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Attualità

Salute | Casi in aumento di tumori del testicolo e infertilità a causa dei pesticidi e derivati della plastica

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L’aumento dei casi di tumore ai testicoli e l’infertilità in Italia sono attribuiti alla presenza diffusa di sostanze inquinanti come i Pfas, i pesticidi e i derivati della plastica, presenti in molti prodotti di uso quotidiano e nell’ambiente circostante. Questi composti chimici interferiscono con la funzione degli ormoni testicolari e possono causare alterazioni nel sistema endocrino-riproduttivo, con gravi effetti sulla salute, come conferma il professore Carlo Foresta, esperto di endocrinologia presso l’Università di Padova.

I Pfas, in particolare, sono ampiamente diffusi, presenti in pentole antiaderenti, abbigliamento impermeabile, imballaggi alimentari, pesticidi e persino nell’acqua del rubinetto. Queste sostanze sono state oggetto di indagini per i loro effetti nocivi sulla salute, tra cui la riduzione della fertilità, il criptorchidismo e i tumori testicolari.

Secondo i dati dell’AIRTUM, l’Associazione italiana dei registri tumori, il numero di casi di cancro ai testicoli è in costante aumento in Italia, con circa 2.400 nuovi casi all’anno. Sebbene le cause di questa tendenza non siano ancora del tutto chiarite, vi è un evidente legame tra le alterazioni della funzione testicolare e l’inquinamento ambientale, come già dimostrato in Paesi come la Scandinavia.

Il professor Foresta sottolinea che gli uomini sono più esposti a queste sostanze e tendono a sottovalutare il rischio, a differenza delle donne che spesso adottano misure preventive contro altre forme di cancro. Pertanto, l’autopalpazione testicolare è una misura importante per la prevenzione del tumore ai testicoli e dovrebbe essere praticata regolarmente da tutti gli uomini. La sensibilizzazione e le politiche informative sono cruciali per individuare precocemente questa malattia e promuovere la salute maschile.

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Matilde Gioli per campagna Regione Lombardia contro violenza sulle donne

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ADN24

MILANO (ITALPRESS) – Al via la campagna digital “Nonseisola” lanciata da Regione Lombardia che ha come protagonista una testimonial d’eccezione, Matilde Gioli. “E’ per noi motivo d’orgoglio – sottolinea il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – affidare al volto di un’attrice molto popolare come Matilde Gioli, che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente nel febbraio 2022, insieme agli altri protagonisti della fortunata serie tv ‘DOC-Nelle tue manì. A lei il mio personale ringraziamento per questa importante campagna social”.
La campagna prende il via oggi in vista del palinsesto di eventi regionali previsti per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Per diffondere una cultura della parità – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – quest’anno ho voluto affiancare al nostro impegno istituzionale anche un’iniziativa digital per promuovere, specialmente tra i più giovani, il riconoscimento e la consapevolezza della violenza e della rete dei servizi e delle misure attive in Regione a sostegno delle donne vittime di violenza, qualunque tipo di violenza si tratti. Grazie al contributo di una testimonial d’eccezione, l’attrice Matilde Gioli – un volto amato per la sua professionalità e la sua sensibilità e che si è prestata per questa campagna regionale a titolo completamente gratuito – abbiamo realizzato una campagna di comunicazione sui nostri canali social tesa a coinvolgere un pubblico sempre più vasto e per testimoniare il valore della parità”.
(ITALPRESS).
-Foto: canale Facebook Regione Lombardia-

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Tutela del diritto allo studio: nuovo protocollo di intesa tra regione Valle d’Aosta e GdF

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ADN24

Il 14 novembre 2024, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Comando Territoriale della Guardia di Finanza hanno siglato un importante protocollo di intesa volto a proteggere il diritto allo studio e garantire l’equità sociale. Questo accordo si inserisce tra le iniziative della regione finalizzate a supportare le fasce più deboli della popolazione, che necessitano di un accesso effettivo alle risorse pubbliche destinate all’istruzione.

Il protocollo è stato firmato dal Dott. Danilo Riccarand, responsabile della Struttura Politiche Educative della Regione, e dal Col. Nicola Bia, Comandante Territoriale della Guardia di Finanza. La collaborazione prevede che, nei prossimi tre anni, la Regione fornisca alla Guardia di Finanza informazioni qualificate su eventuali irregolarità nell’uso delle risorse pubbliche destinate agli studenti, in particolare per quanto riguarda le borse di studio universitarie.

La Guardia di Finanza, come forza di polizia economico-finanziaria specializzata nella tutela della spesa pubblica, avrà il compito di monitorare e verificare la veridicità delle documentazioni presentate da chi richiede questi fondi. L’obiettivo è prevenire frodi e abusi, assicurando che le borse di studio siano destinate a studenti che ne abbiano effettivamente diritto, in modo da evitare che risorse preziose vengano distolte da chi ne ha realmente bisogno.

Questa nuova collaborazione si inserisce in un più ampio piano nazionale contro gli abusi economico-finanziari e mira a rendere più trasparente l’uso delle risorse pubbliche. Si tratta di una misura fondamentale per garantire che gli studenti meritevoli, anche se privi di mezzi economici, possano continuare a beneficiare di opportunità educative senza il rischio che fondi pubblici vengano mal gestiti o sottratti.

Il protocollo, che si ricollega a un accordo analogo firmato a livello nazionale lo scorso 5 giugno tra il Ministero dell’Università e Ricerca e il Comando Generale della Guardia di Finanza, rappresenta un passo importante per la Regione Valle d’Aosta nella lotta contro le irregolarità economico-finanziarie e nel rafforzamento delle politiche a sostegno del diritto allo studio.

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Scioperi, Salvini “Senza rispetto delle norme limiterò fascia oraria”

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ROMA (ITALPRESS) – “In 25 mesi di governo sono stati proclamati 518 scioperi, di cui 374 realmente effettuati: parliamo della media più alta degli ultimi sette governi, durante il governo Renzi forse i sindacati erano più distratti perchè gli scioperi furono appena 280. Sono dati che inducono a una riflessione, sia sulla tutela dei lavoratori sia sull’impatto per gli utenti”.
Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. durante il question time al Senato. “E’ assolutamente legittimo rivendicare salari migliori e più sicurezza e su questo stiamo lavorando in legge di bilancio. Auspico – ha aggiiunto – che i sindacati possano rivalutare le modalità degli scioperi programmati nelle prossime settimane per garantire il diritto al lavoro, alla salute e allo studio di milioni di cittadini incolpevoli: qualcuno invita alla rivolta sociale, se i prossimi scioperi non dovessero rispettare le norme interverrò personalmente per limitare la fascia oraria attuando in caso anche la precettazione”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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