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Forum turismo Unicredit, Italia seconda in Ue per presenze straniere

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia è il secondo paese nell’UE per presenze straniere e il terzo per presenze turistiche complessive. Un buon piazzamento che però nasconde un trend di tendenziale debolezza della domanda domestica, compensata dalla domanda estera. Quest’industria, se fatta in modo inclusivo, può diventare un motore di crescita economica per le comunità locali, generando nuove opportunità di lavoro e stimolando l’export anche in aree interne. E’ quanto emerge dal forum “UniCredit – Build your Destination”, l’incontro dedicato alla filiera del turismo che si è svolto oggi a Roma, al Palazzo della Cancelleria.
L’impatto diretto del settore turistico è stimato per l’Istat al 6,2% del valore aggiunto dell’economia, ma il peso totale (tra diretto, indiretto e indotto) raddoppia questo valore, con dati che, per il 2023, oscillano tra il 10 e il 14% del PIL. “Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana e genera un impatto significativo sul PIL nazionale. E’ fondamentale continuare a investire nella filiera, attraverso lo sviluppo di strategie volte a favorire una crescita sostenibile dei territori e delle comunità locali. In quest’ottica, la collaborazione sinergica fra imprese, stakeholder e istituzioni pubbliche e private assume rilevanza cruciale per incrementare l’attrattività del nostro Paese”, ha spiegato Annalisa Areni, Responsabile Client Strategies UniCredit. “UniCredit è fortemente impegnata a sostenere le aziende del comparto grazie a soluzioni e iniziative dedicate, come dimostrano le due edizioni del programma Made4Italy e il piano UniCredit per l’Italia”.
Dall’Industry Book sulla Filiera del Turismo UniCredit, presentato da Sonia Taraschi, Advisory Board & Territorial Plans UniCredit, è emerso come la domanda turistica nei decenni abbia evidenziato un trend in continua crescita. L’unico vero shock è stato il covid-19 da cui i flussi internazionali si sono a oggi ripresi, con dinamiche diverse tra le aree mondiali. Guardando all’impatto diretto e ai settori che compongono la filiera, UniCredit ha costruito un modello con Prometeia basato sui bilanci di 79.000 imprese di capitale senza vincoli dimensionali, per capire come il settore si è mosso prima, durante e dopo il covid e quali sono le attese per il 2024-2026. Dall’analisi emerge come la dinamica della produzione delle imprese turistiche nel periodo pre-covid, al netto delle dinamiche inflazionistiche, abbia mostrato un andamento decisamente più vivace rispetto sia all’economia italiana nel suo complesso. Pur fortemente colpita in fase covid, la filiera turistica ha mostrato una ripresa veloce, riportandosi su livelli superiori a quelli che caratterizzavano il periodo pre pandemico. Le previsioni del modello delineano una prosecuzione della fase di crescita dell’industria turistica nei prossimi anni, a ritmi che, pur fisiologicamente meno vivaci rispetto al post covid, si mantengono superiori rispetto al totale dell’economia, confermando l’importanza del comparto per il sistema produttivo italiano. Nel periodo 2024-2026, il complesso delle imprese di capitale attive nella filiera turistica è atteso registrare aumenti del fatturato al netto dell’inflazione superiori al 3% medio annuo, con tutti i comparti in crescita più vivace rispetto al totale dell’economia.
Maria Elena Rossi, Direttore Marketing e Promozione Global Enit, ha illustrato poi gli ultimi dati sul settore, secondo cui “nel periodo gennaio-agosto 2024, l’Italia registra 38,5 miliardi di euro in entrata dal turismo internazionale e 23 miliardi di consumi degli italiani all’estero, per un saldo positivo della bilancia turistica pari a 15,5 miliardi di euro”. Il report Enit ha messo in evidenza alcuni temi, tra cui il gap di competenze, i nuovi trend del turismo ESG sensitive e i grandi eventi come il Giubileo, che hanno ispirato il dibattito della tavola rotonda moderata dalla giornalista Janina Landau. Secondo Marina Lalli, presidente di Federturismo, “è cambiato il modo di viaggiare e, di conseguenza, deve cambiare anche il modo di promuoversi da parte dei territori. In Italia siamo in grado di proporre viaggi ed esperienze varie, ma possiamo fare meglio”, soprattutto per gestire i flussi turistici. Per Walter Pecoraro, presidente di Federalberghi Lazio, “il Giubileo porterà flussi di turismo” non solo a Roma, ma in tutta Italia, “anche negli anni a seguire. Speriamo che questi eventi abbiano un risvolto positivo, cerchiamo di lavorare per far sì che le istituzioni siano sensibili alle problematiche che ci evidenziano i clienti”.
Marco Brogna, presidente ITS Turismo Academy Lazio, ha sottolineato l’importanza della formazione. “Il turismo cambia con rapidità estrema, bisogna offrire nuove professioni necessarie all’imprenditorialità turistica: la qualità del prodotto turistico la fa chi ci lavora, serve altissima qualità e professionalità”. Anche Giampaolo Letta, presidente ADB Centro UniCredit, ha evidenziato che la formazione è tra i temi centrali. “Parlando di promozione turistica, un elemento che ha un’enorme valenza è proprio la formazione: trovare persone accoglienti è il primo fattore di promozione di un territorio” per “ottenere un effetto moltiplicatore”. Anche il settore audiovisivo, con il cinema e le serie TV, “è un fortissimo strumento di promozione turistica, soprattutto per destinazioni che non sono molto conosciute”. Onorio Rebecchini, presidente Convention Bureau Roma e Lazio, ha evidenziato l’importanza del settore dei meeting e dei grandi eventi congressuali nel rilanciare alcune destinazioni. “L’Italia è il Paese leader in questo segmento di mercato: le sinergie con le pubbliche amministrazioni e il supporto degli operatori economici come Unicredit sono fondamentali”. Così come, ha aggiunto Luisella Altare, Responsabile Corporate Italy di UniCredit, sono fondamentali “la vicinanza, la comprensione, l’ascolto e le competenze, anche all’interno della banca”. Ad esempio, “il turismo esperienziale sta avendo un grandissimo sviluppo, soprattutto nei piccoli borghi” e “ci sta restituendo una grande opportunità di investire in maniera diversa”, ha spiegato. “UniCredit è orgogliosa di aver ospitato a Roma il forum sul turismo, occasione importante per riflettere sulle prospettive di sviluppo della filiera. Il turismo è un settore trainante dell’economia di questo territorio, e l’imminente Giubileo del 2025 potrà offrire un’ulteriore spinta propulsiva al comparto”, ha concluso Roberto Fiorini, Regional Manager Region Centro Italia UniCredit. “Accompagniamo le imprese nel superare le sfide legate alle transizioni ecologica e digitale, creando opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio e le comunità”.
-foto ufficio stampa Unicredit-
(ITALPRESS).

