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Attualità

Landini in Sicilia per la Giornata in ricordo delle vittime di mafia

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sarà a Troina il 20 marzo, alle 15, per un’assemblea con i lavoratori dell’Azienda speciale Silvo Pastorale. Alla vigilia della manifestazione nazionale nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, che quest’anno si tiene a Trapani e alla quale Landini parteciperà, la Cgil accende i riflettori su una municipalizzata “che – dice il segretario generale regionale Cgil, Alfio Mannino – è un simbolo della lotta alla mafia, un esempio virtuoso di un patrimonio sottratto a cosa nostra e rilanciato producendo sviluppo e buona occupazione”. L’azienda in questione nasce nel 1963 con l’obiettivo della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio boschivo. Nel 2017, grazie all’impegno sinergico di lavoratori, sindacato e istituzioni locali, la collettività si è riappropriata di 4.200 ettari di terre nel parco dei Nebrodi, di fatto in mano alla mafia che per anni ha lucrato sui fondi europei. Oggi la Silvo Pastorale è la più grande azienda agricola pubblica d’Italia, dove si allevano anche asini ragusani e cavalli sanfratellesi, oltre alle produzioni prettamente agricole, del legno e per la cosmetica e alle attività sociali, legate al tema della legalità. “L’azienda – dice Mannino – è il simbolo di una Sicilia che ce la può fare, che può costruire lo sviluppo e nuova occupazione sulla base della legalità. Uno sviluppo di cui un’intera collettività trae beneficio”.

Dopo l’assemblea alla Silvo Pastorale, Landini incontrerà la città di Troina alle 16.30 al Cine teatro Andrea Camilleri. Si parlerà di lavoro, diritti, della necessità che tutti si esprimano andando a votare al referendum su lavoro e cittadinanza, per dare il segno di una collettività che vuole contare nelle decisioni e che vuole essere libera di costruire il proprio futuro. “Un’iniziativa- afferma Mannino- che vuole sottolineare l’importanza delle aree interne e dei piccoli comuni in un progetto complessivo di sviluppo, nel cui ambito le difficoltà strutturali che questi soffrono possono trovare soluzione”. L’indomani, 21 marzo, Landini sarà a Trapani per le iniziative della giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

Nasce “La Voce della Difesa”, nuovo notiziario dell’Italpress

La Voce della Difesa è il nuovo notiziario di settore dell’agenzia di stampa Italpress dedicato alla Difesa e ai temi della Sicurezza. L’iniziativa è stata presentata – nel corso di un dibattito – dal fondatore e direttore responsabile dell’agenzia di stampa, Gaspare Borsellino, nella sala refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati. Sono intervenuti il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago e il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini. A moderare il giornalista Claudio Brachino.
Un notiziario “dedicato non solo agli addetti ai lavori, ma al mondo delle aziende, dei corpi militari e anche ai cittadini, perchè credo che oggi, più che mai, debbano esserci dei cittadini sempre più informati con consapevolezza e in maniera trasparente”, ha spiegato il direttore dell’agenzia Italpress, Gaspare Borsellino.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo messaggio di saluto ha sottolineato che “il ruolo delle forze armate e delle forze dell’ordine è cruciale per la stabilità del nostro Paese e per la tutela dei nostri interessi strategici, sia a livello nazionale che internazionale”, ma “troppo spesso è oggetto di semplificazioni e di narrazioni alterate”. Per questo “la nascita di un canale tematico dedicato alla difesa e alla sicurezza nazionale, rappresenta un passo significativo. L’impegno di Italpress per promuovere un’informazione trasparente, autorevole e basata su fonti verificate costituisce un contributo essenziale per rafforzare la consapevolezza collettiva su questi temi”.

