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Attualità

Sardegna | Sempre meno residenti e nuovo record di denatalità

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La Sardegna registra un calo della popolazione dello 0,6%, pari a -9.267 persone, un dato superiore alla media nazionale, accompagnato da un nuovo record di denatalità: nel 2022 sono nati 7.709 bambini, ma si contano 529 nascite in meno rispetto all’anno precedente.

Questa riduzione rappresenta quasi la metà delle nascite rispetto all’inizio del millennio. Il tasso di natalità continua a diminuire, passando dal 5,2 per mille nel 2021 al 4,9 per mille nel 2022, notevolmente al di sotto della media nazionale (6,7 per mille abitanti). A livello provinciale, le nascite rimangono sostanzialmente stabili a Cagliari e Sassari, mentre nelle altre tre province si registra una diminuzione dello 0,5 per mille.

Questi sono alcuni dei dati forniti dal censimento dell’Istat aggiornato al 31 dicembre 2022. Oltre la metà dei 1.578.146 residenti sardi vive nelle grandi città, nelle province di Cagliari e Sassari (56,7%). Più di un quarto della popolazione (26,8%) risiede nei comuni con una popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, mentre il 17,1% vive nei due comuni con più di 100.000 abitanti. I centri di montagna e collina interna subiscono il maggior decremento demografico.

Il tasso di mortalità è aumentato dall’11,7 per mille nel 2021 al 13 per mille nel 2022, con un picco del 15 per mille registrato nella provincia di Oristano. Le donne costituiscono il 50,9% della popolazione residente, superando gli uomini di oltre 29.000 unità, soprattutto a causa della maggiore longevità femminile. L’età media è aumentata rispetto al 2021, passando da 48,1 a 48,4 anni. Sassari è la provincia con l’età media più bassa (47,8 anni), mentre Oristano è la provincia più anziana (49,8 anni).

Il comune più piccolo rimane Baradili, in provincia di Oristano, con soli 78 abitanti. Sempre in provincia di Oristano, si trovano i due comuni con le maggiori variazioni demografiche: Sini con la maggiore diminuzione di popolazione (-9,1%) e Modolo con l’aumento più significativo (+9,7%). Entrambi i comuni hanno una popolazione inferiore a 400 abitanti.

Il rapporto sottolinea inoltre che la perdita di popolazione verso il resto del Paese continua. Il saldo migratorio interno (con altri comuni italiani) ha registrato un bilancio negativo di 740 persone nell’isola; le province di Nuoro e Sud Sardegna perdono da sole 1.077 abitanti, mentre la città di Cagliari mostra un saldo interno positivo (+367 unità).

Per quanto riguarda gli stranieri, se ne sono contati 50.211 (+1.811 rispetto al 2021), rappresentanti il 3,2% della popolazione regionale. Provenienti da 153 Paesi, prevalentemente Romania (22,5%), Senegal (8,5%) e Marocco (7,9%).

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Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

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Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

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Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

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Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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