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Scuola, Italia deferita alla Corte Ue per abuso di contratti a termine

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La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea “per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie (direttiva 1999/70/CE del Consiglio)”. Secondo la Commissione, “l’Italia non dispone delle norme necessarie per vietare la discriminazione relativa alle condizioni di lavoro e l’uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato”.
La Commissione constata che “la normativa italiana che determina la retribuzione degli insegnanti a tempo determinato nelle scuole pubbliche non prevede una progressione retributiva incrementale basata sui periodi di servizio precedenti. Ciò costituisce una discriminazione rispetto ai docenti assunti a tempo indeterminato, che hanno diritto a tale progressione retributiva. Inoltre, contrariamente al diritto comunitario, l’Italia non ha adottato misure efficaci per prevenire l’utilizzo abusivo di successivi contratti di lavoro a tempo determinato del personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole statali. Ciò viola la normativa europea sul lavoro a tempo determinato”.

“Prendo atto della decisione della Commissione europea che ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia europea perchè si riducano le condizioni per il ricorso dei contratti a termine e affinchè i docenti precari abbiano gli stessi scatti di anzianità degli insegnanti di ruolo, in nome di una piena parificazione dei diritti – commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara -. Abbiamo sottoposto da tempo alla Commissione la necessità di rivedere il sistema di reclutamento dei docenti italiani previsto da un’intesa fra la Commissione e il precedente governo, superando le rigidità della riforma PNRR che creano un’oggettiva discriminazione a danno dei docenti precari e non tengono conto dei numeri del precariato che sono cresciuti negli scorsi anni. Attendiamo quindi fiduciosi che la parificazione dei diritti possa essere estesa ora anche alle forme di reclutamento”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Migranti, Alto commissario Onu diritti umani “No a soluzioni illusorie”

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di Stefano Vaccara

La conferenza stampa al Palazzo di Vetro di giovedì dell’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani è stata chiusa quando ancora c’erano molti giornalisti che intendevano porre una domanda. La portavoce di Volker Turk, Ravina Shamdasani, ha detto di inviarle via e-mail. Questa la domanda dell’Italpress con la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU.

Domanda: Lei ha affermato “Il modo in cui una società tratta i suoi più vulnerabili è un indicatore chiave del progresso”. I migranti rientrano sicuramente nella categoria dei più vulnerabili. Come giudica nell’ultimo anno le politiche verso i migranti dei Paesi europei all’interno dell’Ue? E come pensa che i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump e Kamala Harris, stiano affrontando la questione? Dove teme di più che il rispetto dei diritti umani dei migranti possa essere in pericolo?

Ecco la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU. “È vero che i migranti rientrano spesso nella categoria dei più vulnerabili – e purtroppo sono inclini a diventare capri espiatori da parte dei politici che cercano di distrarre le persone dai problemi reali che si trovano ad affrontare. Nel suo discorso al Consiglio per i diritti umani il mese scorso, l’Alto Commissario ha esortato gli elettori a chiedersi: ‘Quale piattaforma politica o candidato lavorerà per i diritti umani di tutti? Quale promuoverà le pari opportunità e si impegnerà a promuovere economie che offrano lavoro dignitoso per una retribuzione dignitosa? Quali partiti politici hanno i diritti umani e la solidarietà come parte della loro visione, invece di indebolirli E invito tutti gli elettori a vigilare. Diffidate dalle voci stridule, dagli “uomini forti” che ci gettano luccichii negli occhi, offrendo soluzioni illusorie che negano la realtà. Come ho detto prima, sappi che quando un gruppo viene scelto come capro espiatorio per i mali della società, un giorno il tuo potrebbe essere il prossimo”. “Per quanto riguarda le politiche per regolare la migrazione, l’esperienza dimostra che le politiche e le pratiche volte a limitare la migrazione spesso rendono i migranti e i rifugiati più vulnerabili alle violazioni e agli abusi dei diritti umani. Gli Stati devono garantire che le loro politiche – e qualsiasi partenariato internazionale che affronti i fattori strutturali che costringono le persone a spostarsi – siano fondate sui loro obblighi ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani”, conclude la portavoce.

– Foto xo9/Italpress –

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Gioiosa Ionica (RC) | Vinto 1 milione di euro con il MillionDay

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Un abitante di Gioiosa Ionica, nel cuore della provincia di Reggio Calabria, ha avuto la fortuna di vincere un milione di euro grazie al concorso MillionDay. L’estrazione fortunata è avvenuta ieri, giovedì 17 ottobre, durante l’estrazione serale delle 20:30, portando grande entusiasmo nel piccolo centro calabrese.

Questa vincita rappresenta la terza volta in ottobre che il concorso regala un premio di tale portata, aggiungendo un nuovo milionario al lungo elenco di vincitori che hanno cambiato la loro vita con una puntata di solo 1 euro. Il MillionDay continua a conquistare sempre più giocatori grazie alla sua formula semplice ed accessibile, che prevede l’indovinare cinque numeri su 55.

Dopo le doppie vincite registrate in Lombardia all’inizio del mese, la fortuna ha fatto rotta verso il Sud, lasciando un segno indelebile anche in Calabria. Gioiosa Ionica ora può vantare uno dei premi più ambiti, alimentando sogni e speranze tra i partecipanti del concorso.

