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Con “Linea Segreta” Antonio Preziosi svela i retroscena Stato-Vaticano

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ROMA (ITALPRESS) – I retroscena tra Stato italiano e Vaticano, una storia lunga oltre 70 anni che parte da Alcide De Gasperi e arriva fino ai giorni nostri con il governo Meloni. E’ il libro “Linea Segreta. I retroscena tra Stato e Vaticano”, scritto da Antonio Preziosi, giornalista, saggista e scrittore, attualmente Direttore del Tg2, presentato a Roma a Palazzo Borromeo alla presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Maria Zuppi. “Mi ha sempre affascinato la passeggiata che va dal Palazzo del Quirinale a San Pietro, la vicinanza che questi due Stati indipendenti e sovrani hanno, due Stati che sono tenuti a comunicare e parlarsi, forse qualche volta anche a scontrarsi. Sono rimasto felice e onorato quando la San Paolo mi ha proposto di scrivere ‘Linea Segretà perchè mi ha dato la possibilità di andare a indagare in 70 anni di storia della Repubblica fatta da queste relazioni. Ho scoperto una miniera inesauribile, oltre ai fatti conosciuti ci sono tantissimi aneddoti che ho sintetizzato nel mio libro che spero sia un contributo a raccontare questi anni di storia repubblicana e di relazioni e rapporti anche con la Santa Sede”, afferma.
Preziosi ricorda uno dei tanti episodi come “l’immagine di Paolo VI a questo funerale senza il feretro di Aldo Moro, in quell’occasione quasi rimproverò Dio per non aver ascoltato la sua preghiera, questa è una immagine molto forte, lui si rivolse anche ai brigatisti per salvare la vita di Moro. Una pagina drammatica che si incastona in un anno incredibile, il 1978, caratterizzato dagli anni di piombo ma anche da tantissimi episodi; in quell’anno, infatti, si dimette il Presidente Leoni, quello è l’anno dei tre Papi, un anno cruciale che raccontiamo nel libro attraverso tanti episodi”.
“Nel libro c’è un rapporto tra Italia e Santa Sede ma c’è anche molta Europa – conclude -. Il racconto arriva fino al G7 di Borgo Egnazia, ma la pagina più bella di un libro è quella che non è stata ancora scritta perchè questa storia continua, è destinata ad andare avanti”.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolinea come “i rapporti tra Stato italiano e Stato Vaticano sono più che positivi suggellati anche da questa presenza di Papa Francesco al G7 su invito della presidenza italiana, un segno di una comune visione sulla questione della pace, l’Italia è e vuole essere sempre di più portatrice di pace nel mondo, su questo c’è una identità di vedute con la posizione della Santa Sede, posizione coerente da Pio XVII a Papa Francesco passando per il discorso di Paolo VI alle Nazioni Unite, con una posizione forte anche a livello europeo. Questo libro, al di là dei racconti interessanti e degli inediti – prosegue -, dimostra quanto sia per noi italiani fondamentale il rapporto con il cristianesimo, un rapporto indissolubile che può essere cambiato, ma la presenza del cristianesimo in Italia è parte del nostro dna e questo libro lo dimostra, perchè su alcune questioni etiche e morali nulla è cambiato, i principi sono sempre gli stessi. E’ un libro che ci fa riflettere e che dimostra l’importanza ancora oggi di un rapporto solido tra questi due Stati, è il nostro popolo che lo vuole”.
Il Cardinale Matteo Zuppi evidenzia come si tratti di un libro che “prende 70 anni di storia e ricostruisce tanti frammenti di un rapporto costante, infatti, se guardiamo ai rapporti tra i Papi e i Presidenti viene fuori un rapporto sempre al di là dell’istituzionale e Pertini è uno degli esempi. Quello tra lo Stato italiano e il Vaticano è un rapporto destinato a continuare. Una collaborazione importante per difendere l’umanesimo italiano ed europeo di cui c’è un bisogno straordinario. Le tragedie che stiamo vivendo, la diffusione del metodo della forza per risolvere i conflitti non può non preoccuparci, se c’è una costante nella collaborazione tra i due Stati è sempre stata quella della pace in una visione universale”, conclude.

– foto Luca Preziosi –
(ITALPRESS).

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Ventotto arresti a Bari per associazione mafiosa, estorsioni e minacce

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BARI (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e la Polizia di Stato della Questura di Bari hanno eseguito ventotto ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari (ufficio esecuzioni penali), nei confronti di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna, per reati commessi, tra il 2015 e il 2020. Le persone interessate dai provvedimenti, appartenenti al “clan Strisciuglio”, operavano nei quartieri Libertà, San Paolo, San Pio (Enziteto), Catino e San Girolamo del capoluogo, nonchè nei Comuni di Palo del Colle, Conversano e Rutigliano.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e, condotte, in diverse fasi, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, attività tecniche, nonchè supportate da diverse dichiarazioni di collaboratori di Giustizia, hanno consentito, già nell’aprile del 2021, di eseguire 99 provvedimenti cautelari.
L’inchiesta, convenzionalmente denominata “Vortice-Maestrale”, ha contestato, documentandole, le diverse attività illecite dal
sodalizio mafioso, evidenziando la sua persistente operatività, le continue ambizioni di espansione e controllo del territorio, nonchè la diffusione capillare sull’intera area metropolitana, nonostante la detenzione degli esponenti apicali che guidavano le diverse articolazioni attive nelle aree urbane e nei Comuni dell’hinterland.
In particolare, è stato accertato come il sodalizio mafioso, grazie alla forza intimidatoria derivante dal vincolo associativo, sia all’interno del gruppo che sul territorio di riferimento, attraverso metodi particolarmente violenti ed efferati, riusciva a imporre ai titolari di alcuni esercizi commerciali del quartiere Libertà l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo, forniti da un’azienda gestita da uno dei membri dell’organizzazione. Quest’ultimo destinava una parte degli introiti alle casse della cosca, ottenendo in cambio il monopolio di fatto nel settore.
Inoltre, è stato provato che il sodalizio mafioso gestiva le fiorenti piazze di spaccio attive nei territori sotto il suo controllo, rifornendole con ingenti quantità di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha anche fatto luce sulle responsabilità penali individuali e sulle motivazioni alla base della violenta rissa avvenuta l’11 gennaio 2016 all’interno del carcere di Bari, che ha coinvolto oltre 41 detenuti appartenenti al circuito di ‘alta sicurezzà. Tra questi, vi erano esponenti apicali del “clan Strisciuglio” e del “clan Misceo”, in conflitto a causa di uno squilibrio negli assetti interni dei due gruppi. Tale alterazione aveva portato all’espansione del “clan Strisciuglio” nel territorio di Palo del Colle, attraverso azioni violente che hanno permesso al gruppo di consolidare il controllo criminale di quell’area.
Le pene inflitte con gli odierni provvedimenti oscillano tra i quattro e i diciannove anni di reclusione, per un totale di 362 anni di carcere.

