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Roma | I Carabinieri del RIS e dell’ENEA “RISEN” sperimentano il sopralluogo a distanza
Il mondo delle indagini scientifiche si prepara a un’importante evoluzione grazie a un innovativo sistema di analisi che permetterà di eseguire sopralluoghi a distanza, senza contaminare le scene del crimine. Questa tecnologia, sviluppata nell’ambito del progetto europeo RISEN, rappresenta un passo avanti significativo nella raccolta e nell’analisi delle prove.
Il sistema, composto da otto strumenti avanzati, sarà in grado di rilevare una varietà di tracce delittuose, come impronte digitali e sostanze chimiche pericolose, senza la necessità di un intervento diretto da parte degli investigatori. Ciò significa che, prima ancora che i Carabinieri arrivino sul posto, sarà possibile identificare e visualizzare in tempo reale le evidenze grazie a una ricostruzione tridimensionale della scena. Questa innovazione non solo riduce il rischio di contaminazione, ma offre anche agli investigatori la possibilità di partecipare attivamente all’analisi del crimine da remoto, facilitando decisioni più rapide e mirate.
Recentemente, i partner del progetto hanno testato con successo queste tecnologie in scenari simulati di omicidio e laboratori clandestini di droga ed esplosivi. Questi test hanno dimostrato l’efficacia del nuovo sistema, confrontando i risultati ottenuti con le metodologie tradizionali.
La dimostrazione finale di questo innovativo sistema avrà luogo il 23 e 24 ottobre 2024, a Roma, alla presenza di rappresentanti europei e professionisti delle scienze forensi. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma HORIZON 2020, è un esempio di come la cooperazione internazionale possa portare a progressi significativi nel campo delle indagini criminali. Con la conclusione prevista per la fine dell’anno, il progetto RISEN potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nelle indagini forensi, rendendo il lavoro degli investigatori più efficiente e meno intrusivo.