Cronaca
Nuova inchiesta sul delitto di Garlasco: tra oggetti scomparsi e nuove analisi del DNA
La nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto 18 anni fa, sta affrontando delle difficoltà, in particolare per la scomparsa di reperti cruciali nelle indagini. Molti degli oggetti sequestrati dopo il delitto sono stati distrutti o smaltiti nel 2022, come accade di solito dopo una sentenza definitiva, specialmente quando passano molti anni. Inoltre, alcuni reperti sono stati restituiti alle famiglie coinvolte e sono ora difficili da rintracciare o analizzare a causa del tempo trascorso e delle contaminazioni.
Un aspetto fondamentale dell’inchiesta riguarda l’analisi degli indumenti e il confronto con le tracce biologiche più recenti, che potrebbero fornire informazioni determinanti per identificare l’assassino. Le nuove indagini si concentrano su Andrea Sempio, il quale è sotto inchiesta, con il DNA di Sempio che è stato già comparato con quello rinvenuto sotto le unghie della vittima. Questo DNA sarà ora messo a confronto anche con altri campioni biologici raccolti dai carabinieri del RIS durante i sopralluoghi nel 2007.
Tra gli oggetti coinvolti nelle indagini, la bicicletta da donna appartenente agli Stasi, restituita alla famiglia di Alberto, è stata un elemento cruciale. Alcuni testimoni avevano affermato di aver visto una bicicletta simile vicino alla villa dei Poggi la mattina dell’omicidio. Anche il pigiama rosa indossato da Chiara al momento dell’omicidio è stato distrutto, e la sua perdita rappresenta una grave occasione mancata per l’inchiesta.
Un altro elemento rilevante è il computer di casa Poggi, che era stato utilizzato da Chiara e dal suo amico Andrea Sempio per giocare ai videogiochi. Questo computer è stato restituito alla famiglia della vittima, e oggi trovarlo risulta quasi impossibile. Non è nemmeno chiaro se la tastiera sia stata sequestrata e analizzata durante le prime indagini.
Nonostante la distruzione di alcuni reperti, gli investigatori si concentrano su altri elementi, come le impronte digitali e papillari trovate nella villetta di via Pascoli, che sono ancora in buono stato e potranno essere confrontate con quelle di Sempio e di altre persone coinvolte nell’inchiesta.
Nei prossimi giorni, i magistrati avvieranno nuove analisi del DNA prelevato da Sempio. Si procederà con un “accertamento tecnico irripetibile”, con la partecipazione dei consulenti della difesa. Gli avvocati di Sempio hanno nominato come esperto Luciano Garofano, ex comandante del RIS, che ha dichiarato che il campione di DNA trovato sotto le unghie di Chiara sarebbe “inidoneo” per un confronto con le nuove tecniche.
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Cronaca
Calano i livelli dei fiumi, anche l’Arno, ora a rischio sono le frane
L’Arno e i suoi affluenti calano lentamente dopo le piene ma fa paura il reticolo di fossi e torrenti che li alimentano che sono saturi come i terreni che li circondano, con rischio di frane e smottamenti. In rientro sotto la prima soglia di riferimento, sull’asta principale dell’Arno a Pontedera, San Giovanni alla Vena e Pisa, in calo al primo livello.
Sotto stretta sorveglianza gli argini dei fiumi, in particolare si temono frane nei comuni di Valdarno Inferiore, Arno Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese.
Nel Mugello la Sieve, esondata in vari punti, è tornata negli argini ma restano le frane, gli allagamenti, i tanti danni, e gli sfollati. Tanti i giovani volontari impegnati sul territorio per aiutare la popolazione e le aziende.
A San Miniato, in provincia di Pisa, otto famiglie hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Il provvedimento si è reso necessario per sette famiglie della frazione di Balconevisi, a causa di una frana, e per una tra San Miniato e San Pierino. A Reggello in provincia di Firenze, a causa del cedimento di una parte della carreggiata, all’interno del centro abitato di Vaggio, in prossimità dell’incrocio con la Strada provinciale 57 in direzione Piandiscò, la circolazione è a senso unico alternato. Per raggiungere Figline e Piandiscò è consigliato prendere percorsi alternativi.
