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Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi per le controversie legali causati sull’uso dei suoi prodotti

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Johnson & Johnson ha annunciato di aver concordato il versamento di 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle controversie legali intentate da donne che sostengono di aver sviluppato il cancro alle ovaie a causa dell’uso di prodotti a base di talco.

L’accordo è stato raggiunto in concomitanza con la terza dichiarazione di fallimento di una società controllata da J&J, la LTL Management. La società ha precisato che le restanti controversie legali in sospeso verranno gestite al di fuori di questo nuovo accordo di risoluzione. Inoltre, il colosso farmaceutico ha comunicato di aver già risolto il 95% delle cause legali relative al mesotelioma.

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Tutela del diritto allo studio: nuovo protocollo di intesa tra regione Valle d’Aosta e GdF

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ADN24

Il 14 novembre 2024, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Comando Territoriale della Guardia di Finanza hanno siglato un importante protocollo di intesa volto a proteggere il diritto allo studio e garantire l’equità sociale. Questo accordo si inserisce tra le iniziative della regione finalizzate a supportare le fasce più deboli della popolazione, che necessitano di un accesso effettivo alle risorse pubbliche destinate all’istruzione.

Il protocollo è stato firmato dal Dott. Danilo Riccarand, responsabile della Struttura Politiche Educative della Regione, e dal Col. Nicola Bia, Comandante Territoriale della Guardia di Finanza. La collaborazione prevede che, nei prossimi tre anni, la Regione fornisca alla Guardia di Finanza informazioni qualificate su eventuali irregolarità nell’uso delle risorse pubbliche destinate agli studenti, in particolare per quanto riguarda le borse di studio universitarie.

La Guardia di Finanza, come forza di polizia economico-finanziaria specializzata nella tutela della spesa pubblica, avrà il compito di monitorare e verificare la veridicità delle documentazioni presentate da chi richiede questi fondi. L’obiettivo è prevenire frodi e abusi, assicurando che le borse di studio siano destinate a studenti che ne abbiano effettivamente diritto, in modo da evitare che risorse preziose vengano distolte da chi ne ha realmente bisogno.

Questa nuova collaborazione si inserisce in un più ampio piano nazionale contro gli abusi economico-finanziari e mira a rendere più trasparente l’uso delle risorse pubbliche. Si tratta di una misura fondamentale per garantire che gli studenti meritevoli, anche se privi di mezzi economici, possano continuare a beneficiare di opportunità educative senza il rischio che fondi pubblici vengano mal gestiti o sottratti.

Il protocollo, che si ricollega a un accordo analogo firmato a livello nazionale lo scorso 5 giugno tra il Ministero dell’Università e Ricerca e il Comando Generale della Guardia di Finanza, rappresenta un passo importante per la Regione Valle d’Aosta nella lotta contro le irregolarità economico-finanziarie e nel rafforzamento delle politiche a sostegno del diritto allo studio.

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Scioperi, Salvini “Senza rispetto delle norme limiterò fascia oraria”

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ADN24

ROMA (ITALPRESS) – “In 25 mesi di governo sono stati proclamati 518 scioperi, di cui 374 realmente effettuati: parliamo della media più alta degli ultimi sette governi, durante il governo Renzi forse i sindacati erano più distratti perchè gli scioperi furono appena 280. Sono dati che inducono a una riflessione, sia sulla tutela dei lavoratori sia sull’impatto per gli utenti”.
Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. durante il question time al Senato. “E’ assolutamente legittimo rivendicare salari migliori e più sicurezza e su questo stiamo lavorando in legge di bilancio. Auspico – ha aggiiunto – che i sindacati possano rivalutare le modalità degli scioperi programmati nelle prossime settimane per garantire il diritto al lavoro, alla salute e allo studio di milioni di cittadini incolpevoli: qualcuno invita alla rivolta sociale, se i prossimi scioperi non dovessero rispettare le norme interverrò personalmente per limitare la fascia oraria attuando in caso anche la precettazione”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Philip Morris premia le start-up per l’innovazione sostenibile

