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Superbonus, Giorgetti: “Obbligo di spalmare i crediti su 10 anni”
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Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato l’introduzione dell’obbligo di estendere il periodo di utilizzo dei crediti del Superbonus a 10 anni durante i lavori della commissione Finanze del Senato sul tema dei bonus edilizi. Tale decisione non lascia spazio a ulteriori deroghe, e si attende che venerdì il governo presenti un emendamento che includerà questa disposizione insieme alla delega ai Comuni per i controlli sui cantieri, prevedendo che il 50% delle somme recuperate rimanga nelle casse locali.
L’effetto di tale obbligo, oltre a potenziali dispute legali derivanti dai controlli, è soprattutto l’instabilità che crea nel mondo economico. Il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, prevede il fallimento di numerose imprese, criticando il repentino cambiamento di regole senza considerare le diverse capacità finanziarie delle imprese coinvolte. Anche Stefano Patuanelli del M5s solleva preoccupazioni, sottolineando che molte imprese e fornitori subiranno gravi conseguenze a causa della repentina modifica delle regole.
Secondo la CNA Costruzioni, l’obbligo di estendere il periodo di utilizzo dei crediti da 4 a 10 anni sarà penalizzante per le imprese del settore, già in difficoltà a causa della situazione economica attuale. Tuttavia, sembra che l’obbligo decennale non riguardi retroattivamente le transazioni passate, cosa che almeno allevia parte delle preoccupazioni.
Il costo dei bonus edilizi, che hanno consentito deduzioni fiscali o utilizzo del credito d’imposta per i lavori edili, ha comportato un onere superiore ai 200 miliardi di euro per le casse pubbliche in soli quattro anni. Questo ha contribuito all’aumento del debito pubblico italiano, che si prevede possa raggiungere quasi il 140% del PIL entro il 2026. Ora, con l’estensione del periodo di utilizzo dei crediti e la limitazione della vendita degli stessi, il governo spera di contenere ulteriori aumenti del debito nei prossimi anni.