Attualità
M5s, Grillo a Conte “Assicurare parità di accesso e partecipazione”
“Caro Giuseppe, ti scrivo perchè, a prescindere dalle nostre divergenze di opinioni, confido che entrambi riteniamo che il processo che condurrà al voto della prossima assemblea degli iscritti debba essere improntato a criteri che assicurino parità di accesso e partecipazione. A tal fine vorrei chiederti alcuni chiarimenti, e in particolare: 1- come saranno selezionati gli iscritti aventi diritto al voto, tenuto conto che l’iscrizione ha durata annuale e si rinnova automaticamente in caso di “login” e “altra attività partecipativa stabilita dal Comitato di Garanzia”. Quanto a questa seconda modalità di rinnovo, ho appreso che, su indicazione del Comitato di Garanzia, hai fatto inviare una comunicazione agli iscritti – suppongo solo quelli che non hanno fatto “login” nell’ultimo anno – per individuare coloro che hanno inteso rinnovare l’iscrizione.
Al fine di valutare l’adeguatezza di questo metodo, vorrei capire meglio come si è svolta questa consultazione, avuto particolare riguardo alla data in cui è stata fatta, al termine che è stato concesso agli iscritti e all’informativa che ne è stata data sugli altri canali di comunicazione del movimento; 2- senza pregiudizio di quanto sopra, una volta concluso il processo di determinazione degli iscritti, ti chiederei di volermi informare del suo risultato, vale a dire: la differenza fra gli iscritti prima e dopo la consultazione;”. “3- quali esponenti del movimento hanno accesso all’anagrafica degli iscritti e quali di questi hanno il diritto di inviare loro comunicazioni e proposte. In proposito, ti anticipo che ritengo che fra questi debbano in ogni caso rientrare i principali organi dell’associazione, a cominciare dal sottoscritto; 4- hai dichiarato pubblicamente che sulle proposte pervenute, che apprendo essere oltre ventimila, bisognerà stabilire un “ordine di priorità”.
Chi stabilirà questo ordine di priorità? E come?; 5- hai poi parlato di una seconda fase, quella del “confronto deliberativo” fra 300 iscritti selezionati casualmente. Come avviene esattamente questa selezione casuale? Con sorteggio fra tutti gli iscritti o fra una selezione di iscritti, e in tal caso fatta da chi? Come viene svolto materialmente il sorteggio? I 300 sorteggiati discuteranno poi tutte le proposte pervenute o solo una parte di esse? Le proposte saranno ripartite fra gruppi di discussione più piccoli? In caso di selezione e/o ripartizione delle proposte, chi stabilisce la selezione e/o la ripartizione?; 6- una volta conclusa la seconda fase, dovrà essere predisposto un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive, che sarà poi presentato all’assemblea.
Chi predisporrà materialmente questo documento? Tutti 300 sorteggiati, solo una parte di essi, oppure un ufficio che si farà carico di tale sintesi?”. “Tenuto conto che queste mie richieste di chiarimento si riferiscono a un processo che è già in corso, ti sarei grato se volessi rispondermi con cortese sollecitudine. Metto anche in copia il Comitato di Garanzia, con cui condivido la responsabilità di verificare la correttezza di quanto sopra. Molti cordiali saluti”. Così Beppe Grillo in una lettera pubblicata sul suo blog, rivolta a Giuseppe Conte.(ITALPRESS).
Foto: Agenzia Fotogramma
Attualità
Ucraina, Zelenski “Con Trump non ci sono certezze ma restiamo fiduciosi”
“Trump è il presidente americano eletto, non ha ancora preso il suo posto alla Casa Bianca e ha due mesi per preparare con cura tutti i passi da fare quando assumerà il mandato. Io non posso parlare a nome del presidente ucraino nè dell’Ucraina, quello che posso dire è la mia opinione personale”.
“Noi dobbiamo lavorare con ogni amministrazione americana perchè è chiaro che gli Stati Uniti sono un Paese influente. Lo vediamo tutti i giorni. Non influenzano solo ciò che accade al fronte in Ucraina, ma anche altri Paesi. Infatti durante le elezioni tutto il mondo tratteneva il respiro in attesa di capire come sarebbero andate a finire”. Così Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistata da “La Repubblica”. Con Trump arriverà a Kiev una pace giusta? “Possiamo solo sperarlo” ha risposto Zelenska aggiungendo che con con lui “nessuno può essere del tutto sicuro ma, ripeto, questa è un’opinione personale”.
