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Attualità

Milano, la M4 verso l’apertura di tutta la linea

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Milano si prepara all’apertura di tutta la linea M4, prevista per le ore 13.30 di sabato 12 ottobre. Si tratta della nuova linea metropolitana del capoluogo lombardo, realizzata da Webuild.
Il percorso della M4 Milano corre sotto la città da Est a Ovest, passando per il centro storico fino ad arrivare all’aeroporto di Linate. La lunghezza della linea, tra i due capolinea di Linate e San Cristoforo, è di 15 chilometri, che vengono coperti in soli 30 minuti di viaggio (12 minuti dall’aeroporto al centro città), con 21 stazioni per le fermate della M4 Milano.

La nuova linea della metro è interamente sotterranea e ad automazione integrale, senza conducente, una tecnologia innovativa che consente di usufruire di convogli driverless più efficienti e sicuri. La M4 attraversa il centro storico di Milano permettendo spostamenti rapidi lungo la direttrice Est/Ovest della città, con una significativa riduzione del traffico su strada.
Oltre all’interscambio con l’aeroporto di Linate, l’opera ha due stazioni di interscambio con la linea metropolitana esistente: con la linea rossa nella stazione San Babila e con la linea verde in Sant’Ambrogio. La M4 è collegata alle linee ferroviarie suburbane nelle stazioni Forlanini FS, Dateo e San Cristoforo. Grazie a un breve collegamento pedonale all’esterno, che parte dalla stazione Sforza Policlinico, è possibile arrivare anche alla linea gialla nella stazione Missori.

Il progetto ha previsto la realizzazione di due gallerie a binario singolo, una per direzione, 21 stazioni (di cui 6 stazioni di interscambio), 30 manufatti e un deposito officina. La Metro M4 si sviluppa prevalentemente nel perimetro del Comune di Milano, mentre per una piccola porzione si sviluppa nel territorio dei comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, in prossimità del terminale orientale.
Questo traguardo è accompagnato da una trasformazione di superficie, secondo l’ormai imprescindibile concetto di sostenibilità che deve comprendere anche una migliore qualità di fruizione degli spazi cittadini. Da Est a Ovest ogni fermata della M4 ha parchi e zone verdi adiacenti, alcuni già esistenti altri nati grazie ai lavori di costruzione della metro. Le zone di accesso alle due stazioni Tricolore e San Babila sono state completamente riviste, privilegiando la pedonalizzazione.

In particolare, piazza San Babila è stata totalmente interdetta al traffico, e consegnata alla città come luogo di vera aggregazione in continuità con l’adiacente spazio urbano creato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni.
Tra le stazioni Argonne e Susa, sopra la metropolitana, sono stati installati campi sportivi, giochi per i bambini e panchine.
Al capolinea San Cristoforo è stata costruita una passerella ciclopedonale che attraversa il Naviglio Grande.

La costruzione della M4 è stata un’opera ingegneristica complessa, che ha richiesto tecnologie all’avanguardia e competenze specifiche. Le gallerie sono state scavate con sei TBM (Tunnel Boring Machine) che hanno scavato ad una profondità media di 20 metri dal piano stradale, con un massimo di 30 metri.
Il consolidamento del terreno è avvenuto attraverso il get grouting, un metodo che consiste nell’iniezione di miscele cementizie per stabilizzare il terreno e prevenire infiltrazioni.
Un’altra tecnica all’avanguardia che è stata utilizzata per la costruzione della M4 è il congelamento artificiale dei terreni, che previene i cedimenti durante gli scavi. Consiste nel congelamento dell’acqua di falda attraverso l’azoto liquido, che provoca uno shock termico a circa -196° e rende il terreno compatto come una roccia, facilitando gli scavi.

