Attualità
Finisce in pareggio lo scontro salvezza Venezia-Empoli
VENEZIA (ITALPRESS) – Comincia con un pareggio il 2025 di Venezia ed Empoli, che nella gara d’apertura del nuovo anno non vanno oltre l’1-1 al Penzo, con un punto per parte che fa bene ad entrambe nel bilancio complessivo delle zone basse della classifica. I gol arrivano tutti nel primo tempo, siglati da Pohjanpalo – con la collaborazione di Vazquez – ed Esposito.
Bastano infatti cinque minuti al Venezia per sbloccare il parziale, con l’attaccante finlandese che pressa bene il portiere rivale e lo induce al rinvio sbagliato che sbatte sul corpo dello stesso Pohjanpalo e termina in rete. Colpo a freddo subito dall’Empoli, che però reagisce con tanta presenza nella trequarti veneta e con un paio di iniziative interessanti guidate da Esposito. E’ infatti al 32′ che il numero 99 biancoblù troverà il gol del pari: pallone lavorato bene da Colombo, che attaccato da tre avversari riesce a gestire il possesso in area di rigore e servire Esposito che deve solo ribadire in rete. Gara divertente ed Empoli che poco più tardi andrà vicino al sorpasso, con la conclusione dalla distanza di Anjorin che, complice una deviazione, impegna non poco Stankovic nell’intervento in tuffo. Nella ripresa torna a crescere il Venezia, dopo la parte finale del primo tempo passata più in affanno in seguito al momentaneo vantaggio iniziale. Un’altra chance pericolosa ce l’avrà però la squadra di D’Aversa, con il servizio in verticale di Anjorin per Colombo, che davanti a Stankovic non angola quanto basta il tiro disinnescato infatti dal portiere serbo. Squadre complessivamente stanche e ritmo che cala col passare dei minuti, avvicinando la sfida alla sua conclusione e a un pari conforme a quanto visto nel corso dei novanta minuti. Torna dunque a fare punti la compagine toscana, a secco già da tre partite, mentre resta penultimo – anche se ora alla pari col Cagliari – il Venezia, al quarto risultato utile nelle ultime cinque gare.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Attualità
Google paga 100 milioni di dollari canadesi ai media per i contenuti
Google ha versato 100 milioni di dollari canadesi (circa 69 milioni di dollari statunitensi) alle agenzie di stampa per utilizzare i loro contenuti, nell’ambito di un accordo storico con il governo canadese. La misura è stata adottata in risposta all’Online News Act, approvato dal Canada nel 2023, che obbliga le grandi piattaforme tecnologiche a compensare gli editori per le perdite di entrate pubblicitarie.
Il fondo è stato trasferito al Canadian Journalism Collective, un’organizzazione no-profit incaricata di distribuire il denaro tra le testate giornalistiche. L’accordo segue il modello introdotto da paesi come l’Australia e alcune nazioni europee, che hanno adottato politiche simili per sostenere i media tradizionali, in difficoltà a causa del monopolio delle entrate pubblicitarie da parte di colossi tecnologici come Google e Meta, che insieme controllano circa l’80% del mercato in Canada.
Paul Deegan, presidente di News Media Canada, ha definito l’intesa “di gran lunga superiore” rispetto agli accordi raggiunti in altre giurisdizioni. Ha sottolineato che il finanziamento rappresenta una spinta cruciale per le redazioni canadesi, permettendo loro di migliorare la qualità della copertura giornalistica delle istituzioni democratiche. Deegan ha anche evidenziato come Google tragga significativi benefici dai contenuti verificati e basati sui fatti prodotti dai giornalisti.
Questa iniziativa rappresenta un passo avanti per sostenere l’ecosistema mediatico e rafforzare il giornalismo di qualità, contribuendo al contempo a riequilibrare il rapporto tra le piattaforme tecnologiche e i produttori di contenuti.
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Attualità
Visita a sorpresa di Mattarella a Caivano per sostenere la comunità e Don Patriciello
In una mossa inaspettata, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha fatto visita alla parrocchia di San Paolo Apostolo al parco Verde di Caivano, suscitando sorpresa e apprezzamento tra i fedeli. Accolto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, e da Don Maurizio Patriciello, Mattarella ha partecipato alla messa, prendendo posto in seconda fila.
