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Incontro sulla manovra: la Meloni riceve una calcolatrice dai sindacati
In occasione del recente incontro a Palazzo Chigi, il premier Giorgia Meloni ha ricevuto un insolito regalo dai sindacati: una calcolatrice, offerta dal segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, come ironico riferimento a un episodio precedente in cui il premier aveva utilizzato l’app del telefono per spiegare i conti della nuova Manovra, con qualche imprecisione. A completare il gesto simbolico, il segretario della CGIL, Maurizio Landini, ha donato a Meloni il celebre libro di Albert Camus L’uomo in rivolta.
il contesto dell’incontro e le priorità della manovra
L’incontro, durato circa tre ore, ha permesso un confronto approfondito sulle misure previste nella Manovra finanziaria. Meloni ha aperto con una panoramica sulle risorse stanziate per il settore sanitario, evidenziando un incremento di 10,5 miliardi in due anni, che porterà il Fondo sanitario nazionale a una cifra record di 136,5 miliardi di euro nel 2025, in linea con una strategia mirata a sostenere la crescita della spesa sanitaria anche pro capite.
cambiamenti nelle coperture e l’appello alla “rivolta sociale”
Meloni ha difeso la scelta del governo di coinvolgere banche e assicurazioni nel finanziamento della legge di bilancio, una mossa presentata come una discontinuità rispetto al passato, quando erano invece questi settori a essere beneficiari di fondi pubblici. In risposta alle critiche su possibili tensioni sociali, il premier ha sottolineato che l’approccio attuale rappresenta un significativo cambio di passo, finalizzato a una distribuzione delle risorse più equa e strutturale.
riduzione delle aliquote Irpef e cuneo fiscale
Uno dei temi centrali del confronto è stato l’intervento sulle aliquote IRPEF, con l’introduzione di un nuovo sistema a tre scaglioni, tramite l’accorpamento dei primi due livelli di reddito. Questo cambiamento, ha spiegato Meloni, rientra nelle priorità del governo per una riduzione delle tasse che, in parallelo, includerà la possibilità di ulteriori interventi su altri scaglioni qualora le risorse lo permettano.
Tra le misure rilevanti vi è anche il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40.000 euro, che, secondo quanto riportato dalla CISL, dovrebbe portare un aumento annuo di circa 1.200 euro nelle buste paga di oltre 14 milioni di lavoratori italiani. L’intervento, finanziato con 17,5 miliardi sui 30 complessivi della Manovra, mira a sostenere in maniera concreta il potere d’acquisto dei cittadini, integrando agevolazioni anche per il welfare contrattuale e i fringe benefit.
le reazioni dei sindacati e il commento della cisl
Il segretario della CISL, Luigi Sbarra, ha espresso un giudizio positivo sugli interventi annunciati, affermando che la Manovra accoglie molte delle richieste avanzate dal sindacato, in particolare sul fronte del sostegno a famiglie, pensionati e lavoratori. Sbarra ha tuttavia sottolineato che, pur essendo soddisfacenti, alcuni aspetti necessitano di ulteriori miglioramenti durante l’iter parlamentare.
prospettive e sviluppo futuro
In questo confronto, il governo e i sindacati hanno messo in luce priorità comuni e divergenze sulla gestione delle risorse e sulle misure per il rilancio economico. Mentre Meloni insiste sulla necessità di mantenere i conti pubblici in ordine, gli esponenti sindacali chiedono una maggiore attenzione alle politiche di sostegno a reddito e lavoro.