Cronaca
Divieto di accesso alle manifestazioni sportive per 22 tifosi della Casertana
La Polizia di Stato di Benevento ha emesso 22 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (D.A.SPO.) nei confronti di altrettanti tifosi della Casertana Calcio, coinvolti in atti di disturbo durante l’incontro Benevento – Casertana del 27 ottobre 2024. I provvedimenti sono stati adottati in seguito a una serie di comportamenti violenti e provocatori da parte dei tifosi, che hanno creato turbative alla sicurezza pubblica.
L’incidente è iniziato prima della gara, durante l’afflusso della tifoseria ospite. Un gruppo di circa 80 ultras, in viaggio su otto minivan e tre autovetture, ha ignorato le indicazioni delle forze dell’ordine, rifiutandosi di fermarsi all’area di servizio “Vaccarella”. Nonostante le ripetute richieste da parte del personale di polizia, i tifosi hanno bloccato la circolazione stradale per circa dieci minuti, causando un notevole ingorgo.
La situazione si è aggravata quando, una volta ripartiti verso lo stadio, i tifosi hanno cercato di organizzare un corteo a piedi in via Avellino, senza rispettare le direttive delle forze di polizia. Solo dopo il fermo della marcia e l’opposizione delle autorità, i tifosi sono risaliti sui mezzi per proseguire verso lo stadio.
L’azione della Polizia di Stato e della D.I.G.O.S. di Benevento, insieme alla collaborazione della Questura di Caserta, ha portato all’identificazione di 13 ultras, i quali sono stati sottoposti a D.A.S.P.O. per un periodo che va dai tre ai sei anni, in base alla gravità delle azioni. Alcuni di questi soggetti erano già destinatari di provvedimenti simili da altre province.
Il comportamento violento non si è fermato all’arrivo allo stadio. Infatti, una volta entrati nel settore ospiti, i tifosi hanno iniziato a lanciare fumogeni e petardi, causando la sospensione della gara per circa cinque minuti. A seguito di indagini più approfondite, altri 4 ultras sono stati identificati e raggiunti da ulteriori provvedimenti D.A.S.P.O. di durata biennale.
In aggiunta, sono stati adottati provvedimenti nei confronti di altri cinque tifosi che, durante il controllo all’area di servizio “Vaccarella”, sono stati trovati in possesso di artifizi pirotecnici, come bombe carta e fumogeni, e di mazze da baseball, oggetti che avrebbero potuto essere utilizzati per provocare disordini. Anche a questi soggetti è stato imposto il divieto di accesso a manifestazioni sportive per due anni.
L’insieme delle misure adottate sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel mantenere l’ordine e la sicurezza durante gli eventi sportivi, prevenendo atti di violenza e garantendo un ambiente sicuro per tutti i tifosi e gli spettatori.
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Cronaca
Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose
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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.
Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.
Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.
Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.
È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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Cronaca
Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.
L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.
La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.
Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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