Attualità
Banca del Fucino con Feduf nelle scuole medie a Roma e Velletri
ROMA (ITALPRESS) – Banca del Fucino con FEduF, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio di ABI, organizza tre incontri formativi, a Roma e Velletri, diretti ad oltre 150 allievi di tre diverse scuole medie sul tema “Risparmiamo il Paese”.
L’iniziativa rientra nelle attività della Banca del Fucino per il mese dell’educazione finanziaria e rappresenta un importante occasione di dialogo con i giovani sui temi di attualità e per fornire loro una panoramica delle attività bancarie e finanziarie. A questi incontri si accompagna anche una attività sui social della Banca del Fucino, la quale con apposite card tematiche spiega ai più giovani parole chiave dell’economia, come ad esempio “inflazione”.
I temi della finanza, del risparmio, degli investimenti, così come la sostenibilità economica individuale e sociale, affrontati in un’ottica interdisciplinare e trasversale acquisiscono centralità nel percorso formativo con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese.
Qual è l’impatto dei nostri comportamenti sul pianeta, l’economia e la società? Quale la conseguenza delle nostre scelte? Quanto è importante agire subito? Cosa cambia se prestiamo maggiore attenzione ai nostri comportamenti?
Questi sono nello specifico i quesiti che saranno affrontati in aula dai formatori di FeduF insieme ai referenti della Banca del Fucino nell’ambito delle lezioni in programma il 27 e il 28 novembre presso l’IC “Giorgio Franceschi” e “Franco Cesana” di Roma e l’IC “Gino Felci” di Velletri.
I moduli formativi sono stati ideati da FEduF (ABI) e sono integrati nella piattaforma didattica “Investiamo sul futuro”, pensati per lo svolgimento dei lavori in classe nelle scuole secondarie di I e II grado. I moduli toccano gli argomenti alla base dello sviluppo sostenibile, dei quali è fortemente necessario essere consapevoli alla luce delle profonde interazioni tra ambiente, società, economia e istituzioni che impattano la vita quotidiana.
“La società digitale del prossimo futuro sarà caratterizzata da una crescente attenzione su tre concetti: impatto, sostenibilità e consapevolezza – commenta Giovanna Boggio Robutti, DG di FEduF Fondazione per l’Educazione Finanziaria – e sono anche i leit-motiv di una nuova economia, possibile solo se alla transizione tecnologica si accompagnerà un profondo cambiamento culturale, che non può prescindere dalle nozioni base di economia e da un corretto approccio all’educazione finanziaria”.
“E’ un onore per noi poter accompagnare FEduF nelle scuole medie per una attività formativa così importante sulle questioni ambientali e sociali. Le azioni che intraprendiamo oggi sono fondamentali per costruire il futuro di domani, sia nella tutela del pianeta sia nella gestione delle risorse finanziarie. Ci auguriamo di contribuire con queste attività alla formazione delle giovani generazioni per farne dei cittadini consapevoli dell’importanza di una corretta cultura finanziaria, economica e sociale che non può prescindere dagli aspetti ambientali”, ha dichiarato Francesco Maiolini, AD di Banca del Fucino.
-foto ufficio stampa Banca del Fucino –
(ITALPRESS).
Attualità
Meloni “Mediterraneo sempre più globale”
ROMA (ITALPRESS) – “Come paese al centro del Mediterraneo l’Italia sa di avere una grande responsabilità: questo governo ha dimostrato di voler fare la sua parte nelle dinamiche globali, in particolare per quanto riguarda le opportunità legate allo sviluppo delle interconnessioni economiche”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la decima edizione dei Rome Med Dialogues.
“Penso ad esempio allo sviluppo di Imec, che punta a collegare l’Europa con l’India – prosegue Meloni – Connettere le città portuali del Medio Oriente e del nostro continente, inserendo nella mappa anche l’Italia con Trieste, ci consentirebbe di liberare un potenziale enorme per la nostra economia e il nostro commercio. Concepire il Mediterraneo come uno spazio globale diventa una straordinaria occasione per tutti anche dal punto di vista energetico: abbiamo già candidato l’Italia a diventare lo snodo principale per collegare i flussi energetici tra Africa ed Europa, le connessioni energetiche sono uno dei pilastri del Piano Mattei con cui puntiamo a diventare la porta europea per gas e idrogeno mediterranei”.
“Vogliamo costruire uno spazio geopolitico sempre più sicuro e stabile in un’ottica di cooperazione paritaria, non predatoria o caritatevole – ha sottolineato Meloni -: la nostra sfida è consentire alle nazioni africane di utilizzare al meglio le risorse di cui dispongono e vivere con governi stabili e società prospere”.