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Si rinnova la partnership tra Pfizer e cooperativa Vite Vere Down Dadi

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I progetti a sostegno dell’inclusione delle persone diversamente abili ritornano al Congresso SIFO 2024, annuale appuntamento della Società Italiana di Farmacologia Ospedaliera. Grazie al rinnovato accordo tra Italsky, società specializzata nell’allestimento di fiere e congressi, e la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, organizzazione non profit per il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, il personale messo a disposizione dalla cooperativa entrerà a far parte dello staff in forze all’evento SIFO 2024. Ad ospitare la cooperativa è lo stand di Pfizer, azienda farmaceutica che ha promosso l’iniziativa e che da sempre è in prima fila per favorire una cultura di Diversity Equity & Inclusion, anche tra i propri fornitori.
La Cooperativa Vite Vere Down Dadi (www.cooperativavitevere.org) offre servizi, risorse e promuove l’inclusione sociale, educativa e lavorativa delle persone con disabilità, lavorando per migliorare la loro qualità di vita e promuovendo una società più inclusiva. Sara è stata intervistata per raccontare in due battute la sua esperienza passata che replicherà a SIFO 2024 in questi giorni.

Quali sono state le tue principali responsabilità all’interno del nostro stand? “Ho svolto il lavoro di hostess e servendo un caffè ai visitatori che chiedevano informazioni. Mi sono impegnata per accogliere al meglio, con un sorriso e tanta gentilezza tutte le persone”. Quali attività ti hanno incuriosito e ti sono piaciute di più? “Mi sono trovata molto bene con i colleghi che mi hanno accolta sempre con il sorriso. E sono contenta di aver imparato un nuovo lavoro, avendo la possibilità di conoscere tante nuove persone. L’edizione dell’anno scorso è stata una bella esperienza e sono davvero contenta di tornare anche in questi giorni alla SIFO”.

Il Congresso SIFO 2024, che ha come tema “Next Generation Pharmacy: Missione, Visione e Valore” ogni anno vede la partecipazione di migliaia di operatori professionali della salute tra farmacologi, farmacisti, manager del sistema sanitario, aziende farmaceutiche e di medical devices. Sono decine gli incontri dedicati proprio ai temi dell’innovazione e dell’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale nelle sue declinazioni regionali e locali.
La responsabile del progetto di Autonomia di Cooperativa Vite Vere Down Dadi, Jehona Sehu, ha dichiarato: “Siamo profondamente orgogliosi della rinnovata partecipazione delle persone con disabilità di Vite Vere a questo progetto. Per noi, l’inclusione è una condizione di primaria importanza per costruire ambienti di lavoro dove la professionalità possa esprimersi senza barriere. Crediamo fortemente che il contesto lavorativo debba essere un luogo dove le differenze non solo sono accolte, ma diventano motori di crescita e innovazione. Le persone che seguono il percorso di autonomia all’interno della nostra cooperativa portano competenze uniche, capaci di arricchire e trasformare la cultura aziendale. Ringraziamo Pfizer per aver reso possibile questa iniziativa, che siamo certi potrà servire da esempio e da ispirazione per tutte le aziende che desiderano adottare pratiche inclusive”.

Adriano Cristinziano, presidente del Comitato Organizzativo dichiara: “Quest’anno il parla di una farmacia proiettata nel futuro. Il congresso tratterà di sostenibilità, anche ambientale, ma anche dei nuovi sviluppi che possono riguardare il DM 70, il PNRR e in generale il sistema sanitario nazionale. Parleremo molto del futuro con temi quali la robotizzazione, l’automazione, l’intelligenza”.
Il progetto Girasole di Pfizer è incentrato sull’importanza dell’accessibilità e dell’inclusione per tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche o cognitive: è parte di un impegno più ampio di Pfizer in Italia, che attraverso un team di lavoro cross-funzionale da diversi anni si occupa di creare un ambiente di lavoro più inclusivo e aperto alla valorizzazione delle diversità, dove ogni individuo può avere l’opportunità di vivere una vita piena e appagante. L’inclusione e le pari opportunità per ogni persona, riassunte nell’obiettivo Parity Opportunity, sono a livello globale la priorità ESG di Pfizer, insieme all’obiettivo ecologico NetZero.

“Pfizer si impegna a riflettere la diversità della società in tutte le sue attività, sia interne che esterne, promuovendo l’inclusività nella sua accezione più ampia. Anche quest’anno torniamo alla SIFO con l’obiettivo di riaffermare il nostro approccio e ispirare altri a non limitare opportunità dove non esistono reali barriere”, afferma Enrico Bovi che, oltre a guidare la Customer Engagement Platform di Pfizer Italia, è il responsabile sui temi di Diversità, Equità e Inclusione per tutta la filiale italiana.
Ugo Trama, presidente del Congresso SIFO, conclude: “Modificare l’atteggiamento culturale sulla disabilità vuol dire prendere coscienza di cosa essa significhi, attivando processi empatici, di rispetto, solidarietà e inclusione positiva. In un contesto sociale che evolve rapidamente, dove l’attenzione all’altro è sempre più distratta e superficiale, la SIFO pone attenzione a tutte le disabilità”.
Con il Congresso SIFO 2024 Pfizer conferma la progettualità anche all’interno della supply chain congressuale condividendo un approccio sempre più inclusivo.

– Foto ufficio stampa Pfizer –

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