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Cronaca

Maxi operazione antimafia tra Messina e Catania 39 arresti

Messina, 13 marzo 2025 – Nelle prime ore della mattinata di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e i Finanzieri dei Comandi Provinciali di Catania e Messina hanno eseguito un’importante operazione antimafia nelle province di Messina e Catania. Sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 39 persone, tutte indagate a vario titolo per reati legati alla criminalità organizzata.

L’operazione, frutto di una stretta collaborazione tra le Procure di Messina e Catania, ha colpito un vasto giro di attività illecite, tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso, narcotraffico, spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e trasferimento fraudolento di valori. Le accuse sono aggravate dall’articolo 416-bis.1 del codice penale, in quanto i reati sarebbero stati commessi con metodo mafioso o con l’obiettivo di favorire il clan “Cappello-Cintorino”.

Le indagini hanno messo in luce il radicamento della cosca nei territori di confine tra le due province, dove l’organizzazione aveva esteso la propria influenza, esercitando il controllo su attività economiche e traffici illeciti. La strategia investigativa, coordinata anche dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha permesso di individuare i canali attraverso cui il clan gestiva il traffico di droga e le operazioni di riciclaggio di denaro.

Le forze dell’ordine hanno eseguito numerose perquisizioni, sequestrando ingenti quantitativi di droga e documenti ritenuti fondamentali per ricostruire l’attività criminale dell’organizzazione.

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Cronaca

NAPOLI: SEQUESTRATE 1,2 TONNELLATE DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO

NAPOLI – Maxi operazione della Guardia di Finanza contro il contrabbando di sigarette nel capoluogo campano. I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato 1.200 kg di tabacchi lavorati esteri e un furgone utilizzato per il trasporto illegale. Arrestato un 51enne italiano, colto in flagranza di reato.

L’intervento è stato condotto dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego durante un servizio di controllo nella zona industriale della città. I militari hanno fermato un furgone che trasportava un carico sospetto e, ispezionandolo, hanno scoperto 400 kg di sigarette di contrabbando stipate in scatoloni. Le indagini si sono poi estese a un locale adibito a deposito, dove sono stati trovati ulteriori 800 kg di tabacchi illeciti.

Il conducente è stato immediatamente arrestato e processato per direttissima dal Tribunale di Napoli, che lo ha condannato a 2 anni di reclusione con pena sospesa e all’obbligo di firma. Le sigarette e il veicolo utilizzato per il trasporto sono stati confiscati.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta al contrabbando, un fenomeno che alimenta l’economia illegale e danneggia il mercato lecito dei tabacchi.

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Cronaca

Bari Minorenni identificati per divulgazione di dati sensibili e istruzioni su esplosivi

La Polizia di Stato, grazie a informazioni fornite da fonti di intelligence e a un’intensa attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, ha identificato due giovani ritenuti responsabili della diffusione di dati sensibili su gruppi Telegram. Tra le informazioni divulgate figurano numeri di carte di credito rubate, istruzioni sul carding e sulla fabbricazione di ordigni esplosivi artigianali.

Le indagini, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Puglia con il supporto della DIGOS di Bari, hanno portato a due perquisizioni: una nel giugno 2024, poco prima del Vertice G7 in Puglia, e un’altra nel gennaio scorso.

Durante la perquisizione di giugno, presso l’abitazione di uno degli indagati sono state trovate sostanze chimiche classificate come precursori di esplosivi, la cui detenzione è vietata, oltre a dispositivi informatici contenenti istruzioni per la fabbricazione di esplosivi.

Nella perquisizione di gennaio, invece, sono stati sequestrati dispositivi informatici contenenti video di esplosioni su suolo pubblico, strumenti per accedere al Dark Web, programmi per penetration test e liste di siti vulnerabili. Sono stati inoltre rinvenuti credenziali di accesso fraudolente a portali bancari e dati personali rubati e diffusi online.

L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare i reati informatici e le attività illecite online, con particolare attenzione alla sicurezza nazionale e alla prevenzione di possibili minacce.

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Cronaca

Melito di Porto Salvo(RC): inscena un atto intimidatorio, mai carabinieri denunciano lui

MELITO DI PORTO SALVO (RC) – I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno denunciato un uomo del posto per il reato di simulazione di reato, dopo aver scoperto che aveva inscenato un atto intimidatorio ai propri danni.

La falsa denuncia e l’intervento dei Carabinieri

Lo scorso 9 marzo, l’uomo si era recato presso la Stazione Carabinieri di Melito Porto Salvo per denunciare un presunto atto intimidatorio. Aveva riferito di aver sentito frasi ingiuriose rivolte contro di lui nelle prime ore della notte e di aver trovato, vicino alla ruota posteriore destra della sua auto, un contenitore di plastica da 5 litri senza tappo, contenente residui di liquido infiammabile, in parte già versato sull’asfalto e a contatto con lo pneumatico.

Le indagini e la scoperta dell’inganno

L’immediata attività investigativa dei Carabinieri, basata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona, ha permesso di smascherare la simulazione. Gli accertamenti hanno infatti rivelato che l’atto intimidatorio era stato orchestrato dallo stesso denunciante, escludendo la responsabilità di terzi.

Denuncia per simulazione di reato

Grazie alla tempestività e all’accuratezza delle indagini, i Carabinieri hanno potuto ricostruire l’accaduto e deferire l’uomo all’Autorità Giudiziaria per simulazione di reato.

L’intera vicenda è attualmente in fase di indagini preliminari e rimane soggetta alle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria in sede processuale.

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