un centesimo al litro il prezzo della benzina e di due centesimi quello del gasolio. Un rialzo simile è stato adottato anche da Ip, mentre Tamoil ha rivisto al rialzo di un centesimo il gasolio. Questi ritocchi riflettono la tendenza generale del mercato, che vede i costi dei carburanti in salita.
Secondo i dati più recenti, i prezzi medi per il self service si attestano a circa 1,76 euro al litro per la benzina e 1,65 euro al litro per il gasolio, con differenze tra le grandi compagnie e le cosiddette pompe bianche, che tendono a offrire tariffe leggermente inferiori. Per chi sceglie il servizio completo, i prezzi superano i 1,90 euro al litro per la benzina e si avvicinano a 1,80 euro per il gasolio.
Altri carburanti, come Gpl e metano, hanno mantenuto in larga parte prezzi stabili, con variazioni marginali. Ad esempio, il Gpl resta attorno ai 0,73 euro al litro, mentre il metano si posiziona mediamente a 1,39 euro al chilogrammo.
La situazione cambia quando si considerano le stazioni di servizio autostradali, dove i prezzi sono generalmente più alti. La benzina self service, ad esempio, raggiunge 1,86 euro al litro, mentre il servizio completo sfiora i 2,13 euro. Il gasolio, invece, si attesta a 1,76 euro al litro in modalità self service e a oltre 2 euro per il servito.
L’aumento dei prezzi dei carburanti pesa sui consumatori e riflette una combinazione di fattori globali e locali, tra cui la crescita dei costi di raffinazione e le dinamiche del mercato internazionale. Per affrontare questi rincari, è sempre più importante monitorare i prezzi presso diverse stazioni di servizio e valutare strategie di risparmio, come il rifornimento presso pompe bianche o in fasce orarie meno congestionate.
Questi movimenti nel mercato dei carburanti rappresentano un ulteriore elemento di attenzione per famiglie e imprese, già messe a dura prova dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita.
Attualità
Corte Penale Internazionale, mandati d’arresto per Netanyahu e Gallant
La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, per l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il comandante dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif. Secondo una dichiarazione pubblicata oggi, la corte dell’Aja ha emesso all’unanimità due decisioni che respingono i ricorsi dello Stato ebraico in merito alla giurisdizione del tribunale “sulla situazione nello Stato di Palestina in generale e sui cittadini israeliani in particolare” e sulla richiesta di Tel Aviv “di interrompere qualsiasi procedimento davanti alla Corte nella situazione in questione, compreso l’esame delle richieste di mandato d’arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, presentate dalla Procura il 20 maggio 2024”.
A settembre Il procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, aveva richiesto “con la massima urgenza” mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i leader di Hamas, Yahya Sinwar e Mohammed Deif. Questa richiesta è motivata dal deterioramento della situazione in Palestina e dai crimini di guerra e contro l’umanità documentati nelle precedenti istanze di arresto presentate a maggio. Khan ha anche chiesto di rimuovere Ismail Haniyeh dalla lista, essendo stato ucciso a luglio.
– Foto IPA Agency –
Attualità
Ucraina, Putin “Ora il conflitto ha un carattere globale”
Con gli attacchi missilistici in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un “carattere globale”. Così il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo sulla guerra in Ucraina.
Per Putin la Russia “ha il diritto” di colpire i Paesi che hanno fornito le armi che Kiev usa contro Mosca.
“Proseguendo l’escalation del conflitto provocato dall’Occidente in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO avevano annunciato che avrebbero concesso il permesso di utilizzare i loro sistemi d’arma di precisione a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa – ha spiegato Putin -. Gli esperti sanno bene, e la parte russa lo ha più volte sottolineato, che è impossibile utilizzare tali armi senza la partecipazione diretta di specialisti militari dei paesi che le producono. Il 19 novembre, sei missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione statunitense e il 21 novembre, durante un attacco missilistico combinato dei sistemi Storm Shadow di fabbricazione britannica e HIMARS di fabbricazione statunitense, hanno colpito obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa – nel Regioni di Bryansk e Kursk. Da quel momento in poi, come abbiamo più volte sottolineato in precedenza, il conflitto regionale in Ucraina provocato dall’Occidente ha acquisito elementi di carattere globale. I nostri sistemi di difesa aerea hanno respinto questi attacchi. Di conseguenza, gli obiettivi ovviamente fissati dal nemico non sono stati raggiunti”.
“Stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi NATO nei confronti della Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti – ha detto ancora il presidente russo -. Determineremo gli obiettivi da distruggere durante ulteriori test dei nostri nuovi sistemi missilistici sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Riteniamo di avere il diritto di usare le nostre armi contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l’uso delle loro armi contro i nostri obiettivi e, in caso di escalation di azioni aggressive, risponderemo con la stessa decisione e allo stesso modo”.
– Foto IPA Agency –
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