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Attualità

In Emilia Romagna una vittima e più di 2.100 evacuati per l’alluvione

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Una nuova ondata di precipitazioni senza precedenti ha colpito l’Emilia-Romagna e in particolare la Città metropolitana di Bologna. Dal pomeriggio sono, infatti, caduti fino a 175 millimetri di pioggia, sul capoluogo, sulla prima collina e in comuni limitrofi come Pianoro, San Lazzaro di Savena o Casalecchio di Reno. La media storica dell’intero mese di ottobre è di poco superiore ai 70 millimetri.

La presidente facente funzione Irene Priolo è in collegamento da ieri con i Centri Coordinamenti Soccorsi, attivati da tutte le Prefetture, così come sono state mobilitate tutto il sistema di Protezione Civile. In mattinata, è stato convocato anche il Comitato operativo della Protezione Civile nazionale alla presenza del capo dipartimento, Fabio Ciciliano. A Botteghino di Zocca, nel comune di Pianoro (Bo), è deceduta una persona: si tratta di un ventenne che era in auto al momento della tracimazione del torrente Zena.

La quantità straordinaria di pioggia ha causato l’inondazione di numerose zone di Bologna, con le vie della città allagate e le reti fognarie e di scolo nell’impossibilità di assorbire l’acqua. Inoltre, sono fuoriusciti i torrenti Navile e Ravone. Anche numerosi comuni del territorio, a sinistra e destra del Reno, e sono interessati da tracimazioni. Nelle prime ore della mattina, le acque dell’Idice sono uscite a monte del tratto arginato in prossimità del ponte di via Rabuina, nel comune di Budrio. Altri allagamenti si sono verificati ad Anzola, Castel Guelfo, Imola, Malalbergo e Baricella, sempre nel bolognese. Criticità pesanti anche nell’imolese, legate al Sillaro.

Questa mattina, in Emilia-Romagna si contavano 8 fiumi sopra il livello 3, la soglia rossa di massima allerta. In totale sono ben 15 i corsi d’acqua che durante l’evento hanno superato la soglia di allarme. Si sono registrate piene ai massimi storici su Samoggia, Idice, Sillaro e Senio. Alcuni fiumi hanno fatto registrare livelli superiori a quelli del maggio 2023, come l’Idice a Castenaso e il Samoggia a Forcelli. Sotto stretta osservazione il deflusso alla confluenza con il Reno, dove la piena è prevista in crescita nel tratto vallivo.
Nel modenese e nel reggiano, piene con livelli al colmo prossimi alla soglia 3 si stanno propagando anche nei tratti vallivi di Parma, Enza e Secchia, rallentati alla foce dal transito della piena in Po. Una particolare criticità si registra a Cadelbosco di Sotto, nel reggiano, dove si è avuta una rottura del Canale Tassone: sono in corso le operazioni per assistere i cittadini coinvolti. Piene prossime o inferiori alle soglie 2 sono in corso sul Santerno, Lamone e Montone. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati in tutte le province dell’Emilia-Romagna più di 600 interventi, 165 solo nel bolognese, a opera dei Vigili del fuoco. Molti altri sono in corso o in attesa di essere presi in carico.
Le persone evacuate sono oltre 2.100, dato complessivo che a inizio mattinata riguardava sia il capoluogo che comuni della provincia (fra cui Budrio, Castelmaggiore, Molinella, Lavino, Medicina, Castel San Pietro). Le utenze che nella notte hanno subito blackout elettrici sono state circa 15mila, ma grazie al lavoro di queste ore questa mattina risultavano disalimentate circa 4mila utenze, la maggioranza nella provincia di Bologna.
Non si registrano particolari criticità nel ravennate, in attesa del passaggio dei colmi nei corsi d’acqua. Sono 350 i volontari di Protezione Civile dell’Emilia-Romagna al lavoro da ieri, ai quali si aggiungono quelli delle 180 colonne mobili regionali da Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Umbria e Provincia autonoma di Trento, oltre a ulteriori 120 persone dalle associazioni nazionali.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Attualità

Il Papa invoca la pace durante l’Angelus: un messaggio per le popolazioni sofferenti

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Durante l’Angelus celebrato al termine della messa a San Pietro, il Papa ha rivolto un appello a favore delle popolazioni colpite da conflitti e sofferenze in diverse parti del mondo, tra cui Palestina, Israele, Libano, Ucraina, Sudan e Myanmar. La sua esortazione è stata un richiamo alla preghiera per la pace, sottolineando la necessità di invocare il dono della serenità per tutti coloro che vivono in situazioni di guerra e difficoltà.

