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A Divinazione – Expo nasce la rete siciliana dei borghi marinari

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Nasce la Rete siciliana dei borghi marinari. E’ quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto in occasione di “Divinazione – EXPO 24” a Siracusa. Su iniziativa dei Galp dell’isola e del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, i sindaci dei 26 comuni che hanno avuto il riconoscimento di “Borgo Marinaro” o di uno o più dei beni culturali della pesca (Celebrazioni religiose, specifici attrezzi di cattura, ricette etno-gastronomiche, tonnare, area museali), hanno firmato l’intesa per l’avvio operativo della Rete che assumerà il coordinamento unitario delle azioni di valorizzazione territori che ne fanno parte. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo.

“E’ uno strumento importante per valorizzare i borghi marinari – afferma Barbagallo – questa sinergia tra assessorato alla pesca e i comuni più importanti sotto il profilo della presenza dei borghi marinari rappresenta un punto fondamentale per la strategia regionale. I borghi marinari sono anche sede di cultura e di recupero di strumenti che saranno irrimediabilmente persi e che non verranno tramandati alle nuove generazioni se non interveniamo”.
Si tratta di un’iniziativa che rientra nella mission del Dipartimento regionale della pesca, ma ancor più del GAL della Pesca che, partendo dal millenario rapporto tra l’uomo e il mare,
con i suoi saperi, finalizzati allo sfruttamento delle risorse biologiche marine, si intrecciano inestricabilmente con specifiche concezioni del mondo e della natura.

Così, alla dimensione materiale relativa alla produzione degli strumenti artigianali funzionali alla pesca, si affianca un complesso e vasto orizzonte di rappresentazioni ideologiche e di pratiche simboliche. Le relazioni tra le scadenze stagionali e i cicli riproduttivi delle varie specie ittiche, le regole per mantenere i delicati equilibri biologici, le ritualità connesse alle varie fasi della pesca, rientrano ancora oggi tra le conoscenze di chi dal mare trae il proprio sostentamento.
La sottoscrizione del documento è avvenuta a margine del workshop sul Reimar, il Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari.
-foto xe4 Italpress-

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Blue Economy, economia circolare e ricerca cruciali per tutelare i mari

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“Risorse acquatiche Sostenibili: Strategie per la Conservazione e la Gestione Ambientale delle Risorse Marine”. E’ il tema del convegno che si è tenuto all’interno dello stand del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione a Siracusa, in occasione del G7-Expo Divinazione, organizzato dal Coordinamento regionale della Rete dei GAL della Pesca. Il mar Mediterraneo è in crisi e occorre fare in fretta per evitare la perdita definitiva di specie ittiche che, nei fatti, significherebbe la fine della pesca. Di macro interventi, durante il convegno, ha parlato Gian Matteo Panunzi, docente universitario, componente del Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia e la Bioeconomia blue presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente del Dipartimento Nazionale Pesca UN.I.COOP.

Panunzi si è soffermato sulle strategie nazionali a sostegno della blue economy, puntualizzando l’importanza della ricerca e dell’economia circolare per tutelare i mari e la biodiversità. “Bisogna fare rete – ha spiegato -, occorre che il settore ittico si integri con gli altri settori nei territori al fine di creare una governance che deve essere a tre livelli: uno europeo, in cui va discussa la politica comune della pesca in questo momento storico in cui c’è una nuova Commissione; deve esserci, poi, una governance del Mediterraneo che metta tutti i Paesi che ne fanno parte nella stessa condizione; un terzo livello – continua Panunzi – deve essere territoriale, con la creazione di aree marine ecologicamente attrezzate in cui il settore della pesca e dell’acqua cultura non può essere più visto come un settore a parte, ma come un fattore di sviluppo delle tre grandi strategie italiane della bioeconomia, del mare e dell’Africa”.

