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Banca Mediolanum inaugura a Roma l’8° ufficio dei consulenti finanziari

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Si rafforza la presenza di Banca Mediolanum a Roma con l’inaugurazione dell’ottavo ufficio dei consulenti finanziari. La nuova apertura si inserisce nella volontà da parte di Banca Mediolanum di investire ulteriormente nel territorio della Capitale, dove l’istituto opera da sempre. Una presenza concreta che sia di riferimento per i risparmiatori, con l’obiettivo di offrire loro una consulenza finanziaria mirata a valorizzare il risparmio e il patrimonio delle famiglie; un’attenzione analoga è rivolta anche alle eccellenze imprenditoriali della città e della regione alle quali la Banca offre un approccio integrato di servizio, funzionale al loro sviluppo. “Aprire sul territorio è importante perchè siamo convinti che la tecnologia non sostituirà mai la relazione umana – ha detto il direttore generale di Banca Mediolanum, Igor Garzesi -. Il nostro fondatore Ennio Doris ricordava sempre che la nostra missione è quella di essere utili alle famiglie italiane e l’unico modo per farlo è essere vicini ai nostri clienti. Il nostro compito è accompagnarli, aiutarli a prendere le migliori decisioni finanziarie e lo faremo con grande piacere”.

Banca Mediolanum opera nella provincia di Roma con 21 uffici e 414 consulenti finanziari di cui 248 a Roma città in 8 uffici, mentre nella regione Lazio è presente con 30 uffici e 515 consulenti finanziari. “La nostra azienda è presente sul territorio da sempre. L’ultimo ufficio in ordine cronologico, che abbiamo inaugurato in zona Eur, è molto importante per noi perchè viene a servire tutta la comunità di Roma Sud, in modo da essere sempre più vicini ai nostri clienti e dargli un servizio sempre migliore”, ha sottolineato il Regional Manager di Banca Mediolanum, Costante Turchi, sottolineando come “la vicinanza tra clienti e consulenti per noi è fondamentale. Per chiudere il nostro progetto su Roma, nel 2025, apriremo nel cuore della città, ovvero a piazza Cola di Rienzo, dove opereranno oltre 30 nostri consulenti finanziari. Tutto questo è essenziale per dare ai clienti un servizio di qualità”.

Inoltre, dal 2019 la Banca è al fianco della Fondazione Antiusura Salus Populi Romani con il “Prestito di soccorso”, l’iniziativa di responsabilità sociale con cui la Banca rende tangibile e concreta l’inclusione finanziaria in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e rispondendo al 1° obiettivo: lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

– foto: spf/Italpress
Da sinistra: Maria Teresa Di Salvo Presidentessa IX Municipio Roma; Stefano Benedetti manager territoriale; Igor Garzesi direttore Generale Banca Mediolanum; Costante Turchi, Regional Manager della Banca; Padre Agostino Parrocchia Santo Spirito della Ferratella –

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Ancona | La GdF si prepara per la 2° edizione del Trofeo “Legality Run” e la “Fiamme Gialle Marathon Kids”

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Domenica 20 ottobre 2024, Ancona sarà il centro di una grande giornata di sport con la tradizionale gara podistica “La 10K di Ancona”, che attirerà atleti di fama nazionale. Quest’anno l’evento ospiterà anche la seconda edizione del Trofeo “Legality Run” e la “Fiamme Gialle Marathon Kids”, promossi dal Comando Regionale Marche della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Comune di Ancona e altre istituzioni locali.

Il Trofeo “Legality Run” comprenderà una gara di 10 km, aperta a partecipanti competitivi e non, mentre la “Fiamme Gialle Marathon Kids” coinvolgerà i più giovani con una corsa di 5 km dedicata agli studenti delle scuole locali. L’obiettivo è diffondere i valori di legalità, rispetto e solidarietà attraverso lo sport, unendoli ai festeggiamenti per il 250° anniversario della Guardia di Finanza.

Alla manifestazione parteciperanno atleti di spicco del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, come Sveva Fascetti e Matteo Guelfo, insieme a ex campioni italiani come Lucia Morico e Daniele Caimmi, che renderanno l’evento ancora più speciale.

Un’occasione unica per celebrare non solo lo sport, ma anche i valori civili che lo sport stesso può trasmettere.

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Rama “Su migranti non si può replicare accordo come quello con l’Italia”

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“Se si va in questa direzione – ha risposto Rama – secondo me si rischia di sfiorare il ridicolo. Non si tratta di replicare bilateralmente questo progetto con altri Paesi, si tratta di replicare cosa c’è di potenzialmente positivo in questo meccanismo e capire se e come si può allargare su una scala diversa tra l’Unione Europea e i Balcani occidentali che sono circondati dalle frontiere dell’UE ma non sono nella giurisdizione dell’UE”.

Così ìl Primo Ministro dell’Albania, Edi Rama, ospite a ‘Ping pong’ su Radio1 Rai, parlando del’arrivo dei primi migranti dall’Italia e sulla possibilità che sia un modello replicabile anche con altri Paesi europei. “L’Albania – ha chiarito il Primo Ministro albanese – ha fatto questo accordo con l’Italia e lo farebbe sempre, perchè Italia e Albania come io dico sono una ‘coppia di fattò in Europa ma non è che l’Albania può essere il luogo dove tutti si attivano per creare i loro centri. E poi c’è anche una questione geografica, perchè una cosa è portare queste persone dal varco di Lampedusa verso Shèngjin e un conto sarebbe portarli via terra da altri Stati”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Libano, Crosetto “Sì ad aumento contingente Unifil se Israele si ritira”

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Un aumento numerico del contingente Unifil in Libano? “Se può salvare dalla guerra, sì. Adesso ci sono 40 nazioni, circa 10mila persone. Penso ci sarebbe una disponibilità internazionale a un aumento del contingente se in cambio ci fosse la pace e ci fosse, da parte di Israele, il ritiro delle truppe”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a “Cinque Minuti” in onda questa sera su Raiuno.

“Lo dico da un anno e mezzo, da prima che iniziasse questa guerra: le regole di ingaggio non consentivano all’Unifil e ai nostri militari di arrivare a una soluzione che non avrebbe fatto partire la guerra”, ha spiegato Crosetto.
Il cambiamento delle regole di ingaggio “è una richiesta che abbiamo fatto come paese europeo alle Nazioni Unite ed è una richiesta che noi facciamo andare contestualmente al cessate il fuoco da parte israeliana”. Il messaggio che “vogliamo mandare a Israele è: se voi fermate il vostro esercito, l’ONU può anche fare in modo di cambiare l’approccio che ha avuto in quella parte del Libano, in modo tale da arrivare in modo pacifico a quello che state cercando di ottenere attaccando le basi di Hezbollah – ha sottolineato il ministro -. E’ un’alternativa a quello che sta succedendo, ma deve partire da un cambiamento che deve essere fatto in sede Onu e dalla decisione di Israele di fermare l’attacco”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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