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Per il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, la voce della difesa “va ascoltata e va aiutata, perchè è la voce di un Paese che non si arrende alla propaganda o alla retorica di chi identifica la difesa soltanto con uno sforzo bellico o di riarmo. Bisogna sostenere questa iniziativa perchè va nella direzione di spiegare, di fare cultura della difesa, di fare informazione e uno dei grandi limiti nell’approccio alla difesa, oggi, è che troppo spesso si fa disinformazione”.
Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Alberto Barachini, “avere un tono di voce adatto per raccontare la difesa non è assolutamente semplice, è una sfida che richiede grande professionalità, grande approfondimento ed esperienza. Mi sembra che non ci sia momento più opportuno di questo per trattare i temi che afferiscono alla sicurezza nazionale, alla difesa nazionale e internazionale. Viviamo due profonde crisi internazionali e un impegno delle nostre forze armate senza precedenti. E’ fondamentale – come stiamo vedendo anche nei meccanismi di difesa europei – capire cos’è la difesa e come si può supportare questo sforzo in un momento così delicato”, ha sottolineato.
Per il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago “è importante diffondere la cultura della difesa perchè difesa e sicurezza sono un fondamento della nostra civiltà”.
Bisogna che i cittadini siano “informati su quelle che sono le funzioni e gli scopi delle forze armate e dell’industria della difesa, che concorre a rafforzare le nostre istituzioni e quel senso di consapevolezza in un momento storico molto critico in cui viviamo, in cui l’Italia insieme all’Europa deve fare la propria parte nella difesa de Continente e dei nostri valori di democrazia e libertà”, ha aggiunto.

– foto Italpress –

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Attualità

Ucraina, Tajani “Ottimisti, tocca alla Russia esprimersi”

Dal G7 in Canada “uscirà certamente un messaggio forte di sostegno all’Ucraina, di apprezzamento per i lavori svolti in Arabia Saudita, grazie anche alla delegazione Usa”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della ministeriale G7 in Canada.

“Anche la scelta dell’Ucraina di lavorare per la pace viene giudicata molto positivamente da tutti. Adesso tocca alla Russia decidere cosa fare. Non può, e lo condanniamo in maniera molto chiara, continuare a bombardare i civili, questo è veramente inaccettabile. Vediamo se risponderà positivamente a una proposta ragionevole per arrivare finalmente alla fine di una guerra. Noi siamo ottimisti da questo punto di vista”, ha aggiunto.

Quanto alla situazione in Medi Oriente, Tajani ha ribadito che “la soluzione è quella di due popoli e due Stati, ci auguriamo che si possa raggiungere anche lì una situazione positiva che ponga fine definitivamente alla guerra”.

-Foto: Ipa Agency-

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Webuild, risultati record nel 2024. Già superati target fine piano

2024 da record per Webuild che ha chiuso il bilancio dello scorso anno superando i target sfidanti previsti per l’anno e rivedendo al rialzo la guidance per il 2025.

Crescita a doppia cifra, con ricavi pari a 12 miliardi di euro, in aumento del +20% sul 2023 e rispetto ad una guidance che li prevedeva superiori a 11 miliardi di euro, anticipando di un anno i target del piano industriale per il 2025. L’EBITDA ammonta a 967 milioni (+18% e guidance oltre i 900 milioni), corrispondente a un margine dell’8,1%.

La struttura finanziaria si è rafforzata ulteriormente mantenendo per il quarto anno consecutivo una posizione di cassa netta, che si attesta a 1,44 miliardi di euro nel 2024 (rispetto ad una guidance oltre i 400 milioni).

La leva finanziaria si è ridotta a 2,9x, attestandosi ad un livello migliore rispetto ai principali player internazionali di settore. Sulla scia di questi risultati, del consolidato posizionamento in un mercato in forte espansione e della robusta piattaforma costruita nel tempo, Webuild ha rivisto al rialzo i target 2025, definiti nel piano “Roadmap al 2025 – The Future is Now”, che già prevedevano obiettivi ambiziosi.

La nuova guidance prevede per il 2025 ricavi maggiori di 12,5 miliardi di euro, in crescita rispetto al precedente target di 10,5-11 miliardi, EBITDA maggiore di 1,1 miliardi, rispetto ad un precedente target di 990-1.050 milioni, e una solida cassa netta superiore a 700 milioni, rispetto all’indicazione di una cassa netta positiva.

I traguardi raggiunti rappresentano l’esito di un percorso iniziato nel 2012, guidato da una strategia chiara e coerente. Il rafforzamento del modello di business ha permesso di creare una piattaforma solida e innovativa su cui fare leva per lo sviluppo futuro del Gruppo, capitalizzando sui trend di un mercato di dimensioni straordinarie.

“Il mercato delle infrastrutture si sta, infatti, affermando sempre più come motore per la crescita economica e la sostenibilità globale, con un forte aumento della domanda di investimenti in infrastrutture a bassa emissione di carbonio per i trasporti, la sicurezza energetica, e per la gestione di risorse critiche, come l’acqua – sottolinea Webuild in una nota -. In questo contesto dinamico, Webuild ha saputo cogliere le opportunità creando un solido track record e confermandosi partner di fiducia dei propri clienti. Prosegue infatti, il solido trend di acquisizione di nuovi ordini con un totale di 13 miliardi di euro nel 2024″.

