Giuseppe Scopelliti, ex presidente della Regione Calabria, ha recentemente preso la parola per discutere l’operato dell’attuale governatore Roberto Occhiuto, lodando i suoi sforzi ma evidenziando anche alcuni aspetti critici. Durante un’intervista su Radio CRT, Scopelliti ha sottolineato che, nonostante le sfide del settore sanitario, il suo governo aveva ottenuto risultati significativi, riducendo il disavanzo nel 2013.

L’ex presidente ha dichiarato che la gestione della sanità calabrese non può essere giudicata esclusivamente attraverso il prisma dei commissariamenti, suggerendo che vi sono stati esempi di successo nel passato. Ha inoltre messo in evidenza l’importanza di una comunicazione chiara e coerente con i cittadini, in particolare riguardo ai progressi fatti nella sanità.

Scopelliti ha ricordato che la sua amministrazione aveva pubblicato i bilanci delle aziende sanitarie, riuscendo a migliorare gli indicatori di qualità dei servizi. Ha concluso la sua disamina affermando che il contesto attuale, caratterizzato da risorse maggiori grazie al PNRR, differisce notevolmente da quello in cui ha operato, definendo il suo piano di rientro come “lacrime e sangue”.

La riflessione di Scopelliti offre uno spunto per valutare l’evoluzione della sanità calabrese e il lavoro svolto dai vari governi nel corso degli anni, sottolineando l’importanza di riconoscere gli sforzi passati nel raggiungimento degli attuali risultati.

“Le affermazioni del ministro Nordio sono gravissime: uno che nella vita aveva fatto il magistrato dovrebbe sapere che in Costituzione c’è un principio, quello della separazione dei poteri, che è messo proprio a garanzia dei cittadini e dei loro diritti democratici. Qui chi sta andando oltre le proprie prerogative è proprio questo governo che vorrebbe rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri”, come apprendiamo dalle “altre gravi parole del Presidente del Senato”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ad “Agorà” su Raitre.

E sul caso Albania la leader dem spiega: “Questa polemica è basata sul nulla: non è colpa dei giudici o delle opposizioni se questo governo non ha letto le leggi italiane e le sentenze della Corte di Giustizia Europea. Su questa vicenda dei 16 migranti deportati in Albania, i giudici italiani hanno solo applicato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre che io stessa avevo illustrato in Aula. L’avevo letta a Giorgia Meloni ma lei è chiusa nel suo palazzo, non ascolta nessuno e pensa di fare sempre tutto giusto”.

Quella sentenza “dice che un Paese non può essere considerato sicuro se non lo è per tutti, in tutto il suo territorio e soprattutto se si pratica la tortura: come fa Giorgia Meloni a non sapere che in Egitto c’è la tortura quando un ricercatore italiano è stato torturato e ucciso in Egitto e, come lui, migliaia di egiziani? Bastava leggere meglio le leggi e le sentenze – conclude Schlein -: se vuoi aggirare norme e sentenze dell’Unione Europea, l’unico modo sarebbe uscire dall’Unione Europea. Non credo che vogliano proporre questo, anche se nella loro storia non sarebbe nemmeno la prima volta”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

Il Vaticano si prepara a rilasciare una nuova lettera enciclica del Papa, intitolata “Dilexit nos”. Questa enciclica, che esplora le tematiche dell’amore umano e divino manifestato nel Cuore di Gesù Cristo, rappresenta un importante contributo alla riflessione teologica e spirituale contemporanea.

La presentazione ufficiale avverrà il 24 ottobre 2024, durante una conferenza stampa che vedrà la partecipazione di mons. Bruno Forte, un noto teologo e arcivescovo, e di Sorella Antonella Fraccaro, leader delle Discepole del Vangelo. Entrambi i relatori offriranno una panoramica delle principali idee e dei messaggi contenuti nel documento, evidenziando l’importanza dell’amore nel contesto della fede cristiana.

L’enciclica si preannuncia come un testo significativo per i fedeli e per coloro che cercano di approfondire la propria comprensione dell’amore divino, un tema centrale nella dottrina cattolica. Con questo nuovo scritto, il Papa continua il suo impegno a guidare la Chiesa attraverso riflessioni che collegano la spiritualità e le sfide del mondo moderno.