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Meloni “Mediterraneo sempre più globale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Come paese al centro del Mediterraneo l’Italia sa di avere una grande responsabilità: questo governo ha dimostrato di voler fare la sua parte nelle dinamiche globali, in particolare per quanto riguarda le opportunità legate allo sviluppo delle interconnessioni economiche”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la decima edizione dei Rome Med Dialogues.
“Penso ad esempio allo sviluppo di Imec, che punta a collegare l’Europa con l’India – prosegue Meloni – Connettere le città portuali del Medio Oriente e del nostro continente, inserendo nella mappa anche l’Italia con Trieste, ci consentirebbe di liberare un potenziale enorme per la nostra economia e il nostro commercio. Concepire il Mediterraneo come uno spazio globale diventa una straordinaria occasione per tutti anche dal punto di vista energetico: abbiamo già candidato l’Italia a diventare lo snodo principale per collegare i flussi energetici tra Africa ed Europa, le connessioni energetiche sono uno dei pilastri del Piano Mattei con cui puntiamo a diventare la porta europea per gas e idrogeno mediterranei”.
“Vogliamo costruire uno spazio geopolitico sempre più sicuro e stabile in un’ottica di cooperazione paritaria, non predatoria o caritatevole – ha sottolineato Meloni -: la nostra sfida è consentire alle nazioni africane di utilizzare al meglio le risorse di cui dispongono e vivere con governi stabili e società prospere”.
“Finora il diritto a non dover emigrare non è stato garantito – ha continuato -. Bisogna dare modo a queste persone di avere un futuro di dignità, crescita, lavoro e opportunità: la vera solidarietà e il vero rispetto si ottengono solo così ed è quello cui lavoriamo dal nostro insediamento. Stiamo cercando di europeizzare il Piano Mattei per creare sinergie tra strumenti diversi che operano con lo stesso obiettivo: su nostro impulso Von der Leyen ha deciso di introdurre nella nuova Commissione europea un portafoglio dedicato al Mediterraneo e di lavorare sulla scrittura di un piano per il Mediterraneo, iniziativa cui guardiamo con grande attenzione e verso cui siamo pronti a fornire piena collaborazione. Questo scenario dimostra un cambio di postura verso il fianco sud da parte dell’Europa negli ultimi anni e ciò si deve all’impulso italiano: tale cambio di postura si vede particolarmente nel modo di governare i flussi migratori, come attesta il sostegno ai memorandum con Tunisia ed Egitto. L’impegno è da un lato creare sviluppo, dall’altro combattere le reti di trafficanti: è un percorso che va consolidato per contrastare con incisività sempre maggiore l’immigrazione illegale”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Mattarella “L’Europa è il nostro futuro, sia forte e unita”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa è lo spazio del nostro futuro. Senza un’Europa forte e unita i cittadini europei rischiano di diventare semplici comprimari, se non addirittura subalterni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’assemblea di Confartigianato. “Ma l’Europa non si esaurisce, naturalmente, nei suoi vertici governativi e istituzionali. L’Europa è costituita anche dalla sua articolazione sociale, professionale, associativa, dalla pluralità delle sue comunità, dalla molteplicità del suo lavoro, dell’intelligenza, del sapere, della creatività degli europei. L’Europa è anche quella delle nostre forze sociali. Anche quella degli artigiani”, aggiunge.
“Le difficoltà del presente occupano gran parte delle nostre attenzioni, e delle nostre preoccupazioni. Ci sono ragioni robuste, a partire dalle guerre che si sono ripresentate nel nostro Continente e nel nostro Mediterraneo e dai loro effetti inevitabilmente drammatici. Ci sono sfide che riguardano le scelte concrete e auspico che il confronto tra istituzioni e parti sociali, tra i vari livelli delle istituzioni e i corpi intermedi, sia sempre aperto e costruttivo – ha sottolineato il presidente -. Così come il dialogo da parte vostra con le organizzazioni sindacali. Il confronto tra imprese e organizzazioni dei lavoratori è essenziale per rendere fertile il terreno e costruire un benessere più condiviso”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Aon, il 97% delle aziende italiane punta al benessere dei dipendenti

