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Messina | Crisi idrica: dibattito di circa tre ore in consiglio comunale

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Nonostante le aspettative, il consiglio comunale di Messina ha deciso di non istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della crisi idrica, un tema che ha infiammato il dibattito locale. Durante un incontro di circa tre ore, il sindaco Federico Basile e la presidente dell’Amam, Loredana Bonasera, hanno ribadito che, sebbene la situazione stia migliorando, i disagi per i cittadini persistono e non possono essere ignorati.

Il dibattito ha messo in luce la difficoltà del passaggio di gestione delle richieste di soccorso idrico tra il Centro operativo comunale (Coc) della protezione civile e l’Amam. Entrambi i leader hanno riconosciuto che ci sono stati problemi nel coordinamento, ma hanno espresso ottimismo su un imminente miglioramento della situazione. Tuttavia, i consiglieri comunali di diverse fazioni politiche hanno colto l’occasione per esprimere le loro preoccupazioni e presentare richieste specifiche.

Diversi interventi hanno sottolineato la mancanza di trasparenza nella gestione della crisi. Alcuni consiglieri hanno anche chiesto le dimissioni della presidente di Amam, sostenendo che i problemi legati alla rete idrica si sono accumulati nel tempo. Altri, come quelli del Partito Democratico, hanno criticato l’attivazione tardiva del Coc e la chiusura prematura delle operazioni.

Il sindaco ha fatto notare che Messina sta affrontando una significativa riduzione delle risorse idriche, con perdite di circa il 55% nella rete. Ha anche enfatizzato che, sebbene la crisi non sia stata ancora superata, ci sono stati progressi concreti. Tuttavia, ha avvertito che le politiche di finanziamento non dovrebbero essere influenzate dal colore politico delle amministrazioni, altrimenti si minerebbe la democrazia.

Un altro punto di discussione è stata la convenzione con Siciliacque per il servizio di vettoriamento. La presidente di Amam ha rassicurato che i dati sulla lettura delle volumetrie verranno presto forniti e che Taormina provvederà a saldare il servizio.

In conclusione, la crisi idrica a Messina è diventata un tema di acceso dibattito politico, sollevando interrogativi sulla gestione e sulla programmazione a lungo termine della rete idrica, elementi cruciali per il futuro della città e dei suoi abitanti.

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Il Genoa ci prova ma non basta, il Napoli passa a Marassi

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ADN24

GENOVA (ITALPRESS) – Vince, seppur non senza soffrire, il Napoli di Antonio Conte, che batte per 2-1 il Genoa al termine di una gara che gli azzurri sembravano aver in controllo fino al termine del primo tempo, salvo poi affrontare la forte risalita dei liguri nella ripresa. Decisive le reti di Anguissa prima e Rrahmani poi, vano il gol rossoblù ad inizio secondo tempo firmato Pinamonti. La prima chance della gara ce l’ha dopo pochissimi minuti il Napoli, con la palla dalla destra per la testa di Lukaku, fermato solo dalla traversa. Azzurri vicini al vantaggio che arriverà infatti al 15′, sul cross di Neres per lo stacco di Anguissa, aiutato da un rimpallo con Frendrup nel battere Leali e portare avanti i suoi. Genoa che soffre la fisicità del Napoli, specialmente sui calci piazzati, situazione dalla quale arriverà il raddoppio partenopeo: punizione dalla trequarti mancina battuta da Lobotka, che pesca la deviazione vincente di Rrahmani, valida per il 2-0. Rossoblù che faticano nella costruzione della propria manovra, lasciando il controllo del gioco prevalentemente agli uomini di Conte, che continuano a presidiare la trequarti del Grifone a suon di combinazioni e gestione palla. In avvio di secondo tempo rialza la testa l’undici genoano, con Pinamonti che dalla sinistra calcia a giro e impegna non poco Meret in tuffo. Sarà però lo stesso centravanti rossoblù a trovare il gol che accorcia le distanze, agganciando il servizio di Vitinha e battendo Meret con il piatto destro: 1-2 che alza l’intensità della gara, con il Genoa che sollecita ancora Meret in tuffo sul colpo di testa pericoloso di Badelj. Napoli che non riesce più a trovare gli impulsi del primo tempo, con l’inerzia della gara che sembra così andare dalla parte del Genoa, in un finale nel quale anche il pubblico di Marassi fa sentire la sua forte spinta ai giocatori di Vieira. Folta la presenza del Genoa nell’area del Napoli, che però riesce a mantenere invariato il vantaggio acquisito e a conquistare tre punti che, aspettando l’Atalanta, lo riportano in testa alla classifica.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Figliuolo nominato vicedirettore dell’Aise

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ROMA (ITALPRESS) – Con DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito italiano Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato Vice Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE). L’incarico ha la durata di due anni. Della nomina è stato informato il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Lo rende noto Palazzo Chigi.
“La nomina del Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo quale Vice Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna, AISE, è il giusto riconoscimento dell’impegno e la dedizione con cui ha servito il Paese nel corso della sua carriera. Le istituzioni sanno riconoscere il valore dei propri servitori. Auguri di buon lavoro!”, commenta su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Albania, Rama annuncia il blocco di TikTok per un anno

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TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – L’Albania bloccherà l’accesso a TikTok per un anno. Lo ha annunciato il primo ministro Edi Rama nel corso di una riunione con rappresentanti di genitori e insegnanti. Secondo quanto riporta l’agenzia ATA, il capo del governo albanese ha chiarito che l’accesso alla piattaforma di social media sarà bloccato per tutti e che la decisione arriva dopo aver consultato esperti in materia di istruzione e sicurezza infantile. La decisione nasce dalle preoccupazioni sulla sicurezza dei minori online, legate principalmente al cyberbullismo e all’esposizione a contenuti inappropriati. Il tema era da settimane alla ribalta dopo che a Tirana un 14enne era stato ucciso a coltellate da un suo coetaneo, a pochi passi da una scuola, a seguito di una lite iniziata proprio sui social.
“TikTok non sarà disponibile nella Repubblica d’Albania”, ha annunciato Rama, aggiungendo che il governo seguirà anche le azioni previste da altri Paesi riguardo a questa piattaforma. Il premier ha riferito che TikTok verrà bloccato nel 2025 e che i tempi tecnici per avviare questa messa al bando richiedono dalle sei alle otto settimane.
“Durante quest’anno scopriremo come si comporteranno gli altri Paesi e la stessa TikTok. L’azienda ha sede in Cina, ma questo paese vieta i contenuti dannosi, tra cui dissolutezza, perversione, violenza, bullismo e criminalità”, ha affermato Rama, spiegando che il governo continuerà a monitorare la situazione e cercherà anche altri modi per migliorare la sicurezza dei minori online.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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