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Siccità | Dimezzata la produzione di patate di montagna in Toscana
La produzione di patate sulla Montagna pistoiese, rinomata per la varietà locale conosciuta come patata del Melo, sta affrontando una crisi significativa a causa delle condizioni climatiche avverse. Secondo Coldiretti Pistoia, l’intenso caldo estivo e la prolungata siccità hanno drasticamente ridotto la quantità di patate raccolte, con un calo stimato fino al 50%. Questa situazione sta mettendo a dura prova le aziende agricole della zona, già impegnate a operare in aree montane difficili.
La riduzione della produzione non è l’unico problema per gli agricoltori. Negli anni precedenti, le aziende agricole hanno dovuto fronteggiare i danni causati dalla fauna selvatica, proteggendo i loro campi con chilometri di recinzioni elettrosaldate. Tuttavia, come sottolinea Sonia Vellutini dell’azienda I Piani, non esiste una soluzione semplice per contrastare le temperature elevatissime. La sua azienda ha subito una perdita del 75% della produzione, un colpo devastante per il settore.
Daniela Pagliai dell’Agriturismo I Taufi evidenzia come, oltre alla riduzione del raccolto, il bilancio delle aziende sia appesantito dalle molte ore di lavoro necessarie per preparare il terreno, eseguire le lavorazioni agricole e dal costo del gasolio. Nonostante abbiano seminato 75 quintali di patate, la resa è stata molto inferiore alle aspettative, con una perdita dell’80%.
Giuseppe Corsini, presidente provinciale di Terranostra e rappresentante dell’Agriturismo Le Roncacce, aggiunge che le difficoltà per gli agricoltori montani non sembrano mai finire. Dopo un inizio di stagione ritardato dalle piogge continue in primavera, la mancanza di precipitazioni durante l’estate ha avuto un effetto devastante sui raccolti. L’adattamento alle sfide climatiche e all’eccessiva presenza di fauna selvatica non è sufficiente a contrastare gli impatti negativi, portando a un calo produttivo stimato intorno all’80%.
Questa situazione critica evidenzia l’urgenza di soluzioni e supporti adeguati per gli agricoltori della Montagna pistoiese, che continuano a lottare contro le sfide imposte da un clima sempre più imprevedibile.