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ROMA (ITALPRESS) – Premiate il 21 novembre le 3 start-up selezionate per la fase di proof of concept di “Design the Sustainable Future of Manufacturing”, la call for innovation lanciata a marzo da Philip Morris attraverso l’Institute for Manufacturing Competences – il polo di eccellenza per la formazione sulle competenze legate all’Industria 4.0 – in partnership con Almacube, incubatore e hub innovativo dell’Università di Bologna di Confindustria Emilia Area Centro.
La premiazione è avvenuta durante l’evento dedicato allo Studio “Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue”, elaborato da TEHA Group in collaborazione con Philip Morris Italia e che ha visto la supervisione di Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia) in qualità di advisor scientifico. Lo Studio è stato sviluppato con l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze in ambito agricolo e manifatturiero e trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0. Il tavolo di lavoro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra rappresentanti delle Istituzioni italiane ed europee, del mondo accademico, delle filiere italiane e delle parti sociali. Questa iniziativa prosegue l’analisi condotta nel 2024 ed è propedeutica all’organizzazione di un tavolo di lavoro, che si terrà a Bruxelles nel corso del prossimo anno, con l’obiettivo di sviluppare il dibattito con una prospettiva europea.
Le aziende vincitrici della call for innovation hanno ottenuto la possibilità di sviluppare i loro progetti all’interno dello stabilimento di Crespellano, il principale impianto produttivo di Philip Morris International a livello globale, interamente focalizzato sui prodotti innovativi senza combustione.
L’iniziativa è nata a marzo con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per la sostenibilità degli impianti produttivi e degli ambienti di lavoro nel settore industriale. L’edizione di quest’anno ha superato nei numeri quella del 2023, con 178 candidature da 34 Paesi, rispetto ai 22 della precedente edizione. Il 34,8% proviene dall’Italia, il 52,8% dall’Europa, il 9% dal Regno Unito e la restante parte, il 3,4% dal resto del mondo. Le tre start-up selezionate per la proof of concept – ossia la fase di sviluppo concreto del progetto – sono l’italiana Deep Vision Consulting, che ha sviluppato uno strumento AI per rilevare difetti di prodotto e migliorare il controllo qualità; la svedese iioote AB, che ha implementato soluzioni IoT per i servizi interni; la francese Uptale che ha sviluppato un software per migliorare i processi di formazione interna.
“Come azienda capofila di una filiera integrata di 8000 imprese italiane e oltre 40.000 persone, siamo fortemente convinti del nostro ruolo a sostegno dell’innovazione e delle competenze del futuro a supporto del tessuto produttivo-occupazionale e della competitività del Sistema Paese – ha affermato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia -. Il nostro impegno si sostanzia anche in progetti di open innovation, con il coinvolgimento di start-up che possano offrire soluzioni innovative di prodotto e di processo, a beneficio della filiera integrata e del Sistema-Paese. Il numero e la qualità delle candidature ricevute quest’anno dimostra quanto sia importante continuare a creare le condizioni per un ecosistema che coinvolga istituzioni, università e aziende per raggiungere obiettivi comuni di innovazione e sostenibilità. Con questa iniziativa vogliamo dare la possibilità a giovani realtà italiane e internazionali di misurarsi con le sfide industriali e proporre soluzioni creative in grado di fare la differenza nel percorso verso un futuro più sostenibile”.
“Le grandi aziende che guidano le filiere produttive hanno un ruolo chiave nel promuovere crescita e sostenibilità di tutto il sistema industriale – ha spiegato Valentino Valentini, Viceministro Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presente all’evento di premiazione -. La collaborazione tra imprese, università e istituzioni è fondamentale per mettere in comune risorse, sviluppare nuove tecnologie e condividere conoscenze. La dimensione europea rappresenta un vantaggio competitivo cruciale: un mercato di oltre 742 milioni di consumatori, l’accesso a programmi di ricerca e sviluppo all’avanguardia, la possibilità di creare sinergie transnazionali e la condivisione di infrastrutture logistiche avanzate. In un’epoca in cui la scala è sempre più determinante per la competitività globale, solo lavorando insieme a livello continentale possiamo costruire un’industria più innovativa e sostenibile, capace di competere con i giganti tecnologici internazionali”.

– Foto ufficio stampa Philip Morris –

(ITALPRESS).

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