Economia
8 marzo, Fumarola “Ripartiamo dall’inclusione delle donne nel mercato del lavoro”
“Ripartiamo da un lavoro ben contrattualizzato, un lavoro sicuro, stabile ma soprattutto dobbiamo ripartire dell’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, fare questo significa dare una prospettiva di crescita al paese, dare la possibilità alle donne di realizzarsi, dare la possibilità alle donne di realizzarsi, dare la possibilità, se vogliono, di mettere al mondo figli. Il valore del lavoro delle donne è alto, tant’è che più donne nel mercato del lavoro potrebbero far aumentare il Pil notevolmente, quindi l’investimento deve essere nella direzione di questa inclusione”. Lo ha detto Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, a margine dell’evento “Donne, lavoro, futuro. La partecipazione che fa crescere il paese”. “Fare questo significa promuovere politiche di sostegno alla genitorialità, dare la possibilità alle donne di scegliere il part-time solo se vogliono farlo, perché se c’è un problema grosso è proprio quello di una scelta involontaria del part-time perché bisogna conciliare – ha aggiunto -. Anche sul piano culturale bisogna intervenire perché non è detto che le donne debbano avere l’appalto della cura e della conciliazione”.
Per la segretaria generale della Cisl “bisogna assolutamente promuovere la contrattazione nei luoghi di lavoro, affinché possa generare welfare a disposizione delle donne e degli uomini, bisogna attivare la contrattazione sociale perché anche attraverso questo strumento si possono implementare strutture a sostegno delle donne, degli uomini e delle famiglie. Bisogna realizzare più partecipazione nei luoghi di lavoro perché laddove si partecipa e laddove partecipano le donne il lavoro viene qualificato, si qualifica l’impresa e, quindi, credo che sia un bene per tutti quanti”.
– foto IPA Agency –
The post 8 marzo, Fumarola “Ripartiamo dall’inclusione delle donne nel mercato del lavoro” first appeared on ADN24.
Economia
Problemi nei pagamenti con Mastercard oggi, 9 marzo 2025: transazioni rifiutate in tutto il mondo
Oggi, 9 marzo 2025, centinaia di possessori di carte di credito Mastercard hanno segnalato problemi significativi nel completamento delle transazioni, sia online che presso i terminali POS. Molti utenti hanno ricevuto il messaggio di errore “Pagamento rifiutato”, causando disagi in tutto il mondo.
I problemi sembrano aver raggiunto il loro picco intorno alle ore 10:00, con segnalazioni che arrivano da vari paesi, tra cui l’Italia, il Regno Unito, il Giappone e l’Australia. Secondo il sito di monitoraggio Downdetector, i disagi sono stati particolarmente evidenti in queste nazioni, dove i clienti hanno avuto difficoltà a completare acquisti, sia online che nei negozi fisici.
I consumatori hanno mostrato frustrazione, con molti che si sono rivolti ai social media per esprimere il loro malcontento. Non sono ancora chiare le cause precise del disguido, ma è probabile che Mastercard stia lavorando per risolvere il problema e ripristinare la piena funzionalità del sistema di pagamento.
Al momento, non ci sono informazioni ufficiali sulla durata della disfunzione o sulle misure adottate per risolvere la situazione. Tuttavia, gli utenti sono invitati a monitorare la situazione e a cercare alternative temporanee per i loro acquisti, qualora il problema persista.
The post Problemi nei pagamenti con Mastercard oggi, 9 marzo 2025: transazioni rifiutate in tutto il mondo first appeared on ADN24.
Economia
Il caro caffè: il prezzo dell’espresso continua a salire, con aumenti del 19% rispetto al 2021
Il caffè al bar, uno degli appuntamenti quotidiani più amati dagli italiani, continua ad aumentare di prezzo. Nel 2025, il costo di una tazzina di espresso ha registrato un ulteriore incremento, portando il prezzo medio nelle grandi città italiane a 1,22 euro, con un aumento di oltre il 19% rispetto al 2021. Questo trend, che ha visto il prezzo crescere anno dopo anno, non sembra destinato a fermarsi. Gli esperti, infatti, prevedono ulteriori aumenti del 15-20% a causa dei rincari delle materie prime.
Lo studio condotto dal Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi (C.r.c.) e da Assoutenti ha rivelato come, nonostante l’aumento, i prezzi continuino a variare notevolmente da città a città. Tra le più care, Bolzano con un prezzo medio di 1,43 euro, seguita da Trento, Pescara e Trieste, tutte con un prezzo di 1,34 euro. Al contrario, Catanzaro risulta la città più economica, anche se Napoli, la capitale mondiale del caffè, ha visto un incremento di oltre il 32%, raggiungendo ormai il prezzo medio di 1,20 euro.
Secondo Cristina Scocchia, amministratrice delegata di Illycaffè, l’aumento dei prezzi potrebbe essere aggravato dalla continua salita dei costi delle materie prime, previste per crescere ulteriormente nei prossimi mesi. Nonostante ciò, Scocchia spera che la fase di incertezze legate ai fenomeni climatici estremi e alle difficoltà legate ai trasporti internazionali possa risolversi, permettendo una riduzione dei prezzi.
