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Attualità

Papa Francesco “No al bullismo nelle scuole, così si prepara la guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Giubileo ha molto da dire al mondo dell’educazione e della scuola. Infatti, ‘pellegrini di speranzà sono tutte le persone che cercano un senso per la propria vita e anche coloro che aiutano i più piccoli a camminare su questa strada. Un buon insegnante è un uomo o una donna di speranza, perchè si dedica con fiducia e pazienza a un progetto di crescita umana. La sua speranza non è ingenua, è radicata nella realtà, sostenuta dalla convinzione che ogni sforzo educativo ha valore e che ogni persona ha una dignità e una vocazione che meritano di essere coltivati. A me fa dolore quando vedo i bambini che non sono educati e che vanno a lavorare, tante volte sfruttati o che vanno a cercare da mangiare o cose da vendere dove ci sono i rifiuti. E’ duro! E di questi bambini ce ne sono!”. Così Papa Francesco che ha ricevuto in udienza l’Unione Cattolica Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori (Uciim), l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc) e l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc).
“La speranza è il motore che sostiene l’educatore nel suo impegno quotidiano, anche nelle difficoltà e negli insuccessi”, aggiunge il Pontefice, sottolineando: “Sentitevi chiamati a elaborare e trasmettere una nuova cultura, fondata sull’incontro tra le generazioni, sull’inclusione, sul discernimento del vero, del buono e del bello; una cultura della responsabilità, personale e collettiva, per affrontare le sfide globali come le crisi ambientali, sociali ed economiche, e la grande sfida della pace. A scuola voi potete ‘immaginare la pacè, ossia porre le basi di un mondo più giusto e fraterno, con il contributo di tutte le discipline e con la creatività dei bambini e dei giovani. Ma se a scuola voi fate la guerra fra di voi, se a scuola voi fate i bulli con le ragazze e i ragazzi che hanno qualche problema, questo è prepararsi per la guerra non per la pace! Per favore, mai fare il bullying! Avete capito questo? (rispondono: “Sì!”) Mai fare il bullying! Lo diciamo tutti insieme? Dai! Mai fare il bullying! Coraggio e avanti. Lavorate su questo”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Mosca annuncia la conquista di Kurakhovo nel Donetsk

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Le forze armate russe hanno annunciato di aver preso il controllo di Kurakhovo, un importante centro urbano nella regione di Donetsk, in Ucraina. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo e riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, “le unità del gruppo di truppe Sud hanno completamente liberato la città di Kurakhovo”. Kurakhovo, chiamata con il suo nome russo e noto in ucraino come Kurakhove, è descritta come il più grande insediamento nella parte sud-occidentale del Donbass.

Il ministero ha anche dichiarato che le forze ucraine avevano schierato circa 15.000 soldati per difendere la città, situata nel distretto di Pokrovsk e popolata da oltre 18.000 persone prima del conflitto. Durante la battaglia, si sostiene che le truppe ucraine abbiano subito la perdita di 12.000 uomini, con perdite giornaliere che negli ultimi due mesi hanno raggiunto i 150-180 soldati. La presa di Kurakhovo è stata descritta come un colpo strategico che “ha complicato in modo significativo il sostegno logistico e tecnico per le forze armate ucraine in direzione di Donetsk”, facilitando così un’intensificazione dell’avanzata russa per il controllo dell’intera regione.

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Elisabetta Belloni si prepara a lasciare il comando del DIS

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Elisabetta Belloni si prepara a rassegnare le dimissioni dalla guida del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS). La notizia delle sue imminenti dimissioni è stata divulgata per la prima volta in un articolo di Repubblica, che sottolinea come Belloni abbia confidato la sua decisione a stretti collaboratori nel mese di dicembre. Secondo il quotidiano, Belloni ha discusso personalmente la sua decisione con la Premier Giorgia Meloni durante un incontro privato, a cui ha partecipato anche Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza con delega ai servizi. La scelta di dimettersi giunge inaspettatamente, poiché il suo mandato sarebbe dovuto concludersi naturalmente a maggio. Tra le possibilità future per Belloni si ipotizza un ruolo tecnico di alto livello al fianco della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. La collaborazione tra Meloni e Belloni è stata segnata da una profonda stima reciproca, a differenza del rapporto meno armonioso con Mantovano, specie negli ultimi tempi.

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Tensioni italo-iraniane: Arresto di Cecillia Sala e Caso Abedini

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Il Ministero degli Esteri iraniano ha confermato l’arresto della giornalista italiana Cecillia Sala, avvenuto il 19 dicembre a Teheran. La Sala è stata accusata di violare le leggi iraniane, secondo quanto riportato dal dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell’Orientamento Islamico. Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato che ulteriori dettagli saranno forniti dal portavoce della magistratura iraniana, Asghar Jahangir.

Parallelamente, la tensione tra Iran e USA si riflette sul caso di Mohammad Abedini Najafabadi, arrestato in Italia il 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti. Abedini è accusato di esportazione illegale di tecnologia sensibile verso l’Iran e violazione delle sanzioni americane. L’Iran ha criticato l’arresto, definendolo una forma di sequestro politico, sottolineando che non esiste una connessione diretta tra i casi di Sala e Abedini.

Il 15 gennaio è prevista un’udienza a Milano per discutere la richiesta di arresti domiciliari per Abedini, proposta dal suo avvocato Alfredo De Francesco. La Procura Generale, rappresentata da Francesca Nanni, si è espressa contrariamente alla richiesta, citando il rischio di fuga. Le autorità italiane sono in attesa della documentazione dagli USA per procedere con l’udienza sull’estradizione.

Questi eventi sollevano questioni delicate sul piano delle relazioni diplomatiche e della giustizia internazionale, influenzando i rapporti tra Italia, Iran e Stati Uniti. La situazione rimane complessa e in evoluzione, con implicazioni significative per le parti coinvolte.

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