Attualità
Finale Supercoppa, Inzaghi “Il derby è una partita speciale”
RIAD (ARABIA SAUDITA) – Che l’Inter per il Milan fosse diventata un’ossessione era abbastanza chiaro, con i sei derby persi consecutivamente. Una catena che i rossoneri hanno spezzato a settembre, vincendo a sorpresa una gara nella quale erano i nerazzurri i grandi favoriti. Un pò come domani nella finale di Supercoppa, motivo in più perchè Inzaghi predichi attenzione massima: “Il derby è una partita particolare, emozionante, ci sarà il primo trofeo in palio – ha detto in conferenza alla vigilia -. Il derby ci ricorda partite meravigliose come quella del 22 aprile (quando l’Inter, vincendo, conquistò scudetto e seconda stella, ndr), la finale di Supercoppa e le semifinali di Champions, ma anche l’ultima dove abbiamo meritato di perdere. Cercheremo di non rifare quegli errori: hanno cambiato allenatore, ma i giocatori sono quelli e hanno qualità”. Proprio il cambio sulla panchina del Milan rappresenta la novità principale della sfida, ma allo stesso tempo il rischio peggiore per l’Inter, che sa di trovarsi di fronte una squadra senza nulla da perdere e caricata dal successo sulla Juventus.
“C’è stata solo una partita da analizzare, ma conosciamo i principi di Conceicao: gioca in verticale, dà grande organizzazione e non molla mai – ha spiegato Inzaghi -. La Juve in semifinale aveva in mano la partita, poi il Milan ha fatto un grande secondo tempo e ha meritato la qualificazione. Per noi vincere sarebbe importantissimo, sarebbe la quarta di fila. Poi negli ultimi anni ha più valore perchè prima c’era una partita sola, ma ora vincere con partite ravvicinate dà più soddisfazione”. Inzaghi ritroverà Conceicao, con il nastro dei ricordi che torna al 14 marzo 2023. Porto-Inter, ottavi di finale di Champions: con la gara inchiodata sullo 0-0, ai portoghesi serviva un gol per andare ai supplementari, ma i padroni di casa nel recupero colpirono due legni in due minuti e finì così. Inzaghi andò verso Conceicao per stringergli la mano, ma l’altro, furibondo, tirò dritto negli spogliatoi: “Ma no, non è successo niente – ha minimizzato Inzaghi -, c’era in palio un ottavo sentito. Siamo stati tanti anni assieme: è stato un compagno, abbiamo vinto tanto insieme e abbiamo avuto un grande maestro come Eriksson che ha condizionato l’indirizzo verso questa professione di tanti giocatori diventati allenatori”.
Per portare a casa la quarta Supercoppa consecutiva serviranno i gol di Lautaro, mai così spento e lontano dalla migliore condizione come adesso. In semifinale contro l’Atalanta ha sbagliato numerose occasioni (“Sono stato attaccante e so cosa vuol dire non fare gol, ma lo vedo tranquillo e lavora bene – lo ha difeso Inzaghi -. Sta giocando bene anche se non riesce a segnare. E’ un grande capitano e sta gestendo nel migliore dei modi la fascia che ha ereditato”), e senza Thuram (“Non prenderemo rischi”, ha detto Inzaghi) è a lui che l’Inter affiderà il peso dell’attacco, anche se il capitano interista cerca di non farne un’ossessione.
“All’inizio della stagione ero in difficoltà perchè ho riposato poco e non ho fatto la preparazione come volevo. Ho vissuto momenti così, ma secondo me questo è il peggiore – ha ammesso l’argentino -. Ma sento che sto tornando in forma, sono tranquillo anche se il gol non arriva: ci sono altri compagni che stanno segnando. L’Inter deve vincere e l’unica cosa che conta è questa. Mi fa molto piacere che i compagni vogliano farmi segnare perchè riconoscono anche il lavoro che uno fa per la squadra”. In palio c’è una coppa che l’Inter vuole fare sua, approfittando della sfida con il Milan anche per rifarsi del derby perso a settembre: “Mi stimola tanto perchè è una finale – ha detto Lautaro -, perchè è un derby e sappiamo quanto è importante. E’ il primo trofeo, il primo obiettivo dell’anno. Il Milan è l’unica squadra che ci ha battuto in campionato, per noi sarà una bella sfida: la prepareremo per portare il trofeo a casa. Se mi ha sorpreso la vittoria del Milan con la Juve? Abbiamo visto la partita in albergo: ci sono cose simili che facevano con Fonseca, forse perchè hanno avuto poco tempo per prepararla. La Juve stava vincendo, ma se non la chiudi un episodio cambia tutto. Dobbiamo prepararci con la testa, i dettagli fanno la differenza”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Attualità
Palermo ricorda Piersanti Mattarella, 45 anni dopo la verità è più vicina
Quarantacinque anni fa il dramma dell’uccisione del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, in via Libertà, a Palermo: oggi forse per la prima volta da quel momento il ricordo, la memoria hanno probabilmente un sapore diverso. I mandanti sono stati condannati, i killer – da pochi giorni – sono nel registro degli indagati. Nello specifico Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese. “Va fatto un plauso a chi sta continuando le indagini, a chi continua a cercare la verità giudiziaria oltre che quella storica perché rimane un punto nero della nostra democrazia, del nostro sistema istituzionale, il fatto che dopo 45 anni non si sia fino in fondo accertata tutta la verità giudiziaria e storica”, ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione antimafia all’Ars, a margine della commemorazione.
