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Attualità

Naufragio del Bayesian, il comandante Cutfield ha lasciato l’Italia

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Con un jet privato diretto in Spagna, dove vive con la moglie, ha lasciato la Sicilia il capitano James Cutfield, comandante del superyacht Bayesian, affondato al largo di Porticello, nel Palermitano, lunedì 19 agosto. Pur essendo stato iscritto nel registro degli indagati, non aveva l’obbligo di rimanere in Italia.
Intanto, proseguono le indagini. Dopo il comandante James Cutfield, la Procura di Termini Imerese ha emesso avvisi di garanzia nei confronti dell’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio Matthew Griffiths. Le ipotesi di reato per tutti sono di naufragio colposo e omicidio plurimo colposo.
Sono tante le domande che al momento devono trovare risposta, dalla possibile apertura dei portelloni al lancio tardivo del razzo di segnalazione fino alla decisione di lasciare il Bayesian in rada nonostante il meteo avverso. Un altro nodo da sciogliere riguarda i tempi di recupero del relitto, che non si preannunciano brevi per una serie di motivi organizzativi e burocratici. La preoccupazione maggiore deriva dal serbatoio, che pur essendo rimasto intatto dopo il naufragio contiene circa 18 mila litri di carburante: l’eventuale fuoriuscita rappresenterebbe un disastro per il mare di Porticello, dunque prima del recupero vero e proprio si dovrà procedere con la messa in sicurezza del serbatoio.
– foto Agenzia Fotogramma, il capitano del Bayesian James Cutfield esce dal centro conferenze del Domina Zagarella con i sui avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia e una donna –

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L’Aquila | I marescialli del 93° corso “Corfù II” della Guardia di Finanza iniziano il tirocinio pratico

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Sono stati accolti presso la caserma “Tito Giorgi” i 27 marescialli allievi del 93° corso “Corfù II” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila. Ad accoglierli il Comandante Provinciale dell’Aquila, Colonnello t.ST Cosimo LAMANUZZI, e il Comandante interinale del Nucleo di polizia economico-finanziaria, Tenente Colonnello Luca LAURO. Gli allievi sono stati assegnati al Nucleo di polizia economico-finanziaria per un periodo di tirocinio pratico della durata complessiva di tre settimane.

Durante questo periodo formativo, i marescialli prenderanno parte, in qualità di osservatori, a tutte le operazioni in corso di svolgimento da parte del reparto, sempre affiancati da ispettori esperti. L’obiettivo del tirocinio è di fornire loro un’esperienza pratica sul campo che completi le nozioni teoriche apprese nel corso del triennio di formazione.

Particolare enfasi sarà posta sulle investigazioni volte a contrastare l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali, oltre che sugli illeciti riguardanti la spesa pubblica e la criminalità economica e finanziaria. Ciò includerà anche indagini su accertamenti patrimoniali antimafia e interventi contro la contraffazione e la vendita di prodotti insicuri e pericolosi.

I marescialli allievi avranno inoltre l’opportunità di approfondire l’utilizzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, un aspetto fondamentale per applicare nella pratica le conoscenze teoriche acquisite.

Il Colonnello Lamanuzi si è detto soddisfatto dell’arrivo dei nuovi marescialli, sottolineando l’importanza di questo tirocinio per la loro formazione professionale. “È un momento cruciale per mettere a frutto l’esperienza maturata e prepararsi al meglio per la loro imminente immissione in servizio”, ha affermato. “Il contributo che questi giovani colleghi saranno chiamati a fornire sarà determinante per la salvaguardia della legalità e della sicurezza economica e finanziaria del nostro Paese.”

Con questo tirocinio, i nuovi marescialli potranno toccare con mano le sfide e le responsabilità che li attendono nel loro futuro ruolo all’interno della Guardia di Finanza, preparandosi a contribuire attivamente alla lotta contro gli illeciti economico-finanziari e alla difesa della legalità.

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Avola (SR) | Descrive paziente come “scassamaroni” sulle dimissioni: medico rischia provvedimento disciplinare

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Un medico del Pronto Soccorso di Avola è al centro di una polemica per aver usato un termine offensivo nei confronti di un paziente, definendolo “scassamaroni” sul foglio di dimissioni. Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, ha annunciato che verrà avviato un procedimento disciplinare contro il medico. Madeddu ha sottolineato che un comportamento del genere è inaccettabile e contrario all’etica professionale, minando il rapporto di fiducia tra medico e paziente.

L’Ordine dei Medici, non appena in possesso degli atti formali, procederà con un’azione disciplinare, esprimendo le proprie scuse al paziente coinvolto. Madeddu ha aggiunto che comportamenti individuali non appropriati possono danneggiare la reputazione dell’intero sistema sanitario, che si basa sulla dedizione e il sacrificio di molti professionisti.

Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha richiesto immediatamente chiarimenti e l’avvio di un’indagine interna. In una nota, Caltagirone ha dichiarato che incidenti come questo compromettono gli sforzi quotidiani per migliorare la credibilità del sistema sanitario regionale e il rapporto di fiducia con i cittadini. Ha inoltre espresso le scuse dell’Azienda al paziente colpito da un comportamento non rappresentativo dell’impegno e della professionalità della maggior parte del personale sanitario.

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Governo, Salvini “Col vertice sgomberato il campo da temi divisivi”

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“Agosto su alcuni temi ci ha visto su posizioni diverse” con Forza Italia e gli altri partiti di maggioranza, “come Ius scholae e immigrazione ma l’importante è il programma del centrodestra. Oggi” al vertice “abbiamo sgomberato il campo dagli argomenti che ci dividono. La priorità è il programma di governo, che è la nostra bibbia, l’unità del centrodestra ed andare avanti per i prossimi tre anni senza una sbavatura”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervistato alla VII edizione della kermesse “La Piazza – Il bene comune” di Affari Italiani. “L’Italia è il Paese europeo che ha concesso più cittadinanza in assoluto – ha proseguito Salvini -, la legge attuale è già iperefficiente. A 18 anni i ragazzi e le ragazze debbono poter scegliere se prendere la cittadinanza italiana, perchè hanno la maturità per farlo. Non so” perchè oggi sia in corso il dibattito sullo Ius Scholae, “lo catalogo come un dibattito agostano. Le priorità sono stipendi, pensioni e taglio delle tasse, non abbiamo tempo ed energie da dedicare ad altro”. Infine, in merito alle prossime nomine dei vertici Rai, al vertice di oggi con Meloni e Tajani “non ne abbiamo manco parlato – ha sottolineato -, quando inizi a entrare nel merito di stipendi, costo del lavoro, mutuo degli italiani, di tempo per discutere di Rai o di Ius soli non ne rimane molto. Ne parleremo ma oggi abbiamo parlato di altro”. “Per chiudere l’accordo sulla Rai occorre anche l’ok delle opposizioni – ha precisato -. Non è solo una partita interna alla maggioranza, perchè il presidente della Rai deve avere il voto anche di una parte delle opposizioni”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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