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L’Udinese non sfonda, arriva il primo pari per il Verona

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VERONA (ITALPRESS) – Arriva proprio nell’ultima giornata del girone d’andata il primo pareggio stagionale dell’Hellas Verona. Gli scaligeri, in dieci dal 71′, fermano sullo 0-0 un’Udinese troppo arruffona nella manovra offensiva. Runjaic lancia subito tra i titolari il neoacquisto invernale Solet in difesa e gli assegna anche compiti offensivi: l’ex Salisburgo, da braccetto, sarà il migliore in campo. Di fronte il tridente scaligero: c’è Suslov alle spalle di Tengstedt e Sarr nel 3-4-1-2. Spinge in avvio l’Hellas coi suoi giocatori offensivi, ma i friulani resistono e rischiano di colpire in mischia: è proprio Solet a sfiorare la rete. Col passare dei minuti torna davanti l’Hellas che, seppur col 40% di possesso palla, fa più movimento e più pressing dei rivali. Thauvin prova a colpire il Verona in ripartenza in un finale dal grande nervosismo, ma Montipò c’è: è 0-0 al riposo. La ripresa si apre con un’immediata chance per il Verona, che colpisce con Tengstedt e trova la risposta della difesa rivale. Lovric reclama un rigore e l’Udinese, dal 60′ in poi, domina nella zona offensiva. Montipò salva sullo sloveno e su Lucca, Verona poco preciso e capace di farsi del male da solo. Ne sa qualcosa Tengstedt che, di fatto, sventa un gol fatto da Mosquera. L’Hellas regge il colpo ma, al 71′, ecco la potenziale svolta: Suat Serdar, già ammonito, si fa espellere per doppia ammonizione. Zanetti corre ai ripari inserendo Belahyane per Tengstedt, ma i suoi ballano: l’Udinese sfiora due volte la rete. Entra anche Sanchez e Runjaic passa al tridente, con una clamorosa doppia chance all’86’: sassata di Atta che colpisce la traversa, poi Ekkelenkamp manca il tap-in a due passi da Montipò. Nel finale gli scaligeri si limitano a difendersi, con Mosquera unico baluardo offensivo e una granitica difesa a cinque con Magnani-Daniliuc esterni. Una mossa che funziona, visto che nel recupero l’Hellas non rischia nulla. Punto d’oro per Zanetti che, nei giorni che precederanno il closing con Presidio Investors (nuova proprietaria in pectore del club per 120-130 mln), sale a 19 punti e +5 sulla zona rossa. Nono posto a quota 25, invece, per un’Udinese che sta faticando maggiormente rispetto alle prime giornate. – foto Image – (ITALPRESS).

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Proteste a Seul nonostante la tempesta di neve: migliaia in piazza contro Yoon Suk Yeol

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A Seul, migliaia di sudcoreani hanno continuato a protestare nonostante una tempesta di neve, sia a favore che contro il presidente Yoon Suk Yeol, al centro di un intenso caos politico. Le manifestazioni sono scaturite dalle sue azioni controverse, tra cui un tentativo fallito di applicare la legge marziale e il suo tentativo di resistenza all’arresto il giorno prima della scadenza del suo mandato.

Lo scorso mese, Yoon ha scosso la politica sudcoreana con la sua dichiarazione di legge marziale, che ha provocato un acceso conflitto politico e sociale. Da allora, il presidente si è rintanato nella sua residenza presidenziale, circondato da centinaia di agenti di sicurezza.

Venerdì, un tentativo di arresto da parte degli investigatori si è concluso in un braccio di ferro di sei ore con il suo servizio di sicurezza presidenziale. L’operazione è stata sospesa a causa di timori per la sicurezza, con anche i suoi sostenitori che si sono accampati all’esterno della sua residenza.

Nonostante la forte nevicata che ha colpito la capitale, oggi migliaia di persone si sono radunate nuovamente davanti alla residenza di Yoon. Tra di loro, vi erano sia i suoi sostenitori, che chiedono l’annullamento dell’impeachment, sia gli oppositori, che continuano a chiedere la sua rimozione. La situazione a Seul continua a essere tesa, con una forte polarizzazione politica tra i cittadini.

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Ue, Musk assicuri che l’uso di X non sia improprio nelle elezioni

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La Commissione Europea ha chiesto a Elon Musk di garantire che la sua piattaforma X non venga utilizzata in modo improprio, specialmente durante i processi elettorali. Un portavoce della Commissione ha sottolineato che, pur non essendo il Digital Services Act una legge che censura i contenuti, esistono dei limiti, soprattutto quando una piattaforma rischia di avere un impatto negativo su eventi critici come le elezioni.

La preoccupazione riguarda il rischio che X possa essere utilizzata per interferire nei processi elettorali o in ambiti politici, e quindi Musk è stato sollecitato a garantire che non ci siano abusi nell’uso della piattaforma, evitando rischi sistemici legati a tale utilizzo.

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Google paga 100 milioni di dollari canadesi ai media per i contenuti

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Google ha versato 100 milioni di dollari canadesi (circa 69 milioni di dollari statunitensi) alle agenzie di stampa per utilizzare i loro contenuti, nell’ambito di un accordo storico con il governo canadese. La misura è stata adottata in risposta all’Online News Act, approvato dal Canada nel 2023, che obbliga le grandi piattaforme tecnologiche a compensare gli editori per le perdite di entrate pubblicitarie.

Il fondo è stato trasferito al Canadian Journalism Collective, un’organizzazione no-profit incaricata di distribuire il denaro tra le testate giornalistiche. L’accordo segue il modello introdotto da paesi come l’Australia e alcune nazioni europee, che hanno adottato politiche simili per sostenere i media tradizionali, in difficoltà a causa del monopolio delle entrate pubblicitarie da parte di colossi tecnologici come Google e Meta, che insieme controllano circa l’80% del mercato in Canada.

Paul Deegan, presidente di News Media Canada, ha definito l’intesa “di gran lunga superiore” rispetto agli accordi raggiunti in altre giurisdizioni. Ha sottolineato che il finanziamento rappresenta una spinta cruciale per le redazioni canadesi, permettendo loro di migliorare la qualità della copertura giornalistica delle istituzioni democratiche. Deegan ha anche evidenziato come Google tragga significativi benefici dai contenuti verificati e basati sui fatti prodotti dai giornalisti.

Questa iniziativa rappresenta un passo avanti per sostenere l’ecosistema mediatico e rafforzare il giornalismo di qualità, contribuendo al contempo a riequilibrare il rapporto tra le piattaforme tecnologiche e i produttori di contenuti.

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