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Attualità

Intesa Sanpaolo, presentata a Torino la nuova società editrice Allemandi

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TORINO (ITALPRESS) – Dopo l’acquisizione dello scorso 5 dicembre da parte di Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è stata presentata la nuova Società Editrice Allemandi. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dal presidente Michele Coppola, Enrica David, Fabrizio Paschina, Laura Fornara, Giulia Scagliarini, Enea Cesana, Luigi Cerutti e ha come obiettivo nel piano industriale il posizionamento a livello europeo della storica casa editrice. Cerutti, entrato in Allemandi nel 2020 come direttore Generale e nominato CEO nel 2021, è stato confermato Amministratore Delegato della società. Il piano per il rilancio della casa editrice, fondata nel 1982 da Umberto Allemandi, è stato esposto alle Gallerie d’Italia di Torino. “La scelta di investire in una realtà qualificata come Allemandi – ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo – significa per prima cosa riconoscere la storia e il ruolo svolto in questi quarant’anni sia come casa editrice, sia come editore libero che ha raccontato l’attualità nell’arte e nella cultura, diventando un punto di riferimento prezioso che va tutelato e accompagnato negli anni a venire. La solida composizione del Consiglio di Amministrazione, voluto dai nuovi investitori, rappresenta il modo migliore per proseguire questa storia di successo confermandone la responsabilità e le ambizioni”. L’acquisizione si colloca nell’ambito di un’operazione che vede il consolidamento della storica casa editrice torinese nel settore editoriale e il suo rinnovato posizionamento di riferimento nel mercato dell’informazione con la testata «Il Giornale dell’Arte», fondata nel 1983, e delle pubblicazioni dedicate all’arte, all’architettura, all’antiquariato, al design, e, più in generale, alla divulgazione culturale e alla critica contemporanea, con l’obiettivo di costituire una delle principali piattaforme di conoscenza e divulgazione culturale a livello professionale. Il numero di gennaio 2025 de Il Giornale dell’Arte sarà l’ultimo firmato da Umberto Allemandi. Il CdA provvederà alla nomina del nuovo direttore del giornale entro i primi giorni di gennaio 2025. “Non potevamo trovare – ha dichiarato Umberto Allemandi – nessun partner migliore di quelli che sono qui riuniti per assicurare nel secondo tempo della nostra storia uno straordinario sviluppo nelle attività di servizio culturale e artistico, e soprattutto la piena centralità dell’Italia nell’informazione universale su attività opere e operatori nel settore arte, un ruolo mondiale che finalmente diviene possibile dopo quanto per quarant’anni giorno dopo giorno abbiamo preparato”. All’appuntamento sono intervenuti anche Piero Gastaldo, Presidente di Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Roberto Giordana, Direttore Generale di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-
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Ue, Felipe di Spagna “Legislatura decisiva, per Europa sfide complesse”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le sfide che l’Europa si trova ad affrontare sono complesse ed enormi, in termini di sicurezza, crisi climatiche, transizione energetica, gestione della migrazione, ma non c’è sfida, sfida o minaccia, per quanto grave, che ci giustifichi di allontanarci dalla nostra identità e dal nostro percorso europeo”. Lo ha detto Re Felipe VI di Spagna, in occasione della cerimonia nell’aula di Montecitorio, davanti alla Camere riunite, alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
“La nostra concertazione, la nostra solidarietà, ci hanno aiutato a promuovere progetti come il Recovery Fund Next Generation EU, che sta trasformando l’Europa – ha aggiunto -. L’Unione si trova di fronte ad una legislatura decisiva, che si lascia alle spalle un ciclo istituzionale complesso”.
Per Re Felipe la nuova Commissione “deve guidare l’Unione verso il futuro, con linee di azione essenziali per gli interessi di Italia e Spagna: dal garantire la competitività globale, alla scommessa su un mercato interno rinnovato; dal proiettare l’Unione con intelligenza e solidarietà verso i suoi vicini più vicini, al progresso della difesa comune e dell’autonomia strategica aperta; dalle scommesse sulla trasformazione digitale al continuare a tutelare i diritti dei nostri cittadini”.
“Ho sempre trovato nel presidente della Repubblica saggezza, senno e consiglio. Lo sapete meglio di me: il presidente Mattarella è un punto di riferimento per l’Italia e per gli italiani, nonchè per molti capi di Stato, tra i quali sicuramente mi ritrovo. Sono onorato di essere tra loro”, ha proseguito il monarca.
“Sono onorato di essere qui, se sono qui è perchè la Spagna non è considerata solo un paese amico dell’Italia, ma un Paese fratello, che è la stessa considerazione che ha la Spagna nei confronti dell’Italia – ha detto ancora Felipe -. In questo spazio storico, sede, insieme al Senato della Repubblica, della rappresentanza della sovranità nazionale, si proiettano i valori che ci definiscono; siano affermati la democrazia, le libertà individuali, i diritti umani e lo stato di diritto”.
“Italia e Spagna sono unite da un fermo impegno a favore del multilateralismo, cioè di un ordine mondiale basato su regole e ispirato alle finalità e ai principi della carta delle Nazioni Unite – ha aggiunto -. Siamo due paesi con memoria, con una chiara consapevolezza del passato, in particolare di quello che non può e non deve ripetersi, e vediamo con logica preoccupazione quanti trattati, istituzioni e forum multilaterali subiscono un’erosione accelerata, mentre allo stesso tempo ne mette in discussione l’efficacia o il senso stesso della sua esistenza; uno scivolamento pericoloso verso qualcosa di incerto e per nulla luminoso”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Mondiali2030 a Spagna-Portogallo-Marocco, nel 2034 in Arabia Saudita

