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Nordio “Su Albania sentenza abnorme, prenderemo provvedimenti”

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“La reazione della politica non è stata contro la magistratura ma contro il merito di questa sentenza. Non è una polemica contro la magistratura, ma contro un tipo di sentenza che non solo non condividano ma che riteniamo addirittura abnorme”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un convegno a Palermo, in merito alla decisione del tribunale di Roma che ha disposto che i migranti, trasferiti in Albania, dovranno essere riportati in Italia.

“Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di alta politica. Queste decisioni, inoltre, rischiano di creare incidenti diplomatici perchè definire non sicuro un Paese amico come il Marocco può anche creare dei problemi”, ha aggiunto. “Se noi ritenessimo che non sono sicuri i Paesi dove vigono regole che noi abbiamo ripudiato come la pena di morte, allora nemmeno gli Stati Uniti sarebbero un paese sicuro e dovrebbero addirittura espulsi dalle Nazioni Unite. Queste sono questioni di alta politica che non possono, non devono e non saranno lasciate alla magistratura”. Come superare questa situazione? “Prenderemo provvedimenti legislativi”, ha sottolineato Nordio. “Da ex magistrato riterrei quasi sacrilego pensare che il governo a cui appartengo dichiari guerra alla magistratura, cosa che peraltro non è e non sarà mai.

Se la magistratura esonda dai propri poteri, come per esempio in questo caso, attribuendosi delle prerogative che non può avere come quella di definire uno Stato sicuro, allora deve intervenire la politica perchè la politica esprime la volontà popolare. Noi rispondiamo al popolo – prosegue -, se il popolo non è d’accordo con quello che facciamo noi andiamo a casa. Ma la magistratura che è autonoma e indipendente non risponde a nessuno, e quindi proprio per questo non può assumersi delle prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche”, ha concluso il ministro.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Le telecamere di “Unomattina in famiglia” a Reggio Calabria

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Il prossimo 26 ottobre, il noto programma di RAI 1 “Unomattina in Famiglia” farà tappa a Reggio Calabria, portando con sé un focus speciale sui giovani. Protagonisti di questo episodio saranno i ragazzi dell’Associazione TSD “The Sparkling Diamonds – Centro Studi Musicals Calabria”. Questa iniziativa è parte del nuovo format “Ragazzi Fuori”, dedicato agli studenti delle scuole superiori e alle loro attività extra-scolastiche.

L’Associazione TSD, attiva dal 2006, si distingue per il suo impegno nella promozione dell’arte e della cultura, con un occhio particolare al teatro musicale. Gli allievi hanno l’opportunità di partecipare a corsi di canto, danza, dizione e recitazione, culminando nella possibilità di entrare a far parte della compagnia amatoriale “The Sparkling Diamonds”.

Durante le riprese, i ragazzi saranno intervistati da Stefano Pieri, noto come “Psicologo della strada”, il quale si concentra sul mondo emotivo delle nuove generazioni. Il suo approccio mira a stimolare i giovani a esprimere le loro emozioni e aspirazioni, creando uno spazio di dialogo aperto e significativo.

Il servizio non si limiterà a mostrare le esperienze dei ragazzi, ma si concluderà con un dibattito in studio per affrontare le sfide e le realtà complesse che vivono i giovani di oggi. L’episodio si preannuncia come un’importante occasione di confronto e riflessione su temi che toccano

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Pantalica (SR)| Scoperto un tesoro bizantino

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Un’importante scoperta archeologica ha avuto luogo nella storica Necropoli di Pantalica, in Sicilia, dove un giovane ambientalista, Sebastian Colnaghi, ha rinvenuto reperti risalenti all’epoca bizantina. Durante un’escursione, Colnaghi ha trovato una moneta di bronzo e alcuni frammenti di un vaso decorato vicino a una delle tante tombe presenti nel sito.

Pantalica è un luogo di grande rilevanza storica, con oltre 3.700 tombe scavate nella roccia, che testimoniano la presenza di diverse popolazioni nel corso dei secoli, tra cui Siculi, Greci, Bizantini e Normanni. Durante il periodo bizantino, la necropoli era considerata un rifugio sicuro grazie alla sua posizione strategica. La moneta scoperta, datata tra il 829 e l’832 d.C., presenta l’effigie di Michele II e di suo figlio Costantino, con l’imperatore Teofilo sull’altro lato. Questo reperto, noto come “follis ridotto”, offre preziose informazioni sull’economia e la storia di quel periodo.

Colnaghi ha condiviso il suo entusiasmo per la scoperta, evidenziando l’importanza di preservare e documentare i reperti trovati. Dopo aver annotato le coordinate del ritrovamento, ha consegnato gli oggetti al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, dove potranno essere studiati e conservati adeguatamente.

L’archeologo Fabio Morreale ha sottolineato come, nonostante le numerose ricerche già condotte, Pantalica continui a riservare sorprese. I resti bizantini, inclusi affreschi e chiese, testimoniano un’eredità culturale che ha lasciato un segno indelebile nella regione. Questa scoperta rappresenta un ulteriore passo nella comprensione della vita e della cultura delle antiche civiltà che hanno abitato Pantalica.

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Cresce l’uso del satellite, in Italia più di 15 milioni di persone guardano la televisione usando la parabola

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Più di sei milioni di famiglie in Italia, pari a 15 milioni di individui, hanno un decoder satellitare per la ricezione dei programmi televisivi, gratuiti o a pagamento – E’ questo uno dei principali risultati di una elaborazione dello studio Frasi sui dati Auditel che fa luce su uno dei sistemi di ricezione solitamente meno considerati nel panorama dell’offerta televisiva italiana.
Eppure gli utenti abituali dell’offerta satellitare rappresentano un profilo interessante: quasi il 20% si situa nella fascia di età tra i 45 e i 54 anni e quasi il 60% è tra le famiglie economicamente più agiate.

Ma ancora più significativi sono i dati relativi all’utilizzo della piattaforma gratuita satellitare che, nel nostro Paese, è gestita ormai da più di quindici anni da Tivùsat che offre oltre 180 programmi tra cui tutti i canali Rai, Mediaset, Discovery, e molti altri internazionali come Arte o Euronews e, in più, ha in esclusiva per l’Italia la visione in Ultra Alta Definizione di molti canali in 4K (Rai 4K e altri canali in inglese di viaggi, cultura, arte, yoga).
Tivùsat ha superato i 3 milioni di decoder attivi e, cosa ancora più interessante, i suoi utenti la utilizzano in modo assai intensivo: secondo Auditel (dati giugno – settembre 2024) nel giorno medio sono quasi cinquecentomila gli individui che utilizzano il decoder satellitare free per vedere la televisione e circa un milione e duecentocinquantamila sono coloro che lo utilizzano in prima serata. Ciò significa che oltre il 5% dell’audience complessivo della televisione è realizzato proprio attraverso l’utilizzo del decoder free di Tivùsat.

Un dato importante se si pensa che Tivùsat è l’unica piattaforma televisiva gratuita che copre in Italia l’intero territorio nazionale grazie alla sua diffusione satellitare (supplendo anche alle carenze della televisione terrestre o a quelle della banda larga per la tv via streaming che lasciano ampie zone territoriali in mancanza di segnale o copertura), una funzione fondamentale per garantire un servizio universale che, anche in vista dei prossimi passaggi al nuovo standard digitale terrestre.
-foto Agenzia Fotogramma –

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