Questo aumento dei prezzi non è da poco: si stima che nel 2025 gli italiani spenderanno 7,32 miliardi di euro per il caffè, un incremento di 1,14 miliardi rispetto ai 6,18 miliardi del 2021. Considerando che ogni anno vengono serviti ben sei miliardi di caffè nei bar italiani, ogni incremento di prezzo pesa sulle tasche dei consumatori.
I motivi principali dietro l’aumento del prezzo del caffè sono molteplici. Oltre ai rincari delle materie prime, si aggiungono l’aumento dei costi energetici, che colpiscono soprattutto i pubblici esercizi, e la speculazione sui mercati delle “soft commodities”, come il caffè. Nonostante gli sforzi per ridurre i danni derivanti dalle condizioni climatiche e dai problemi logistici, la speculazione e l’incertezza globale – come i possibili dazi statunitensi sui prodotti – continuano a creare instabilità nel settore.
In sintesi, anche il caffè, come molte altre commodities, è vittima di un aumento generalizzato dei costi che rischia di pesare sempre di più sulle spese quotidiane degli italiani. Se da un lato la speranza è che i prezzi possano ridursi, la realtà sembra indicare che la “pausa caffè” diventerà un piacere sempre più costoso.
The post Il caro caffè: il prezzo dell’espresso continua a salire, con aumenti del 19% rispetto al 2021 first appeared on ADN24.
Economia
Il Prezzo delle Bevande nelle Grandi Città: Aumenti e Differenze Regionali nel 2025
Negli ultimi anni, il costo delle bevande nelle grandi città italiane ha subito un notevole incremento. Dal 2021 al gennaio 2025, il prezzo medio è passato da 1,03 euro a 1,22 euro, segnando un aumento significativo del 18,4%. Questa crescita riflette l’andamento generale dell’inflazione e i cambiamenti nelle abitudini di consumo.
Bolzano: La Città con i Prezzi Più Alti
Tra le città italiane, Bolzano detiene il primato per la bevanda più cara. Il capoluogo altoatesino, noto per il suo alto costo della vita, registra prezzi superiori alla media nazionale. Le ragioni di questo fenomeno possono essere ricondotte a diversi fattori, tra cui un’elevata qualità della vita, un turismo di fascia alta e un costo generale della ristorazione superiore rispetto ad altre località.
Catanzaro: Il Paradiso del Risparmio
Dall’altro lato della classifica troviamo Catanzaro, la città con il prezzo più basso per le bevande. Nel capoluogo calabrese, il costo di una bibita è sensibilmente inferiore rispetto alle città del Nord. Questo dato si spiega con un costo della vita più contenuto, una minore pressione turistica e una diversa dinamica economica locale.
Fattori che Influenzano i Prezzi
L’aumento generale dei prezzi può essere attribuito a diversi fattori:
- Inflazione e aumento dei costi di produzione: materie prime, energia e trasporti incidono significativamente sui prezzi finali.
- Turismo e domanda locale: le città con un forte afflusso turistico tendono ad avere prezzi più elevati.
- Costo della vita e salari medi: località con un alto reddito pro capite, come Bolzano, registrano generalmente prezzi più alti.
Prospettive Future
Se il trend degli ultimi anni continuerà, potremmo assistere a ulteriori aumenti nel costo delle bevande nelle città italiane. Tuttavia, politiche economiche mirate e una maggiore concorrenza tra gli esercenti potrebbero contribuire a contenere l’incremento dei prezzi.
Per i consumatori, rimanere informati sulle variazioni dei prezzi nelle diverse aree del Paese può aiutare a fare scelte più consapevoli e risparmiare sulle spese quotidiane.
The post Il Prezzo delle Bevande nelle Grandi Città: Aumenti e Differenze Regionali nel 2025 first appeared on ADN24.
-
Attualità18 ore ago
Mattarella “Disarmo minato da guerre e retoriche di conflitto”
-
Attualità18 ore ago
Caso Diciotti, Parodi “Contro Cassazione devastante messaggio superficiale”
-
Attualità14 ore ago
Rara malattia oculare: due fratelli operati con un intervento all’avanguardia a Torino
-
Musica14 ore ago
Eurovision, “Volevo essere un duro” è il brano più ascoltato tra quelli in gara
-
Cronaca12 ore ago
Rissa a Torino con machete, un ferito e un arresto: il fatto non è collegato al ritrovamento di un cadavere
-
Tecnologia7 ore ago
La disinformazione russa infiltra i chatbot: 3,6 milioni di articoli pro-Cremlino nei sistemi di intelligenza artificiale
-
Cronaca8 ore ago
Quarticciolo, i Carabinieri scoprono i nascondigli della droga: arrestato spacciatore tunisino
-
Attualità19 ore ago
Medicina di genere, Professioni Sanitarie a confronto a Milano