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Il laboratorio ESG di Intesa Sanpaolo sbarca in Liguria

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Al via a Genova il nuovo Laboratorio ESG Liguria di Intesa Sanpaolo, punto di incontro fisico e virtuale per le piccole e medie imprese del territorio che ambiscono a ripensare il proprio business in modo più sostenibile e inclusivo, creando valore sociale ed economico nella logica più ampia del PNRR. Presente al taglio del nastro, nei locali rinnovati del Genova Blue District del Porto Antico, anche il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi. Sono intervenuti Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM Centro Studi e Ricerche, Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo, Alberto Anfossi, Segretario Generale Fondazione Compagnia di San Paolo, Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera di Commercio di Genova, Simone Pacciardi, Responsabile Progetti EU, sviluppo mercati ed intermodalità dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Luca Pagetti, Responsabile Crescita Startup Ecosistemi Innovazione Intesa Sanpaolo Innovation Center, Paola Rusconi, Responsabile Coordinamento Marketing e Business Development Imprese di Intesa Sanpaolo.

“Inauguriamo il sedicesimo Laboratorio ESG in Italia, che fa parte di un piano più ampio di copertura a livello nazionale – spiega Paola Rusconi – La finalità è condividere con imprese e Pmi le evoluzioni normative e le opportunità del modello ESG e capire come introdurlo nel proprio operato quotidiano guardando alla sostenibilità futura. Insieme a Intesa Sanpaolo ci sono altre entità del territorio con i quali sarà possibile creare importanti sinergie per cogliere i benefici che il modello ESG può portare nel business delle aziende, anche per riposizionarle verso prodotti che rispondono alle nuove sensibilità dei consumatori”.

L’attività del Laboratorio ESG Liguria sarà fortemente indirizzata sulle caratteristiche della città metropolitana di Genova e della regione, con focus sull’economia del mare e sulla capacità di innovazione del territorio, ampiamente rappresentata da diversi istituti locali (IIT Genova, Università degli Studi di Genova), associazioni (Genova Smart City), società del Comune (Genova Blue District, Job Centre).
“Il settore marittimo riveste per la Liguria un valore strategico grazie alla presenza di oltre 1.500 imprese della filiera e poco più di 5,7 miliardi di euro di valore aggiunto – spiega Massimo Deandreis, direttore generale di SRM Centro Studi e Ricerche -.

Inoltre, i porti di Genova-Savona Vado e La Spezia hanno una valenza geo-strategica per la proiezione internazionale dell’Italia, sia verso il Mediterraneo che verso il centro Europa; ruolo che verrà ulteriormente rafforzato con il completamento degli investimenti previsti sulle aree portuali e per il Terzo Valico. A ciò si unisce la presenza consolidata dei più grandi operatori logistici internazionali. Aiutare le imprese in questo processo è fondamentale e rappresenta il senso del nascente Laboratorio ESG Liguria a cui SRM, come centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzato su questi temi, è felice di dare un contributo”.

“Il Laboratorio ESG della Liguria vuole portare l’attenzione delle imprese sulle tematiche ESG e fornire al tessuto imprenditoriale della regione un supporto concreto a un momento fondamentale della transizione, quello verso la sostenibilità, elemento fondamentale per la competitività di lungo periodo – commenta Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo -. L’Italia sta crescendo più dell’Europa e le stesse aspettative le abbiamo in Liguria, dove gestiamo 30mila imprese: un numero piuttosto importante, che sosteniamo nei loro progetti di investimento per crescere”.

Nel Piano d’impresa 2022-2025 Intesa Sanpaolo ha destinato 8 miliardi di euro a investimenti in circular economy, e ha già erogato oltre 7 miliardi di euro di S-Loans, finanziamenti innovativi a medio-lungo termine che accompagnano gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità, con un meccanismo di riduzione dei tassi legato al raggiungimento di obiettivi ESG. Il Gruppo ha inoltre messo a disposizione 76 miliardi di euro di nuovo credito a sostegno della transizione energetica delle imprese, nell’ambito degli oltre 410 miliardi di euro stanziati a supporto delle missioni del PNRR fino al 2026.

Secondo i dati elaborati dal Research Department di Intesa Sanpaolo, l’economia italiana negli ultimi anni ha mostrato un’evoluzione migliore rispetto all’area dell’euro. A questa dinamica ha contribuito anche la forte ripresa degli investimenti delle PMI tra il 2016 e il 2023, con un aumento pari al 35,7% a prezzi costanti in Italia (+47,5% per la Liguria). Si tratta di un cambio di passo significativo rispetto al recente passato: tra il 2008 e il 2016 i nostri investimenti si erano ridotti del 22,4% (-6,9% per la Liguria), mentre quelli tedeschi erano saliti del 9,9%. Dopo il rallentamento osservato a cavallo tra il 2023 e il 2024, visibile anche dall’evoluzione recente del commercio estero, nel 2025 ci si attende una ripresa dell’economia italiana che potrà contare sul contributo dei consumi e degli investimenti.

