Attualità
Eurogruppo, da Bruxelles ok alla stabilità per la difesa
Inizia il valzer dei ministri finanziari a Bruxelles. Si parte oggi con i rappresentanti della zona euro (Eurogruppo) e si prosegue domani con i 27 della Ue (Ecofin). Il tema della difesa non è ufficialmente inserito nel programma, ma la due giorni sarà decisiva per il per il maxi piano da 800 miliardi per riarmare l’Europa.
Il vice-presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, all’ingresso della riunione ha chiesto nuove eccezioni al Patto di Stabilità che, appena ripristinato dopo gli anni del Covid, potrebbe fare un’altra pausa per consentire all’Europa di armarsi: “Le circostanze cambiano, e le regole fiscali devono evolversi di conseguenza”.
Per quanto le spese per la difesa quello “che proponiamo è di attivare le clausole di salvaguardia nazionali, che consentiranno agli Stati membri per un periodo di tempo limitato, un periodo di quattro anni, di spendere di più per la difesa fino all’1,5 percento del Pil per ciascuno anno”. Secondo alcuni osservatori, le dichiarazioni di Dombrovskis potrebbero rappresentare una via d’uscita per Paesi come l’Italia, che rischiano di essere penalizzati da una rigida adesione al Patto di Stabilità, in un momento in cui l’Europa ha bisogno di rilanciare gli investimenti pubblici.
Il ministro italiano dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che la flessibilità fiscale proposta potrebbe favorire un ritorno alla crescita, soprattutto se accompagnata da un maggiore impegno a livello europeo per la stabilizzazione delle economie più fragili. Se da un lato l’Italia accoglie favorevolmente una maggiore flessibilità, dall’altro la Germania ha espresso una netta opposizione alla proposta di Eurobond, uno degli strumenti che molti Paesi, tra cui l’Italia, vorrebbero vedere introdotti come misura per finanziare le iniziative comunitarie.
Il ministro delle Finanze tedesco, Joerg Kukies, al suo arrivo all’Eurogruppo ha spiegato che la Germania è scettica sugli eurobond se indirizzati solo ad aumentare il debito e distribuirei fondi ai Paesi. Europei. “La Germania – ha detto – è disponibile al finanziamento comune di progetti europei sulla difesa”.
Sull’ipotesi di (ri)modificare le regole Ue sui conti “dovremmo vedere specifiche proposte per dare risposte”. Ma in generale “una cosa che dovremmo anche mostrare al mondo è che l’Europa è tornata non solo in termini di creare margini per la spesa in difesa, ma anche per intervenire sulla sua mancanza di competitività, che è l’altra faccia della medaglia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Olanda con le parole di Eelco Heinen, ministro delle Finanze. “I Paesi Bassi non sono a favore degli eurobond con un aumento del debito” comune Ue a sostegno degli investimenti nella difesa “perché questa non è una soluzione a lungo termine: non puoi spendere per uscire dall’indebitamento”, ha detto.
Tra le altre proposte sul tavolo c’è quella della Francia ha attirato particolare attenzione. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha proposto di ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni provenienti da Paesi terzi, e di adottare politiche che incentivino l’acquisto di prodotti europei. Secondo Macron, l’Europa deve investire nella propria sovranità economica, puntando a un’autosufficienza che permetta di proteggere le proprie economie dalle turbolenze globali e dalle fluttuazioni dei mercati internazionali.
Questa proposta ha ricevuto il sostegno di diversi Paesi membri, ma ha anche suscitato critiche, in particolare da parte dei Paesi che temono un aumento dei costi per i consumatori e una possibile riduzione della competitività europea sui mercati globali. La Germania, in particolare, ha mostrato riserve sulla proposta, temendo che una spinta protezionista possa danneggiare le esportazioni europee e compromettere la crescita economica a livello globale.
L’Eurogruppo ha quindi messo in luce le profonde divergenze che esistono all’interno dell’Eurozona. Se da un lato le dichiarazioni di Dombrovskis segnano una possibile apertura verso un’Europa più flessibile dal punto di vista fiscale, dall’altro le tensioni tra i Paesi membri, in particolare tra Germania, Italia e Francia, sembrano confermare che il cammino verso una maggiore integrazione economica non sarà privo di ostacoli.
