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Roseto Capo Spulico (CS) | Statale 106, sarà abbattuto il diaframma della galleria

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L’appuntamento fissato è per domani mattina alle 11.30, quando avverrà l’abbattimento dell’ultimo diaframma nella canna nord della galleria Roseto 1 della Statale 106. Questa opera è realizzata da Webuild per conto di Anas e rappresenta il Terzo Megalotto, il principale intervento lungo la tratta calabrese della Jonica.

Questo tratto stradale è di fondamentale importanza per collegare i litorali jonici di Calabria, Basilicata e Puglia, e il progetto impiega attualmente circa 1.200 persone, tra dipendenti diretti e lavoratori di aziende esterne, coinvolgendo una rete di oltre 880 imprese, principalmente del Sud Italia.

Il cantiere è stato avviato nel maggio 2020 ed è attualmente il più grande in Italia, grazie all’impegno del manager mantovano Salvatore Di Lieto, che ha voluto puntare sulle competenze dei lavoratori calabresi. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, l’opera è stata completata al 61%, e si prevede che raggiungerà il 100% entro i prossimi due anni.

Recentemente, in Calabria sono stati avviati i primi due corsi per operatori di cantiere, destinati a 45 giovani disoccupati della regione. Questi corsi sono stati inaugurati alla presenza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e dell’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, nell’ambito del programma “Cantiere Lavoro Italia” di Webuild. Tale
programma prevede l’assunzione di 10.000 persone entro il 2026, di cui oltre l’80% nel Sud Italia.

L’evento atteso domani mattina sarà caratterizzato dall’abbattimento dell’ultimo diaframma nella canna nord della galleria naturale Roseto 1, lunga circa 1.200 metri e a doppia carreggiata. All’evento saranno presenti il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il questore Giuseppe Cannizzaro, i comandanti provinciali dei carabinieri, il colonnello Agatino Spoto, e della guardia di finanza, il colonnello Giuseppe Dell’Anna. Parteciperanno anche il sindaco di Roseto, Rosanna Mazzia, e i sindaci dei centri dell’Alto Jonio cosentino, oltre ai vertici di Anas e di Webuild.

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