Favorire la nascita di fattorie marine in collaborazione con i pescatori e investire su dissuasori contro la pesca a strascico possono essere certamente soluzioni idonee da una parte per la tutela della biodiversità e, dall’altra, per garantire ai pescatori nuove prospettive economiche. Occorre ricominciare, allora, dalla sensibilizzazione partendo dai territori che fondano la propria economia sul mare e dalla formazione dei pescatori. Inculcare il rispetto dell’ambiente marino per ridurre l’inquinamento ed evitare conseguenze nefaste per i nostri mari, in questo un ruolo fondamentale può avere il coordinamento regionale dei GALP che ha organizzato l’incontro di oggi e – come spiegato dal direttore del GALP il Sole e l’Azzurro Giovanni Borsellino – protagonista a Siracusa con una serie di iniziative finalizzate a fornire servizi ai territori per lo sviluppo delle comunità. L’obiettivo cardine è quello di rilanciare il comparto ittico siciliano, puntando su una filiera produttiva sostenibile e promuovendo le eccellenze locali a livello internazionale sfruttando le opportunità offerte dalla blue economy.

– foto xe4/Italpress –

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Nei board delle quotate di Piazza Affari più di un membro su due è donna

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Nei consigli di amministrazione delle aziende quotate a Piazza Affari c’è più diversità che altrove. Anche per effetto della Legge Golfo Mosca nel 2023 più di un seggio su due è stato affidato ad una donna, in percentuale più della media europea, il 51% contro una media del 47%. Sebbene molte di loro siano alla prima esperienza in un consiglio, e abbiano maturato esperienza in un settore diverso rispetto a quello in cui opera l’azienda per cui lavorano. Si tratta di un elemento essenziale per navigare questi tempi d’incertezza, evidenziano gli esperti di Heidrick & Struggles – società di head hunting leader globale nella ricerca di executive – nella ricerca Board Monitor sulle tendenze emergenti nei consigli di amministrazione nei Paesi di tutto il mondo.

Nel 2023 in Italia il 43% delle quotate ha inserito nuovi membri nei consigli di amministrazione, il 51% di loro è una donna con un’età media di 57 anni che – in generale – ha un’educazione superiore rispetto agli uomini nella stessa posizione: la maggior parte ha un dottorato rispetto alla controparte maschile, in molti casi semplicemente laureata. Inoltre, come detto sopra la maggior parte di loro ha esperienze cross settoriali: si prediligono figure con esperienza internazionale e nel campo della sostenibilità, meno invece in quello della cybersicurezza – nonostante le crescenti preoccupazioni legate alle nuove tecnologie. Inoltre, il 51% dei nuovi membri è alla prima esperienza.

Ciò indica che i consigli di amministrazione sono alla ricerca di un flusso costante di nuove prospettive. Come dimostrano bene i dati: tre quarti dei posti a livello mondiale sono andati a persone con esperienza in settori diversi da quello in cui opera la loro azienda. Questo dipende dal fatto che servono nuove prospettive ai consigli per gestire nuovi problemi, quello geopolitico in primis, ma non solo. Ci si aspetta di più dagli amministratori, devono avere competenze inedite ed essere in grado di comprendere e gestire anche rischi informatici, oltre alle crescenti preoccupazioni e normative ambientali e sociali.

“Il ruolo del consiglio sta cambiando in modo significativo, molto più di quanto probabilmente ci rendiamo conto – ha dichiarato Nicolò Calabresi, Managing Partner Southern Europe Heidrick & Struggles -. Come evidenziano i dati: nuove competenze e nuovo peso del consiglio d’amministrazione all’interno delle aziende stanno ridisegnando non solo la gestione di crisi complesse ma la stessa organizzazione aziendale. Dopo il Covid gli amministratori stanno mettendo alla prova i confini tradizionali per rispondere alle richieste di un insieme di stakeholder sempre più ampio e influente”.

– foto ufficio stampa UtopiaLab –

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Confindustria Energia, Paolucci consigliere del presidente e portavoce

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Massimiliano Paolucci, 61 anni, giornalista professionista, che ha ricoperto negli anni incarichi apicali in Telecom Italia, Aiscat, Aeroporti di Roma, Pirelli, Condotte, Acea e Terna è stato nominato Executive Advisor to the Chairman and Spokesman, consigliere esecutivo del presidente e portavoce, di Confindustria Energia. Paolucci, che riporterà direttamente al presidente Guido Brusco e al direttore Generale Modestino Colarusso, darà ulteriore impulso allo sviluppo delle strategie della Federazione tese a promuovere l’approccio di sostenibilità integrata per una transizione giusta e inclusiva.

-Foto: ufficio stampa Confindustria Energia-

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