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Catanzaro | Alzheimer e demenza, inaugurato nuovo centro diurno all’interno del Polo Sanitario Territoriale “Umberto I”

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Sabato 21 settembre, Elena Sodano, presidente dell’associazione Ra.Gi., ha inaugurato con grande emozione un nuovo centro diurno per persone affette da Alzheimer e demenza, situato nel Polo Sanitario Territoriale “Umberto I” a Catanzaro. Questo traguardo, frutto di un impegno lungo 18 anni, rappresenta un importante passo nella creazione di spazi di supporto per le persone fragili.

Il centro, che si inserisce nella rete di servizi dedicati agli anziani denominata Gio.Se. Giovane senescenza, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra diverse associazioni e istituzioni locali, contribuendo a rendere Catanzaro una “Dementia Friendly Community”. L’apertura del servizio coincide con la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, sottolineando l’importanza della cooperazione tra il settore sociale e quello sanitario.

Numerosi rappresentanti della pubblica amministrazione erano presenti, tra cui Antonio De Marco, dirigente del Comune, e Nunzio Belcaro, assessore alle politiche sociali, entrambi entusiasti per la realizzazione di un progetto avviato nel 2018. Il presidente del Consiglio regionale, rappresentato dal segretario Rosario Marziale, ha messo in evidenza la necessità di potenziare il sistema socio-assistenziale in una regione caratterizzata da disuguaglianze e povertà.

Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, ha benedetto lo spazio, celebrando la sua umanità. Il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, ha evidenziato come questo progetto non sia solo un risultato, ma un ulteriore passo dell’associazione Ra.Gi. verso la valorizzazione delle persone, al di là delle loro malattie.

Durante la cerimonia, un momento particolarmente toccante è stato dedicato alla memoria di Leonardo Melito, un funzionario comunale che aveva fortemente sostenuto l’idea di questo centro. La giornata si è conclusa con il lancio di palloncini in ricordo di Melito e di tutte le persone che hanno sofferto a causa dell’Alzheimer, simbolizzando l’impegno dell’associazione nel supportare pazienti e famiglie in un percorso di cura e riscoperta della socialità.

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