– Foto Webuild –

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Ancona | La GdF si prepara per la 2° edizione del Trofeo “Legality Run” e la “Fiamme Gialle Marathon Kids”

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Domenica 20 ottobre 2024, Ancona sarà il centro di una grande giornata di sport con la tradizionale gara podistica “La 10K di Ancona”, che attirerà atleti di fama nazionale. Quest’anno l’evento ospiterà anche la seconda edizione del Trofeo “Legality Run” e la “Fiamme Gialle Marathon Kids”, promossi dal Comando Regionale Marche della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Comune di Ancona e altre istituzioni locali.

Il Trofeo “Legality Run” comprenderà una gara di 10 km, aperta a partecipanti competitivi e non, mentre la “Fiamme Gialle Marathon Kids” coinvolgerà i più giovani con una corsa di 5 km dedicata agli studenti delle scuole locali. L’obiettivo è diffondere i valori di legalità, rispetto e solidarietà attraverso lo sport, unendoli ai festeggiamenti per il 250° anniversario della Guardia di Finanza.

Alla manifestazione parteciperanno atleti di spicco del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, come Sveva Fascetti e Matteo Guelfo, insieme a ex campioni italiani come Lucia Morico e Daniele Caimmi, che renderanno l’evento ancora più speciale.

Un’occasione unica per celebrare non solo lo sport, ma anche i valori civili che lo sport stesso può trasmettere.

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Rama “Su migranti non si può replicare accordo come quello con l’Italia”

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“Se si va in questa direzione – ha risposto Rama – secondo me si rischia di sfiorare il ridicolo. Non si tratta di replicare bilateralmente questo progetto con altri Paesi, si tratta di replicare cosa c’è di potenzialmente positivo in questo meccanismo e capire se e come si può allargare su una scala diversa tra l’Unione Europea e i Balcani occidentali che sono circondati dalle frontiere dell’UE ma non sono nella giurisdizione dell’UE”.

Così ìl Primo Ministro dell’Albania, Edi Rama, ospite a ‘Ping pong’ su Radio1 Rai, parlando del’arrivo dei primi migranti dall’Italia e sulla possibilità che sia un modello replicabile anche con altri Paesi europei. “L’Albania – ha chiarito il Primo Ministro albanese – ha fatto questo accordo con l’Italia e lo farebbe sempre, perchè Italia e Albania come io dico sono una ‘coppia di fattò in Europa ma non è che l’Albania può essere il luogo dove tutti si attivano per creare i loro centri. E poi c’è anche una questione geografica, perchè una cosa è portare queste persone dal varco di Lampedusa verso Shèngjin e un conto sarebbe portarli via terra da altri Stati”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Libano, Crosetto “Sì ad aumento contingente Unifil se Israele si ritira”

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Un aumento numerico del contingente Unifil in Libano? “Se può salvare dalla guerra, sì. Adesso ci sono 40 nazioni, circa 10mila persone. Penso ci sarebbe una disponibilità internazionale a un aumento del contingente se in cambio ci fosse la pace e ci fosse, da parte di Israele, il ritiro delle truppe”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a “Cinque Minuti” in onda questa sera su Raiuno.

“Lo dico da un anno e mezzo, da prima che iniziasse questa guerra: le regole di ingaggio non consentivano all’Unifil e ai nostri militari di arrivare a una soluzione che non avrebbe fatto partire la guerra”, ha spiegato Crosetto.
Il cambiamento delle regole di ingaggio “è una richiesta che abbiamo fatto come paese europeo alle Nazioni Unite ed è una richiesta che noi facciamo andare contestualmente al cessate il fuoco da parte israeliana”. Il messaggio che “vogliamo mandare a Israele è: se voi fermate il vostro esercito, l’ONU può anche fare in modo di cambiare l’approccio che ha avuto in quella parte del Libano, in modo tale da arrivare in modo pacifico a quello che state cercando di ottenere attaccando le basi di Hezbollah – ha sottolineato il ministro -. E’ un’alternativa a quello che sta succedendo, ma deve partire da un cambiamento che deve essere fatto in sede Onu e dalla decisione di Israele di fermare l’attacco”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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