La Polizia di Stato ha arrestato due cittadini stranieri, di 30 e 38 anni, con precedenti penali, ritenuti responsabili di una violenza sessuale di gruppo aggravata. Gli arresti sono avvenuti in seguito a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso.

L’episodio risale a novembre scorso, quando una donna di 29 anni sarebbe stata costretta, sotto minaccia e in stato di alterazione dovuto all’assunzione forzata di stupefacenti, a subire abusi sessuali in una casa nella periferia di Conegliano. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Treviso insieme al Commissariato di Conegliano, hanno portato a identificare i presunti responsabili, rintracciati e arrestati mercoledì.

I due uomini si trovano ora nella Casa Circondariale di Treviso, accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata dall’uso di armi e di traffico di stupefacenti.

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Il 14 gennaio 2025, l’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini ha eseguito due operazioni durante i controlli dei passeggeri in arrivo da Tirana. Tra i viaggiatori, un cittadino italiano di 26 anni è stato fermato in quanto destinatario di un ordine di carcerazione per una pena di quattro anni e dieci mesi, relativa a condanne definitive per reati contro il patrimonio, tra cui furto e ricettazione.

Il giovane, tornato in Italia dopo un periodo trascorso all’estero, ha attirato l’attenzione degli agenti a causa del suo comportamento nervoso e dell’evidente tentativo di evitare il contatto visivo. Ulteriori verifiche hanno confermato l’esistenza dell’ordine di arresto pendente. Dopo l’identificazione e la notifica del provvedimento, il 26enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Rimini per l’esecuzione della pena.

Nello stesso volo è stato respinto un cittadino albanese. Durante i controlli di frontiera, il passeggero è stato considerato a rischio di immigrazione clandestina. A seguito delle verifiche, è stato reimbarcato sul volo di ritorno a Tirana.

Questi interventi riflettono l’attenzione delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza e il rispetto delle normative in materia di immigrazione e giustizia, evidenziando l’efficacia dei controlli effettuati negli aeroporti italiani.

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Nelle giornate del 14 e 15 gennaio, la Questura di Ravenna, attraverso l’operato della locale Squadra Mobile, ha portato a termine l’esecuzione di due distinti provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti già condannati per reati di diversa natura.

Il primo intervento, avvenuto martedì 14, ha riguardato un cittadino tunisino di 35 anni residente a Ravenna. L’uomo è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento di cumulo pena emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che lo ha condannato a due anni di reclusione per reati legati al traffico di stupefacenti e contro il patrimonio, commessi nella zona di Ravenna.

Il giorno seguente, mercoledì 15, gli agenti hanno eseguito un secondo arresto nei confronti di un giovane ravennate di 27 anni. L’uomo è stato colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona, dovendo scontare una pena di due anni di reclusione per una truffa online perpetrata nel marzo 2023. Il reato è stato commesso attraverso un noto portale di compravendita di oggetti usati.

Entrambi gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale “Port’Aurea” di Ravenna, dove sconteranno le rispettive pene. Questi interventi rientrano nell’attività costante della Polizia di Stato per il contrasto alla criminalità e l’esecuzione delle condanne definitive.

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