“Finora il diritto a non dover emigrare non è stato garantito – ha continuato -. Bisogna dare modo a queste persone di avere un futuro di dignità, crescita, lavoro e opportunità: la vera solidarietà e il vero rispetto si ottengono solo così ed è quello cui lavoriamo dal nostro insediamento. Stiamo cercando di europeizzare il Piano Mattei per creare sinergie tra strumenti diversi che operano con lo stesso obiettivo: su nostro impulso Von der Leyen ha deciso di introdurre nella nuova Commissione europea un portafoglio dedicato al Mediterraneo e di lavorare sulla scrittura di un piano per il Mediterraneo, iniziativa cui guardiamo con grande attenzione e verso cui siamo pronti a fornire piena collaborazione. Questo scenario dimostra un cambio di postura verso il fianco sud da parte dell’Europa negli ultimi anni e ciò si deve all’impulso italiano: tale cambio di postura si vede particolarmente nel modo di governare i flussi migratori, come attesta il sostegno ai memorandum con Tunisia ed Egitto. L’impegno è da un lato creare sviluppo, dall’altro combattere le reti di trafficanti: è un percorso che va consolidato per contrastare con incisività sempre maggiore l’immigrazione illegale”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Attualità
Mattarella “L’Europa è il nostro futuro, sia forte e unita”
ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa è lo spazio del nostro futuro. Senza un’Europa forte e unita i cittadini europei rischiano di diventare semplici comprimari, se non addirittura subalterni”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’assemblea di Confartigianato. “Ma l’Europa non si esaurisce, naturalmente, nei suoi vertici governativi e istituzionali. L’Europa è costituita anche dalla sua articolazione sociale, professionale, associativa, dalla pluralità delle sue comunità, dalla molteplicità del suo lavoro, dell’intelligenza, del sapere, della creatività degli europei. L’Europa è anche quella delle nostre forze sociali. Anche quella degli artigiani”, aggiunge.
“Le difficoltà del presente occupano gran parte delle nostre attenzioni, e delle nostre preoccupazioni. Ci sono ragioni robuste, a partire dalle guerre che si sono ripresentate nel nostro Continente e nel nostro Mediterraneo e dai loro effetti inevitabilmente drammatici. Ci sono sfide che riguardano le scelte concrete e auspico che il confronto tra istituzioni e parti sociali, tra i vari livelli delle istituzioni e i corpi intermedi, sia sempre aperto e costruttivo – ha sottolineato il presidente -. Così come il dialogo da parte vostra con le organizzazioni sindacali. Il confronto tra imprese e organizzazioni dei lavoratori è essenziale per rendere fertile il terreno e costruire un benessere più condiviso”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
Attualità
Aon, il 97% delle aziende italiane punta al benessere dei dipendenti
MILANO (ITALPRESS) – Per il 97 per cento delle aziende italiane è importante garantire il benessere dei propri dipendenti e considerano il wellbeing una delle priorità globali per i prossimi cinque anni. Un ambiente di lavoro sereno, con colleghi fortemente ingaggiati è la forza di un’azienda. Il benessere dei dipendenti è una leva che influenza direttamente l’incremento delle performance aziendali. Questi alcuni dei temi chiave del quarto H&B Benefits and Trends Report Italia 2024, elaborato dalla divisione Health&Benefits di Aon Italia, che rileva le politiche aziendali e i trend in ambito benefit e people management. Lo studio, realizzato in collaborazione con l’Università di Pavia interrogando 5 mila aziende tra PMI e multinazionali, ha l’obiettivo di analizzare, capire e migliorare il mondo del wellbeing in Italia direttamente attraverso la testimonianza del tessuto imprenditoriale italiano.
Dallo studio emerge come nel 2024 il 76 per cento delle aziende italiane ha implementato una strategia di benessere attiva, sottolineando l’importanza di politiche strutturate.
Il report analizza anche l’evoluzione e l’importanza dei flexible benefits, del mondo assicurativo e del ritorno sugli investimenti legati alle iniziative di wellbeing: ambiti considerati centrali per il miglioramento del welfare aziendale e che costituiscono una base per affrontare le sfide future.
Dallo studio emerge come il 70 per cento delle aziende intervistate ha un piano di Flexible Benefits attivo e che polizze come quella Rimborso Spese Mediche, integrative a quelli che sono gli accordi di categoria, sono implementate dal 73 per cento delle aziende.
“Lo studio – dichiara Andrea Canonico, Deputy Head della divisione Health&Benefits e Chief Development Director Health&Benefits di Aon – è una fotografia data-driven aggiornata sul livello di benessere aziendale delle imprese del nostro Paese nel 2024. I dati raccolti approfondiscono le top priority del mondo HR in ambito wellbeing: dall’ascolto delle esigenze delle popolazioni aziendali alla costruzione di strategie personalizzate, dall’ottimizzazione dei costi alla comunicazione efficace dei benefits a disposizione del personale. Il report analizza anche la correlazione tra iniziative di benessere e variabili concrete come assenteismo, turnover ed engagement. L’analisi è arricchita da un focus sulle principali sfide che affrontano e affronteranno le aziende nel futuro come la convivenza multigenerazionale e l’attenzione agli obiettivi ESG”.
Oltre all’implementazione dei piani di wellbeing, lo studio accende i riflettori su come le aziende comprendano e rispondano ai bisogni del personale attraverso una comunicazione efficace, evidenziando come il 70 per cento delle aziende non disponga di un budget per comunicare le iniziative di wellbeing.
“La trasmissione delle iniziative di wellbeing all’interno dell’azienda – spiega Claudio Giambelli, Deputy Head della divisione Health&Benefits e Head of Employee Benefits di Aon – rappresenta un aspetto cruciale per il successo delle strategie adottate, e Aon supporta questo processo con un approccio end-to-end, che va dall’ascolto strategico alla comunicazione delle politiche di benessere”.
– foto ufficio stampa Aon –
(ITALPRESS).
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