Questo risultato ha permesso di raggiungere oltre il 100% dell’obiettivo di ordini previsto per il triennio 2023-2025. Più del 95% dei nuovi progetti acquisiti nel 2024 derivano da geografie a basso rischio. Il portafoglio ordini construction si attesta a livelli record per la media di settore, a 54 miliardi di euro, di cui circa il 90% relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.

Tra le 10 opere completate e consegnate nel 2024, spiccano interventi strategici per la mobilità sostenibile in Italia e all’estero: la linea 4 della Metropolitana di Milano, la stazione San Pasquale della Linea 6 di Napoli, la linea 3 della Metropolitana di Riyadh e la prima linea metropolitana di Salonicco. L’espansione del Gruppo ha favorito la crescita occupazionale, con oltre 13 mila nuove assunzioni nel 2024, di cui circa il 50% sotto i 35 anni. Negli ultimi quattro anni, sono state assunte in media 13.600 persone.

Parallelamente, Webuild ha ampliato la propria capacità produttiva continuando ad investire in innovazione con l’inaugurazione dell’impianto Roboplant 2 in Puglia, un hub produzione di conci prefabbricati all’avanguardia che integra automazione avanzata, robotica e Intelligenza Artificiale per una produzione sicura e sostenibile.

Sul fronte della sostenibilità, il Gruppo ha ricevuto il riconoscimento da CDP (ex Carbon Disclosure Project) come “leader mondiale nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico” per il terzo anno consecutivo e il rating “Gold” da EcoVadis per le migliori pratiche ESG.

Infine, sul mercato dei capitali, il Gruppo ha collocato con successo due nuove obbligazioni per €1 miliardo, con scadenze al 2029 e 2030, ottimizzando la struttura del debito. A conferma della fiducia del mercato finanziario nella solidità del Gruppo, le agenzie Fitch Ratings e S&P Global Ratings hanno migliorato l’outlook del rating da Stable a Positive.
La crescita è trainata dallo sviluppo delle attività in Italia (Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria MilanoGenova e Verona-Padova, Alta Velocità ferroviaria Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina), in Australia (Snowy Hydro 2.0, SSTOM Sydney Metro, Perdaman e North East Link di Melbourne) e in Arabia Saudita (Trojena Dams e Connector South).

Il Gruppo ha continuato a consolidare la propria leadership in Italia e nei principali mercati internazionali, tra cui Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, che nel 2024 hanno contribuito per oltre il 90% ai ricavi, a conferma del proseguimento dell’impegno nella politica di de-risking.

I risultati del 2024 sono stati ottenuti grazie a un portafoglio ordini di alta qualità, che comprende progetti acquisiti con le migliori offerte tecniche, un processo di bidding selettivo, l’adozione di soluzioni contrattuali innovative introdotte negli anni precedenti, che riducono il rischio operativo, e iniziative di ottimizzazione dei costi operativi.

L’Utile netto adjusted è di 247 milioni di euro, in aumento dai 236 milioni del 2023.
La Posizione finanziaria netta delle attività continuative al 31 dicembre 2024 è positiva per 1.445 milioni di euro (1.431 milioni al 31 dicembre 2023), registrando un risultato superiore alle attese.

L’indebitamento lordo, al netto dell’effetto temporaneo di incremento del debito legato all’operazione di liability management di ottobre 2024, si attesta a 2.765 milioni di euro (2.609 milioni nel 2023), con un rapporto Indebitamento lordo/EBITDA di 2,9x, in riduzione rispetto al dato di 3,2x al 31 dicembre 2023.

Nel 2024, il portafoglio ordini totale risulta pari a 63,2 miliardi di euro, di cui 54,3 miliardi relativi a construction e 8,9 miliardi di euro riferiti a concessions e operation & maintenance. Il backlog construction si conferma tra i più alti rispetto ai principali peers europei nel segmento construction.

Circa il 90% del backlog construction del Gruppo è relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In termini di geografie il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti, Medio Oriente ed Australia – principalmente in segmenti legati alla mobilità sostenibile quali l’alta velocità, il settore ferroviario e il settore stradale – portando i progetti in queste geografie a quasi il 90% del backlog construction.

– Foto ufficio stampa Webuild –

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