Ma per cogliere queste opportunità sarà fondamentale per le imprese accelerare nel percorso di rafforzamento competitivo anche attraverso le pratiche ESG, per ora poco diffuse: le imprese che nel biennio 2021-2022 hanno effettuano attività di innovazione nel Nord-Ovest sono solo il 40% e quelle che hanno introdotto software nella gestione aziendale sono il 38%.
Le imprese manifatturiere liguri, in particolare, dispongono delle risorse necessarie per continuare a investire in tecnologia e nella transizione green, grazie anche a una struttura patrimoniale che si è rafforzata nel tempo e a una buona capacità di autofinanziamento. Tuttavia, le sfide tecnologica e green richiedono capitale umano qualificato che le imprese faticano a trovare: i dati del sistema Excelsior di Unioncamere Anpal mostrano che oltre il 50% delle posizioni ricercate dalle imprese liguri sono di difficile reperimento. Questa evidenza trova conferma anche nell’indagine che il Research Department di Intesa Sanpaolo conduce semestralmente sulle filiali imprese della Banca dei Territori, dove vengono evidenziate in particolare le difficoltà di turismo, costruzioni, manifatturiero e agricoltura.
-foto xa8 Italpress –

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Cop29, accordo per 300 miliardi di dollari annui ai più Paesi poveri

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato raggiunto a Baku, nel corso della riunione della Cop29, l’accordo sul Baku Finance Goal (BFG), un nuovo impegno a incanalare 1,3 trilioni di dollari di finanziamenti per il clima verso i paesi in via di sviluppo ogni anno. Il Baku Finance Goal contiene un obiettivo fondamentale per i Paesi sviluppati di assumere la guida nella mobilitazione di almeno 300 miliardi di dollari all’anno per i Paesi in via di sviluppo entro il 2035. Ciò rappresenta un aumento di 50 miliardi rispetto alla precedente bozza di testo ed è il prodotto di 48 ore di intensa diplomazia da parte della presidenza della Cop29. Presta particolare attenzione al supporto dei Paesi meno sviluppati e dei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con disposizioni su accessibilità e trasparenza. Secondo la presidenza della Cop29 il Baku Finance Goal è il fulcro di un pacchetto di accordi che garantiscono progressi in tutti i pilastri climatici e un passaggio fondamentale per mettere in atto i mezzi per tracciare un percorso verso 1,5 gradi.
La presidenza della Cop29 è anche riuscita a far funzionare il Fondo per le perdite e i danni e a renderlo pronto a distribuire denaro nel 2025. Questa decisione era attesa da tempo dai Paesi in via di sviluppo, tra cui i piccoli stati insulari, i Paesi meno sviluppati e le nazioni africane. Per il presidente della Cop29, Mukhtar Babayev, “con questa svolta il Baku Finance Goal trasformerà miliardi in trilioni nel prossimo decennio. Abbiamo garantito una triplicazione dell’obiettivo fondamentale di finanziamento del clima per i Paesi in via di sviluppo ogni anno. Rappresenta il miglior accordo possibile che potessimo raggiungere e abbiamo spinto i Paesi donatori il più lontano possibile”. Da parte dei Paesi in via di sviluppo, comunque, i commenti non sono stati del tutto favorevoli. “Non è abbastanza ambizioso”, ha lamentato Sunday Evans Njewa del Malawi, a nome del gruppo dei Paesi meno sviluppati (PMS). “Questo obiettivo non è quello che speravamo di ottenere dopo anni di discussioni”, ha aggiunto. “L’importo proposto è pietosamente basso, è ridicolo”, ha denunciato il delegato indiano Chandni Raina, criticando la presidenza azera della Cop29.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Cop29-

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A Las Vegas vince Russell, Verstappen conquista il quarto titolo

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LAS VEGAS (USA) (ITALPRESS) – Fuochi d’artificio sul weekend di
Las Vegas, con George Russell che sulla sua Mercedes vince la gara statunitense davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton e alla Ferrari di Carlos Sainz, ma è soprattutto la notte di Max
Verstappen. Il pilota olandese è infatti campione del mondo grazie al quinto posto che, in virtù del distacco in classifica di sessantatre punti rispetto a Lando Norris, gli consente di
chiudere aritmeticamente la pratica per il suo quarto titolo
piloti consecutivo. Quarto posto, invece, per Charles Leclerc, che nonostante un’ottima partenza nella quale era riuscito addirittura ad avvicinare il poleman Russell, ha poi perso presto l’aderenza dei suoi pneumatici, costretto così a gestire maggiormente la sua corsa. Punti comunque importanti per la Rossa in ragione del campionato costruttori, con le rivali della McLaren che terminano in sesta e settima posizione rispettivamente con Norris e Oscar Piastri, mentre chiudono la top ten la Haas di Nico Hulkenberg, la Racing Bulls di Yuki Tsunoda e l’altra Red Bull di Sergio Perez.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Agenzia delle Entrate: in arrivo 3 milioni di lettere per verifiche su omissioni e irregolarità fiscali

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L’Agenzia delle Entrate invierà a circa tre milioni di contribuenti comunicazioni relative a discrepanze riscontrate nei redditi e nelle tasse dichiarate. Le lettere, che saranno recapitate nelle case o nelle caselle di posta elettronica certificata, sono avvisi preliminari che indicano omissioni o incongruenze sui dati fiscali, invitando i destinatari a verificare la propria posizione.

Le comunicazioni riguardano principalmente irregolarità comuni, come la mancata dichiarazione delle partite IVA o anomalie nei cosiddetti Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), un sistema che valuta la congruità della dichiarazione fiscale. Questi avvisi di compliance non costituiscono accertamenti fiscali veri e propri, ma rappresentano una prima fase nella quale i contribuenti hanno la possibilità di correggere eventuali errori prima di incorrere in sanzioni più gravi.

Se si riceve una lettera di compliance, l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità di regolarizzare la propria posizione tramite il “ravvedimento operoso”. In questo caso, il contribuente dovrà inviare una dichiarazione integrativa, correggendo le informazioni contestate e pagando le imposte dovute, insieme agli interessi calcolati dal giorno in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato. Le sanzioni per le irregolarità verranno applicate in misura ridotta, ma dovranno comunque essere saldate attraverso il modello F24, senza possibilità di rateizzazione.

Questa misura consente ai contribuenti di sanare le proprie posizioni fiscali in modo relativamente semplice, evitando accertamenti e le sanzioni più severe.

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