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MILANO (ITALPRESS) – Per il 97 per cento delle aziende italiane è importante garantire il benessere dei propri dipendenti e considerano il wellbeing una delle priorità globali per i prossimi cinque anni. Un ambiente di lavoro sereno, con colleghi fortemente ingaggiati è la forza di un’azienda. Il benessere dei dipendenti è una leva che influenza direttamente l’incremento delle performance aziendali. Questi alcuni dei temi chiave del quarto H&B Benefits and Trends Report Italia 2024, elaborato dalla divisione Health&Benefits di Aon Italia, che rileva le politiche aziendali e i trend in ambito benefit e people management. Lo studio, realizzato in collaborazione con l’Università di Pavia interrogando 5 mila aziende tra PMI e multinazionali, ha l’obiettivo di analizzare, capire e migliorare il mondo del wellbeing in Italia direttamente attraverso la testimonianza del tessuto imprenditoriale italiano.
Dallo studio emerge come nel 2024 il 76 per cento delle aziende italiane ha implementato una strategia di benessere attiva, sottolineando l’importanza di politiche strutturate.
Il report analizza anche l’evoluzione e l’importanza dei flexible benefits, del mondo assicurativo e del ritorno sugli investimenti legati alle iniziative di wellbeing: ambiti considerati centrali per il miglioramento del welfare aziendale e che costituiscono una base per affrontare le sfide future.
Dallo studio emerge come il 70 per cento delle aziende intervistate ha un piano di Flexible Benefits attivo e che polizze come quella Rimborso Spese Mediche, integrative a quelli che sono gli accordi di categoria, sono implementate dal 73 per cento delle aziende.
“Lo studio – dichiara Andrea Canonico, Deputy Head della divisione Health&Benefits e Chief Development Director Health&Benefits di Aon – è una fotografia data-driven aggiornata sul livello di benessere aziendale delle imprese del nostro Paese nel 2024. I dati raccolti approfondiscono le top priority del mondo HR in ambito wellbeing: dall’ascolto delle esigenze delle popolazioni aziendali alla costruzione di strategie personalizzate, dall’ottimizzazione dei costi alla comunicazione efficace dei benefits a disposizione del personale. Il report analizza anche la correlazione tra iniziative di benessere e variabili concrete come assenteismo, turnover ed engagement. L’analisi è arricchita da un focus sulle principali sfide che affrontano e affronteranno le aziende nel futuro come la convivenza multigenerazionale e l’attenzione agli obiettivi ESG”.
Oltre all’implementazione dei piani di wellbeing, lo studio accende i riflettori su come le aziende comprendano e rispondano ai bisogni del personale attraverso una comunicazione efficace, evidenziando come il 70 per cento delle aziende non disponga di un budget per comunicare le iniziative di wellbeing.
“La trasmissione delle iniziative di wellbeing all’interno dell’azienda – spiega Claudio Giambelli, Deputy Head della divisione Health&Benefits e Head of Employee Benefits di Aon – rappresenta un aspetto cruciale per il successo delle strategie adottate, e Aon supporta questo processo con un approccio end-to-end, che va dall’ascolto strategico alla comunicazione delle politiche di benessere”.

– foto ufficio stampa Aon –
(ITALPRESS).

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