– Foto: da video Polizia-Carabinieri –
(ITALPRESS).

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JTI Italia è Top Employer per il quindicesimo anno consecutivo

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MILANO (ITALPRESS) – JTI Italia, realtà di riferimento nel mercato del tabacco, si conferma per il 15esimo anno consecutivo tra le aziende Top Employers Italia, ottenendo il prestigioso riconoscimento anche nel 2025. Il premio, assegnato alle aziende che si distinguono per le eccellenti strategie e politiche HR, evidenzia l’attenzione della società verso il benessere e la felicità dei propri dipendenti, da sempre considerati al centro della cultura aziendale di JTI. La certificazione è stata ottenuta anche a livello europeo e globale, sottolineando l’impegno dell’azienda, in Italia e nel resto del mondo, nel garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso per tutte le sue risorse.
JTI Italia, infatti, si legge in una nota, “si distingue da sempre per l’impegno costante nel creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo. L’azienda, ad esempio, pone grande attenzione al tema della gender equality, attuando iniziative come il congedo parentale paritario retribuito al cento per cento per tutti i neogenitori e la messa a punto di svariati programmi mirati all’empowerment femminile. Politiche che hanno portato JTI a ottenere, nel tempo, una piena parità retributiva tra uomini e donne e una percentuale femminile in ruoli dirigenziali di circa il doppio rispetto alla media italiana nel settore del commercio all’ingrosso”.
L’azienda, inoltre, si adopera per fornire ogni forma di sostegno utile al wellbeing delle proprie persone. Esempi concreti includono le iniziative di volontariato aziendale, il servizio di supporto psicologico gratuito e il welfare aziendale.
“Per JTI, mettere al centro le proprie persone è da sempre una priorità ed è per questo motivo che siamo estremamente orgogliosi di essere ancora una volta, e per il quindicesimo anno consecutivo, tra le aziende certificate come Top Employers. Questo riconoscimento rappresenta il frutto di un percorso lungo e articolato, e di una cultura aziendale che nasce e si sviluppa come people oriented. Vedere che i nostri sforzi si traducono in riconoscimenti di tale caratura è quindi un’incredibile soddisfazione per tutti noi, della quale non potremmo essere più fieri – ha commentato Toni Gunn, People & Culture Director di JTI Italia -. Siamo convinti che il successo di un’azienda si fondi anche sulla capacità di garantire il benessere e la soddisfazione delle proprie persone e questa certificazione testimonia e premia il nostro impegno nel valorizzare ogni individuo all’interno dell’organizzazione. Abbiamo dedicato tempo ed energie a implementare politiche concrete capaci di creare un ambiente di lavoro più salubre e trasparente. Sappiamo che il successo aziendale è il risultato diretto del talento e delle capacità delle persone che ne fanno parte, ed è per questo motivo che abbiamo investito risorse per supportare il loro sviluppo personale e professionale”. “Questo riconoscimento – ha aggiunto – rafforza la nostra determinazione a proseguire su questa strada, continuando a costruire un ambiente inclusivo e stimolante per tutti”.
La Certificazione Top Employers è il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare l’ambiente di lavoro e il mondo del lavoro.
La Certificazione Top Employers viene rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey. La Survey ricopre 6 macro aree in ambito HR, esamina e analizza in profondità 20 diversi topic e rispettive Best Practice tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing e molti altri.
David Plink, CEO di Top Employers Institute, ha dichiarato: “Coerenza in un mondo che fa del cambiamento la sua unica costante? Attraverso i progressi tecnologici, i mutamenti economici e l’evoluzione del panorama sociale è di grande ispirazione vedere persone e organizzazioni mettersi alla prova. Quest’anno, il Programma di Certificazione Top Employers mette in risalto la dedizione dei nostri Top Employers, che continuano a definire standard elevati, grazie a strategie e pratiche HR di livello mondiale, promuovendo la crescita e il benessere, migliorando al contempo il mondo del lavoro. E’ con grande orgoglio che celebriamo questi leader e team capaci di mettere le persone al centro: i Top Employers 2025!”.

– foto ufficio stampa JTI Italia –
(ITALPRESS).

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Giustizia, dalla Camera primo via libera alla separazione delle carriere

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula della Camera ha approvato con 174 voti a favore, 92 contrari e 5 astenuti il disegno di legge costituzionale per la separazione delle carriere dei magistrati.
Si tratta del primo dei 4 passaggi parlamentari (due alla Camera e due al Senato) necessari per il via libera definitivo al provvedimento.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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