“Se questa giornata ha un sapore diverso visto che sono stati indovinati i presunti killer? Beh, ogni giornata in Sicilia è un giorno di memoria e la memoria non serve solo a ricordare chi non c’è più ma serve a ricordare a chi c’è che bisogna continuare questa battaglia perché è una battaglia che riguarda la nostra qualità della democrazia. Mi pare che ci sia consapevolezza che il lavoro di ricerca della verità che va davanti è un fatto importante, che alcuni cassetti si siano riaperti per cercare di capire e individuare coloro che sono stati gli esecutori, ma anche tutto il contesto di quell’omicidio”, ha aggiunto Cracolici. Un appuntamento a cui non è mancato Leoluca Orlando: “Manca la verità giudiziaria completa, ci resta la verità storica. La verità storica è che un leader come Piersanti Mattarella, dalle carte in regola, in una regione in mano alle clientele e al malaffare doveva essere eliminato, ma non soltanto dai mafiosi, ma da personaggi politici come Andreotti, come Ciancimino, come Lima, senza i quali non si sarebbe potuto uccidere”.
“È bello arrivare a questo giorno con qualche consapevolezza in più – ha spiegato il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani -. Vedremo poi se questa consapevolezza assorgerà poi valori di certezza giudiziarie. Ma la cosa che credo debba confortare tutti è il grande lavoro che è stato fatto e continua ad essere fatto dopo tanti anni dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. È un bellissimo segnale fare luce su questo gravissimo fatto di sangue che è un fatto di sangue tanto più efferato e tanto più importante perché non ha segnato solamente tragicamente la storia della Sicilia ma direi la storia del nostro paese in anni peraltro particolarmente bui. Speriamo che questo fascio di luce che ci dà speranza sia anche un bel segnale per il prosieguo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giampiero Cannella, vicesindaco di Palermo: “La memoria è importante perché l’omicidio Mattarella è stato certamente uno di quegli omicidi che non ha avuto un rilievo soltanto locale ma un rilievo nazionale e ha segnato un momento drammatico per il nostro paese, non soltanto per la nostra regione. Oggi ha un sapore particolare perché finalmente emergono i volti e i nomi dei veri responsabili di quell’omicidio. Ovviamente, occorrerà chiarire i contorni di ciò che accadde però certamente è un passo avanti decisivo in direzione della verità”.
“Accogliamo con speranza e fiducia la nuova indagine avviata dalla Procura di Palermo per fare finalmente piena luce sugli esecutori materiali del suo barbaro assassinio – ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che ha delegato l’assessore Scarpinato per rappresentare il governo regionale durante la cerimonia di commemorazione di stamattina in via Libertà -. È un passo necessario per restituire verità e giustizia, non solo alla memoria di Mattarella e ai suoi familiari, ma a tutti i siciliani che credono in un futuro di legalità e progresso. Nel suo ricordo ribadiamo con forza il nostro impegno per costruire una Sicilia migliore, nel solco dei valori che egli ha incarnato”.
“L’auspicio è che i risvolti degli ultimi giorni sulle indagini dell’assassinio di Mattarella, condotte dalla Procura di Palermo, rappresentino un decisivo cambio di passo nella ricerca della verità su questo omicidio di matrice mafiosa – ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla – Quella verità richiesta, in questi anni, a gran voce dalla famiglia Mattarella e da tutti i siciliani onesti”.
– foto ufficio stampa Comune di Palermo –
(ITALPRESS).
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Attualità
Trump “Non escludo l’uso della forza per Panama e Groenlandia”
NEW YORK (ITALPRESS) – “Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, che ha un bellissimo suono”. A parlare è Donald Trump nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti eletto dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Il tycoon ha manifestato la volontà di acquisire la Groenlandia attraverso una guerra commerciale contro la Danimarca e non ha escluso l’uso della forza militare per l’eventuale riconquista del canale di Panama e per l’annessione della Groenlandia.
Ha aggiunto che se la popolazione della Groenlandia “votasse per l’indipendenza o per unirsi agli Stati Uniti, applicherei alla Danimarca dazi molto alti” se non accettasse il risultato.
Trump ha annunciato che cancellerà la decisione del presidente uscente Joe Biden sulle trivellazioni offshore. “Noi trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell’energia andranno giù fino a un livello molto basso”, aggiunge.
Trump ha ammonito che se gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023 non saranno liberati entro il 20 gennaio, giorno del suo ritorno alla Casa Bianca, “scoppierà l’inferno in Medio Oriente”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Mattarella “Garantire servizi adeguati a tutto il Paese”
CATANIA (ITALPRESS)- “Da Militello parte un’esortazione nell’interesse di tutti i comuni del nostro Paese. E’ indispensabile garantire servizi e collegamenti adeguati, per tutti i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Palazzetto dello Sport a Militello Val di Catania, dove ha inaugurato la scuola “Pietro Carrera” dopo i lavori di ristrutturazione. “Da qui parte una condivisione di opinioni che non è soltanto nell’interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro Paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne che avvertono quanto sia essenziale il vincolo nazionale per ciascuno di loro. Quanto sia importante garantire, per il territorio intero, servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, le donne e gli uomini del nostro Paese”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).
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