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Aumenti dei prezzi dei carburanti: analisi degli ultimi rincari

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ADN24

Il mercato dei carburanti registra un nuovo aumento dei prezzi, sia per la benzina che per il gasolio, riflettendo un trend in crescita nei costi dei prodotti raffinati. Le principali compagnie petrolifere hanno aggiornato al rialzo i prezzi consigliati, con incrementi che variano a seconda del tipo di carburante e del servizio scelto.

Tra le compagnie, Eni ha deciso di incrementare di un centesimo al litro il prezzo della benzina e di due centesimi quello del gasolio. Un rialzo simile è stato adottato anche da Ip, mentre Tamoil ha rivisto al rialzo di un centesimo il gasolio. Questi ritocchi riflettono la tendenza generale del mercato, che vede i costi dei carburanti in salita.

Secondo i dati più recenti, i prezzi medi per il self service si attestano a circa 1,76 euro al litro per la benzina e 1,65 euro al litro per il gasolio, con differenze tra le grandi compagnie e le cosiddette pompe bianche, che tendono a offrire tariffe leggermente inferiori. Per chi sceglie il servizio completo, i prezzi superano i 1,90 euro al litro per la benzina e si avvicinano a 1,80 euro per il gasolio.

Altri carburanti, come Gpl e metano, hanno mantenuto in larga parte prezzi stabili, con variazioni marginali. Ad esempio, il Gpl resta attorno ai 0,73 euro al litro, mentre il metano si posiziona mediamente a 1,39 euro al chilogrammo.

La situazione cambia quando si considerano le stazioni di servizio autostradali, dove i prezzi sono generalmente più alti. La benzina self service, ad esempio, raggiunge 1,86 euro al litro, mentre il servizio completo sfiora i 2,13 euro. Il gasolio, invece, si attesta a 1,76 euro al litro in modalità self service e a oltre 2 euro per il servito.

L’aumento dei prezzi dei carburanti pesa sui consumatori e riflette una combinazione di fattori globali e locali, tra cui la crescita dei costi di raffinazione e le dinamiche del mercato internazionale. Per affrontare questi rincari, è sempre più importante monitorare i prezzi presso diverse stazioni di servizio e valutare strategie di risparmio, come il rifornimento presso pompe bianche o in fasce orarie meno congestionate.

Questi movimenti nel mercato dei carburanti rappresentano un ulteriore elemento di attenzione per famiglie e imprese, già messe a dura prova dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita.

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Tajani “Su Netanyahu linea è quella del premier, parleremo con alleati”

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TORINO (ITALPRESS) – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare, anche perchè la condivido. Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte debba svolgere un ruolo giuridico e non politico”.
Così il vicepremier e ministro, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea Anci a Torino, commentando il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu deciso dalla Corte penale internazionale. “Per quanto riguarda le decisioni le prenderemo insieme ai nostri alleati, da lunedì inizia a Fiuggi il G7 esteri, ne parlerò anche con i miei alleati e vedremo cosa si dovrà fare. Questa è la linea scelta dal presidente del Consiglio, la politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri la attua”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Colpita base Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti

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ROMA (ITALPRESS) – Quattro militari italiani sono rimasti leggermente feriti a seguito dell’esplosione di due razzi da 122 millimetri che hanno colpito la base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ospita il contingente italiano e il Comando del settore ovest di Unifil. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, generale di Brigata Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifl permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie. E’ intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”, ha aggiunto il ministro.
Da una prima ricostruzione, due razzi, hanno colpito un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture circostanti. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari.
“Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”, afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinchè le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”, aggiunge.

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Salvini “Arresto Netanyahu? I criminali di guerra sono altri”

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TORINO (ITALPRESS) – “Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se venisse in Italia sarebbe il benvenuto.
I criminali di guerra sono altri, non entro nel merito delle dinamiche internazionali”. Così il vicepremier e ministro, Matteo Salvini, a margine dell’assemblea Anci a Torino, commentando il mandato di arresto internazionale che la Corte penale internazionale ha deciso per il premier israeliano Benjamin Netanyahu per crimini di guerra. “Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni, adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso. Pericoloso – ha aggiunto – perchè Israele non difende solo se stesso, ma difende anche le libertà le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.
(ITALPRESS).
-Foto: xn3/Italpress-

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