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ROMA (ITALPRESS) – Non c’erano dubbi, ma adesso è ufficiale. I Mondiali del 2030 si disputeranno (dall’8 giugno al 21 luglio) in Spagna, Marocco e Portogallo. Il Congresso straordinario della Fifa ha assegnato ai tre paesi, che hanno presentato una candidatura congiunta, l’organizzazione della Coppa del Mondo del 2030. La Spagna, dunque, riavrà il Mondiale 48 anni dopo quello del 1982 nel quale trionfò l’Italia di Bearzot, battendo 3-1 la Germania nella finale del Santiago Bernabeu. La kermesse iridata si disputerà, dunque, in Marocco (sei città interessate), Portogallo (due) e Spagna (nove) con tre partite che si svolgeranno in Sudamerica (una in Argentina, una in Paraguay e un’altra in Uruguay) per celebrare il centenario del primo Mondiale, quello svolto nel 1930 in Uruguay e vinto dalla Celeste, la nazionale padrona di casa. Saranno 11 gli stadi e 9 le città spagnole interessate: Madrid (due stadi), Barcellona (2), Siviglia, Bilbao, San Sebastian, Malaga, Saragozza, Las Palmas e La Coruna. Sei le città marocchine: Agadir, Casablanca, Fes, Marrakech, Rabat e Tangeri. Due quelle portoghesi: Porto e Lisbona (due stadi).
Assegnati anche i Mondiali del 2034 che saranno organizzati dall’Arabia Saudita. Valutata con un punteggio medio di 4,2 su 5 (il più alto della storia) e appoggiata da 170 federazioni, la candidatura saudita non ha convinto tutti. La Federcalcio norvegese ha manifestato le proprie riserve, riferendosi in particolare al mancato rispetto dei diritti umani. Anche il report della Fifa, nonostante il punteggio record ottenuto, non dimentica una serie di problemi come quelli legati ad alcuni stadi ancora da costruire, il sistema dei trasporti e l’esigenza di trasparenza riguardo ai diritti umani. In più c’è il problema del clima e, così come è avvenuto in Qatar nel 2022, anche in Arabia Saudita a causa delle temperature si potrebbe giocare tra novembre e dicembre. Saranno 5 le città coinvolte (Abha, Gedda, Khobar, Neom e Riad) per 15 stadi, alcuni ancora da costruire.
– Foto Ipa Agency –
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L’Aquila | Celebrazione della collaborazione tra GdF e Croce Rossa italiana per il 250° e 160° Anniversario

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L’Aquila, 13 dicembre 2024 – Un importante traguardo di solidarietà e collaborazione è stato raggiunto grazie al protocollo d’intesa tra la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila e il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana (CRI) Abruzzo, in occasione dei rispettivi anniversari: il 250° della fondazione della Guardia di Finanza e il 160° della Croce Rossa Italiana.

Da diversi mesi, gli allievi della Scuola Ispettori e Sovrintendenti hanno partecipato attivamente a una serie di iniziative di solidarietà, tra cui le donazioni di sangue presso le unità mobili della CRI e nei punti di raccolta fissi. Questi gesti concreti di solidarietà hanno portato, il 13 dicembre, alla millesima donazione, celebrata durante un evento speciale intitolato “1000 gocce nel grande mare dell’amore”, che avrà luogo presso l’Aula Magna della Scuola alle 10:00.

L’incontro rappresenta un’occasione per riflettere sui valori comuni di umanità e servizio alla comunità che uniscono le due istituzioni, che da anni collaborano a stretto contatto su più fronti. La giornata, infatti, non solo celebra il contributo delle forze dell’ordine e della CRI, ma sottolinea anche l’importanza della donazione del sangue, un gesto semplice ma fondamentale per salvare vite.

L’evento del 13 dicembre vuole essere un momento di riconoscimento per l’impegno delle due realtà, ma anche un ringraziamento a tutti coloro che, attraverso il dono del sangue, contribuiscono a rendere la società più solidale.

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