Nell’omelia, in occasione della proclamazione di quattordici nuovi santi, il Pontefice ha messo in evidenza il valore del servizio come stile di vita cristiano. Ha avvertito, tuttavia, che nella Chiesa spesso ci si lascia prendere da ambizioni di onore e potere, dimenticando l’autentica essenza del cristianesimo, che deve basarsi su “vicinanza, compassione e tenerezza”.

La celebrazione ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, a testimonianza della rilevanza del messaggio del Papa in un contesto non solo religioso, ma anche sociale e politico.

Il richiamo alla pace e alla solidarietà internazionale, particolarmente in un periodo caratterizzato da tensioni globali, si pone come un invito alla riflessione e all’azione concreta per affrontare le ingiustizie e promuovere la dignità di ogni persona.

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Le telecamere di “Unomattina in famiglia” a Reggio Calabria

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Il prossimo 26 ottobre, il noto programma di RAI 1 “Unomattina in Famiglia” farà tappa a Reggio Calabria, portando con sé un focus speciale sui giovani. Protagonisti di questo episodio saranno i ragazzi dell’Associazione TSD “The Sparkling Diamonds – Centro Studi Musicals Calabria”. Questa iniziativa è parte del nuovo format “Ragazzi Fuori”, dedicato agli studenti delle scuole superiori e alle loro attività extra-scolastiche.

L’Associazione TSD, attiva dal 2006, si distingue per il suo impegno nella promozione dell’arte e della cultura, con un occhio particolare al teatro musicale. Gli allievi hanno l’opportunità di partecipare a corsi di canto, danza, dizione e recitazione, culminando nella possibilità di entrare a far parte della compagnia amatoriale “The Sparkling Diamonds”.

Durante le riprese, i ragazzi saranno intervistati da Stefano Pieri, noto come “Psicologo della strada”, il quale si concentra sul mondo emotivo delle nuove generazioni. Il suo approccio mira a stimolare i giovani a esprimere le loro emozioni e aspirazioni, creando uno spazio di dialogo aperto e significativo.

Il servizio non si limiterà a mostrare le esperienze dei ragazzi, ma si concluderà con un dibattito in studio per affrontare le sfide e le realtà complesse che vivono i giovani di oggi. L’episodio si preannuncia come un’importante occasione di confronto e riflessione su temi che toccano

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Nordio “Su Albania sentenza abnorme, prenderemo provvedimenti”

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“La reazione della politica non è stata contro la magistratura ma contro il merito di questa sentenza. Non è una polemica contro la magistratura, ma contro un tipo di sentenza che non solo non condividano ma che riteniamo addirittura abnorme”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un convegno a Palermo, in merito alla decisione del tribunale di Roma che ha disposto che i migranti, trasferiti in Albania, dovranno essere riportati in Italia.

“Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di alta politica. Queste decisioni, inoltre, rischiano di creare incidenti diplomatici perchè definire non sicuro un Paese amico come il Marocco può anche creare dei problemi”, ha aggiunto. “Se noi ritenessimo che non sono sicuri i Paesi dove vigono regole che noi abbiamo ripudiato come la pena di morte, allora nemmeno gli Stati Uniti sarebbero un paese sicuro e dovrebbero addirittura espulsi dalle Nazioni Unite. Queste sono questioni di alta politica che non possono, non devono e non saranno lasciate alla magistratura”. Come superare questa situazione? “Prenderemo provvedimenti legislativi”, ha sottolineato Nordio. “Da ex magistrato riterrei quasi sacrilego pensare che il governo a cui appartengo dichiari guerra alla magistratura, cosa che peraltro non è e non sarà mai.

Se la magistratura esonda dai propri poteri, come per esempio in questo caso, attribuendosi delle prerogative che non può avere come quella di definire uno Stato sicuro, allora deve intervenire la politica perchè la politica esprime la volontà popolare. Noi rispondiamo al popolo – prosegue -, se il popolo non è d’accordo con quello che facciamo noi andiamo a casa. Ma la magistratura che è autonoma e indipendente non risponde a nessuno, e quindi proprio per questo non può assumersi delle prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche”, ha concluso il ministro.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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