In merito all’imminente arrivo della stagione fredda ha sottolineato: “Anche la mia famiglia deve sopravvivere all’inverno, come tutti noi. Non vogliamo più blackout, freddo e vedere i nostri figli che fanno i compiti a lume di candela. Nessuno lo vuole. Abbiamo resistito agli altri inverni di guerra, lo faremo anche questa volta. Il nostro popolo ha una grande capacità di resilienza”. “I dati dimostrano che gli ucraini non stanno lasciando il Paese. Rimangono, sono ottimisti e sperano tuttora nella vittoria”. In merito ai bambini ucraini deportati in Russia, sono “al momento 388, però ce ne sono 19.500 ancora in Russia. Il programma presidenziale ucrainoBring Kids Back coinvolge moltiPaesi, è una procedura complicata. I 388 bambini non sono certo tornati perchè esiste un processo agile e funzionante, ogni volta gli ostacoli sono enormi. Quando parte una missione speciale vengono interessate migliaia di persone, così come le associazioni umanitarie e un “avvocato speciale” come il cardinale Zuppi, che ringrazio”. “I russi cambiano i nomi dei bambini, fornendo loro documenti nuovi. Quando poi vogliono da noi l’elenco dei soggetti da riconsegnare con l’indicazione di nome, data e luogo di nascita, non li trovano più. Hanno deportato molti orfani dalle zone occupate, spesso di loro non si recuperano informazioni certe”, ha aggiunto.
– Foto Agenzia Fotogramma –
Attualità
Made in Italy, a Londra lo stato dell’arte del marchio più global
Stile, artigianalità eccezionale, estetica, tradizione familiare e impegno per l’innovazione e la tecnologia sono i pilastri sui cui si fonda il successo globale del marchio Made in Italy. Pilastri che vanno salvaguardati a tutti i costi perchè quanto viene prodotto in Italia mantenga sempre quella peculiarità che lo rende unico, ambito ed inconfondibile. È il messaggio emerso in una conversazione tra Nigel Coates, architetto e designer visionario, e Rodi Basso, CEO di E1 Series, il primo campionato mondiale di motonautica elettrica, all’Istituto italiano di Cultura di Londra diretto da Francesco Bongarrà. Un incontro, curato e moderato da Daniel Gava, nel corso del quale si è fatto lo “stato dell’arte” e si è provato a immaginare il futuro del “Made in Italy”, uno dei marchi più iconici al mondo, che caratterizza prodotti e servizi di alta qualità in settori diversificati come alimentare, moda, arredamento, automotive, ingegneria, ricerca e turismo.
“Bisogna essere attenti al fatto che il marchio ‘Made in Italy’ sia effettivamente attribuito a quanto viene realizzato in Italia, dal concept alla produzione: purtroppo ultimamente spesso capita che non sia così, e ciò determina un danno”, ha avvisato Nigel Coates, l’archistar inglese innamorato dell’Italia, celebre per i suoi design biomorfici nell’illuminazione e nell’arredo. Un concetto condiviso da Rodi Basso. “Ad essere veramente essenziale è il fatto che l’idea, il concept sia italiano. Poi la produzione segue. Il valore più grande è legato alla nostra creatività ed alla nostra inventiva”, ha precisato l’ingegnere aerospaziale napoletano che ha iniziato la sua carriera alla NASA per passare poi in Scuderia Ferrari, Red Bull Racing, Magneti Marelli e nel Gruppo McLaren.
– Foto Istituto Italiano di Cultura Londra –
Attualità
Manovra, Tajani “Si può aggiustare in Parlamento, troveremo intesa”
ROMA (ITALPRESS) – Il vertice sulla manovra “c’è, alle 18. La manovra economica si può aggiustare in Parlamento con l’accordo fra tutte le forze di maggioranza. Il mio obiettivo è quello di continuare ad aiutare il ceto medio. Con gli introiti del concordato preventivo credo che si possa abbassare l’aliquota Irpef e dare un segnale al ceto medio che è quello che si carica il peso dell’Italia dallla fine della seconda guerra mondiale”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite a In 1/2 ora su Rai3. “Siamo sempre usciti con una posizione unitaria, un pò di dibattito serve. Non ci trattiamo male, siamo partiti diversi con sensibilità diverse”, ha aggiunto a proposito delle diverse posizioni nella maggioranza in vista del vertice convocato a Palazzo Chigi.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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