Una linea di rovesci transita ancora sulle zone interne, sull’entroterra Grossetano e sulle province di Firenze, Arezzo e Siena ma nel corso della notte le precipitazioni tenderanno ad esaurirsi anche sulle zone interne.
Il presidente Eugenio Giani ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.
Al termine di un sopralluogo tra la Valdisieve e il Mugello, il presidente della Regione Toscana ha reso noto una prima stima dei danni: “Considerando la cinquantina di Comuni coinvolti e dai sopralluoghi, la cifra ammonta sopra i 100 milioni di euro di cui la metà nell’area metropolitana fiorentina. Ha detto giani – “Ho deciso di far slittare di una settimana la variazione di bilancio per la Toscana diffusa e il comparto moda, per recuperare risorse con ristori da 3mila euro a famiglia come per gli alluvionati di Campi e quelle di ottobre 2024. Incontrerò in Sala Pegaso il direttore della Protezione Civile a cui chiederò, insieme al ministro Musumeci, anche la semplificazione delle procedure per sbloccare celermente le risorse come avviene per quelle nazionali”.
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Cronaca
FiPiLi chiusa per allagamenti: l’ipotesi della riapertura
Arriva la nota della città Metropolitana sulla riapertura del tratto della Fi-Pi-Li chiuso per gli allagamenti che hanno interessato la Toscana nelle ultime 48 ore. Sono due le zone da considerare. «L’allagamento al km 68, in corrispondenza del cavalcavia ferroviario tra le uscite A12 Collesalvetti e Vicarello, si sta lentamente abbassando con l’ausilio della consueta idrovora e di un’idrovora ausiliaria, adesso che il livello del canale scolmatore Arno si è abbassato permettendo di ricevere acqua dalle idrovore. Si prevede di liberare la Fi-Pi-Li dall’acqua in serata. Le squadre Avr per effettuare la pulizia e riaprirla al transito sono già pronte».
La nota prosegue: «L’allagamento al km 66, in corrispondenza del fiume Isola, tra le uscite Vicarello e Lavoria, si sta anch’esso abbassando, ma più lentamente perché qui occorre solo attendere che defluisca l’acqua presente nei campi, fuoriuscita dagli argini rotti del fiume, senza che alcuna idrovora possa aver senso. Si prevede che in serata vengano liberate dall’acqua almeno le corsie di sorpasso in entrambe le direzioni. Le squadre Avr per effettuare la pulizia e riaprire al transito almeno le corsie di sorpasso sono già pronte».
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Cronaca
Maltempo, 8 famiglie evacuate nel pisano
L’eccezionale ondata di maltempo, che ha tenuto gran parte della Toscana con il fiato sospeso per 48 ore, ha costretto le amministrazioni comunali a provvedere anche a delle evacuazioni di interi nuclei familiari. Come accaduto a San Miniato, in provincia di Pisa, dove otto famiglie hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.
Il provvedimento si è reso necessario per sette famiglie della frazione di Balconevisi, a causa di una frana, e per una tra San Miniato e San Pierino, a causa di allagamenti. Come spiegato dall’amministrazione, tutte sono state ricollocate grazie all’ospitalità dei parenti e agli alloggi messi a disposizione dal Comune. Gli allagamenti più importanti nel territorio sanminiatese hanno riguardato la frazione di Isola, dove sono stati chiusi il ponte e il sottopassaggio.
A Fauglia, in provincia di Pisa, i Vigili del Fuoco hanno tratto in soccorso due famiglie , per un totale di sette persone, tra cui un neonato e due anziani, rimaste bloccate nelle proprie abitazioni a causa dell’innalzamento dell’acqua per il maltempo. Il personale dei vigili del fuoco ha provveduto al recupero e al trasporto delle persone in zona sicura, tramite l’utilizzo di un gommone.
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