La posizione italiana, favorevole a una revisione delle regole fiscali, contrasta con quella tedesca, che continua a difendere il principio di stabilità e rigore. Nel frattempo, la proposta francese di una maggiore sovranità economica solleva ulteriori interrogativi su come l’Europa possa affrontare le sfide globali senza compromettere la sua competitività.
– Foto Ipa Agency –
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Attualità
Donnarumma para due rigori, Liverpool ko ai rigori e Psg ai quarti
Il Paris Saint-Germain vince ai calci di rigore contro il Liverpool e vola ai quarti di finale di Champions League. La gara, dopo l’1-0 firmato da Dembèlè, si è decisa dal dischetto: protagonista Gianluigi Donnarumma, il portiere italiano ha neutralizzato ben due rigori. Eliminato il Liverpool, il Psg prosegue il suo cammino europeo: nel prossimo turno la squadra di Luis Enrique incontrerà la vincente di Aston Villa-Bruges (gli inglesi partono da un vantaggio 3-1).
Ritmi folli, sin dai primi istanti. I primi dieci minuti sono stati dominati dalla squadra di Arne Slot – due le occasioni sprecate da Salah -, ma alla prima vera occasione il Psg è passato in vantaggio con Dembèlè (12’pt) dopo un pasticcio difensivo della difesa del Liverpool. I Reds hanno risposto con una conclusione dalla distanza di Konatè (deviata in corner da Donnarumma), ma l’occasione più ghiotta è capitata a Barcola, che solo davanti ad Alisson non è riuscito a segnare il gol 2-0. Il Liverpool ha provato a suonare la carica nel secondo tempo, Salah ha trovato la rete all’8′, ma l’azione è stata precedentemente fermata per un fuorigioco iniziale da parte di Luis Diaz.
La squadra di Slot si è aggrappata all’effetto Anfield, Van Dijk e compagni hanno alzato i giri del motore per cercare di mettere pressione ai parigini: diversi i salvataggi da parte dei giocatori di movimento sulle conclusioni dei padroni di casa, decisivo anche Donnarumma nelle uscite tempestive su calcio d’angolo. La trama del match ha ricalcato quanto accaduto al Parco dei Principi, ma col Liverpool a fare la partita: inutili gli assalti nel finale dei 90′ regolamentari, la contesa è proseguita ai tempi supplementari. Al 4′ del primo tempo Douè ha sfiorato la rete del 2-0, al 3′ minuto del secondo tempo Alisson ha compiuto un mezzo miracolo sulla conclusione a giro di Dembèlè: tolte alcune accelerazioni, gli inglesi non sono riusciti a segnare il gol qualificazione. La gara si è decisa ai calci di rigore, decisiva la doppia parata di Donnarumma prima su Nunez, poi su Jones. E’ Gigio l’eroe di Anfield come lo fu di Wembley nel 2021, Psg ai quarti, reds eliminati.
– Foto Ipa Agency –
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Attualità
Ucraina, von der Leyen “Bene notizia proposta di un cessate il fuoco”
“Accogliamo con favore le notizie odierne da Gedda sui colloqui tra Stati Uniti e Ucraina, tra cui la proposta di un accordo di cessate il fuoco e la ripresa della condivisione di informazioni di intelligence e dell’assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti. Si tratta di uno sviluppo positivo che può rappresentare un passo avanti verso una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina. Ora la palla passa alla Russia.
L’UE è pronta a svolgere appieno il suo ruolo, insieme ai suoi partner, nei prossimi negoziati di pace”. Lo ha scritto su X la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
ZELENSKY ACCETTA LA PROPOSTA USA PER UNA TREGUA DI 30 GIORNI
foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
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Calenda “Trump ha puntato coltello alla gola per indurre Kiev a tregua”
“Trump ha messo un coltello alla gola degli ucraini e in questo modo li ha indotti ad attivare una tregua. Ancora non abbiamo la risposta russa e sappiamo che tutte le tregue precedenti sono state violate dalla Russia. Quindi Trump sta combinando un bel macello in politica estera ed economica”.
Così il leader di Azione Carlo Calenda intervistato da Tg2 Post A proposito dell’accordo raggiunto in Arabia Saudita tra le delegazioni americane e ucraina su una tregua di 30 giorni.
foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
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