Durante la cerimonia, il Presidente ha espresso i suoi auguri per il nuovo anno alla comunità, focalizzandosi in particolare sui giovani, a cui ha rivolto un messaggio di speranza e di futuro. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per un domani migliore, ricco di opportunità e di benessere, non solo economico ma anche culturale e professionale. Questo momento ha rappresentato un forte segnale di vicinanza alle persone di Caivano, una comunità che negli anni ha affrontato diverse sfide, tra cui tensioni sociali e problemi legati alla criminalità.
Il sostegno del Capo dello Stato a Don Patriciello è stato particolarmente significativo, dato il recente contesto di tensioni seguite allo sgombero di 36 famiglie da alloggi occupati abusivamente. La visita di Mattarella è stata interpretata come un gesto di solidarietà verso il sacerdote e la sua missione di rinascita civile del territorio, iniziata nell’agosto 2023.
La Premier Giorgia Meloni, rientrata da un viaggio negli USA, ha commentato positivamente la visita del Presidente, sottolineando come essa rappresenti un segno tangibile del sostegno dello Stato alla comunità e agli sforzi di riqualificazione in corso, in particolare nei confronti degli alloggi popolari recentemente liberati da elementi criminali.
Anche il prefetto di Napoli ha rimarcato l’importanza della presenza statale come simbolo di legalità e comunità. Don Patriciello ha espresso un sentimento di rinnovata fiducia nello Stato, percependolo ora come una presenza vicina e non distante.
Prima della sua visita a Caivano, Mattarella aveva anche incontrato il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, a Villa Rosebery, discutendo temi quali la rigenerazione di Scampia e altre periferie napoletane, oltre alla pianificazione di eventi per il 2500° anniversario della fondazione di Napoli nel 2025.
Questa visita del Presidente a Caivano rimarca il suo impegno e quello del governo per affrontare le questioni sociali ed economiche delle città italiane, promuovendo dialogo e collaborazione istituzionale come chiavi per il progresso sociale ed urbano.
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Attualità
Sfide legislative attendono il Parlamento italiano nel 2025
Dopo l’approvazione della legge di bilancio, che ha chiuso l’agenda del 2024, il governo italiano si appresta a un nuovo anno legislativo ricco di sfide. La pausa natalizia terminerà il 7 gennaio, e già dal 20 gennaio il Parlamento sarà impegnato con la decisione della Corte costituzionale riguardo al referendum abrogativo del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Questa scadenza richiede un impegno immediato per trovare un accordo con le opposizioni.
Una delle prime questioni all’ordine del giorno è l’elezione di quattro giudici costituzionali, necessaria per evitare il rischio di bloccare la Corte, attualmente al minimo dei membri richiesti per deliberare. La ricerca del consenso è complicata dall’assenza di un accordo sul pacchetto di candidature e dall’ingorgo legislativo causato da numerosi decreti in attesa di approvazione.
Tra questi, il decreto “Milleproroghe”, il “Caivano bis”, un nuovo decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e uno riguardante le armi all’Ucraina, quest’ultimo particolarmente divisivo sia tra le opposizioni che all’interno della maggioranza, con la Lega che esplora opzioni per aggiungere restrizioni all’invio di armamenti.
Il 8 gennaio si terrà un voto critico sulla riforma della giustizia, specificatamente sulla separazione delle carriere dei magistrati, seguito dalla battaglia sugli emendamenti proposti dalle opposizioni. Il governo spera di approvare definitivamente la riforma entro il mese per passarla anche al Senato prima della pausa estiva.
Il governo prevede anche di riesaminare la riforma del premierato, con possibili chiarimenti da parte del Premier Meloni il 9 gennaio. La riforma richiede una nuova legge elettorale, ma la situazione rimane incerta.
Inoltre, è in discussione una proposta di legge sulla Corte dei Conti, con l’obiettivo di accelerare l’uso dei fondi del Pnrr, ma che ha suscitato critiche dai magistrati contabili stessi.
Infine, persiste lo stallo sulla nomina del presidente della Rai, con le opposizioni che si sono rifiutate di supportare la candidatura proposta dal centrodestra, portando quest’ultimo a disertare le ultime riunioni della commissione di Vigilanza.
Il 2025 si preannuncia quindi un anno di intense attività legislative e negoziazioni politiche, con il governo che affronta questioni cruciali per il futuro politico e amministrativo del paese.
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