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Attualità

Sfide legislative attendono il Parlamento italiano nel 2025

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Dopo l’approvazione della legge di bilancio, che ha chiuso l’agenda del 2024, il governo italiano si appresta a un nuovo anno legislativo ricco di sfide. La pausa natalizia terminerà il 7 gennaio, e già dal 20 gennaio il Parlamento sarà impegnato con la decisione della Corte costituzionale riguardo al referendum abrogativo del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Questa scadenza richiede un impegno immediato per trovare un accordo con le opposizioni.

Una delle prime questioni all’ordine del giorno è l’elezione di quattro giudici costituzionali, necessaria per evitare il rischio di bloccare la Corte, attualmente al minimo dei membri richiesti per deliberare. La ricerca del consenso è complicata dall’assenza di un accordo sul pacchetto di candidature e dall’ingorgo legislativo causato da numerosi decreti in attesa di approvazione.

Tra questi, il decreto “Milleproroghe”, il “Caivano bis”, un nuovo decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e uno riguardante le armi all’Ucraina, quest’ultimo particolarmente divisivo sia tra le opposizioni che all’interno della maggioranza, con la Lega che esplora opzioni per aggiungere restrizioni all’invio di armamenti.

Il 8 gennaio si terrà un voto critico sulla riforma della giustizia, specificatamente sulla separazione delle carriere dei magistrati, seguito dalla battaglia sugli emendamenti proposti dalle opposizioni. Il governo spera di approvare definitivamente la riforma entro il mese per passarla anche al Senato prima della pausa estiva.

Il governo prevede anche di riesaminare la riforma del premierato, con possibili chiarimenti da parte del Premier Meloni il 9 gennaio. La riforma richiede una nuova legge elettorale, ma la situazione rimane incerta.

Inoltre, è in discussione una proposta di legge sulla Corte dei Conti, con l’obiettivo di accelerare l’uso dei fondi del Pnrr, ma che ha suscitato critiche dai magistrati contabili stessi.

Infine, persiste lo stallo sulla nomina del presidente della Rai, con le opposizioni che si sono rifiutate di supportare la candidatura proposta dal centrodestra, portando quest’ultimo a disertare le ultime riunioni della commissione di Vigilanza.

Il 2025 si preannuncia quindi un anno di intense attività legislative e negoziazioni politiche, con il governo che affronta questioni cruciali per il futuro politico e amministrativo del paese.

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Trump “Non escludo l’uso della forza per Panama e Groenlandia”

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NEW YORK (ITALPRESS) – “Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, che ha un bellissimo suono”. A parlare è Donald Trump nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti eletto dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Il tycoon ha manifestato la volontà di acquisire la Groenlandia attraverso una guerra commerciale contro la Danimarca e non ha escluso l’uso della forza militare per l’eventuale riconquista del canale di Panama e per l’annessione della Groenlandia.
Ha aggiunto che se la popolazione della Groenlandia “votasse per l’indipendenza o per unirsi agli Stati Uniti, applicherei alla Danimarca dazi molto alti” se non accettasse il risultato.
Trump ha annunciato che cancellerà la decisione del presidente uscente Joe Biden sulle trivellazioni offshore. “Noi trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell’energia andranno giù fino a un livello molto basso”, aggiunge.
Trump ha ammonito che se gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023 non saranno liberati entro il 20 gennaio, giorno del suo ritorno alla Casa Bianca, “scoppierà l’inferno in Medio Oriente”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Mattarella “Garantire servizi adeguati a tutto il Paese”

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CATANIA (ITALPRESS)- “Da Militello parte un’esortazione nell’interesse di tutti i comuni del nostro Paese. E’ indispensabile garantire servizi e collegamenti adeguati, per tutti i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Palazzetto dello Sport a Militello Val di Catania, dove ha inaugurato la scuola “Pietro Carrera” dopo i lavori di ristrutturazione. “Da qui parte una condivisione di opinioni che non è soltanto nell’interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro Paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne che avvertono quanto sia essenziale il vincolo nazionale per ciascuno di loro. Quanto sia importante garantire, per il territorio intero, servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, le donne e gli uomini del nostro Paese”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).

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Morto a 96 anni Jean-Marie Le Pen

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto allìetà di 96 anni Jean-Marie Le Pen, che ha riportato l’estrema destra al centro della politica francese. Lo riportano i media francesi. Nato a La Trinitè-sur-Mer il 20 giugno 1928 è stato leader e fondatore del partito politico di estrema destra Front National, nato nel 1972 in opposizione al partito gollista. Deputato all’Assemblea nazionale e per più legislature all’Europarlamento, Le Pen è famoso per le sue posizioni estremamente conservatrici e reazionarie, che lo hanno spesso portato a dichiarazioni controverse. Si è candidato in diverse elezioni presidenziali francesi, arrivando al ballottaggio del secondo turno contro Jacques Chirac nelle elezioni presidenziali del 2002, quando ottenne il 17,79%. Nelle elezioni presidenziali del 2007 ha ottenuto al primo turno 3.834.530 voti (10,44%), venendo escluso dal successivo ballottaggio che vedrà vincitore Nicolas Sarkozy. Dopo aver lasciato nel 2011 alla figlia Marine la guida del Front National, è stato espulso dal partito nel 2015 per divergenze politiche ormai consolidate. Nell’agosto 2020 Jean-Marie Le Pen ha creato un istituto a suo nome per mettere a disposizione del grande pubblico gli archivi che ripercorrono la sua carriera politica.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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