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Il Papa invoca la pace durante l’Angelus: un messaggio per le popolazioni sofferenti

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Durante l’Angelus celebrato al termine della messa a San Pietro, il Papa ha rivolto un appello a favore delle popolazioni colpite da conflitti e sofferenze in diverse parti del mondo, tra cui Palestina, Israele, Libano, Ucraina, Sudan e Myanmar. La sua esortazione è stata un richiamo alla preghiera per la pace, sottolineando la necessità di invocare il dono della serenità per tutti coloro che vivono in situazioni di guerra e difficoltà.

Nell’omelia, in occasione della proclamazione di quattordici nuovi santi, il Pontefice ha messo in evidenza il valore del servizio come stile di vita cristiano. Ha avvertito, tuttavia, che nella Chiesa spesso ci si lascia prendere da ambizioni di onore e potere, dimenticando l’autentica essenza del cristianesimo, che deve basarsi su “vicinanza, compassione e tenerezza”.

La celebrazione ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, a testimonianza della rilevanza del messaggio del Papa in un contesto non solo religioso, ma anche sociale e politico.

Il richiamo alla pace e alla solidarietà internazionale, particolarmente in un periodo caratterizzato da tensioni globali, si pone come un invito alla riflessione e all’azione concreta per affrontare le ingiustizie e promuovere la dignità di ogni persona.

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