“E’ un posto speciale, e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo”. Jannik Sinner torna a Melbourne per difendere il titolo agli Australian Open, il primo Slam vinto in carriera e prologo di un 2024 indimenticabile. “Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo – confessa il campione altoatesino, nella conferenza stampa riportata da Supertennis – Non ci sono molte altre prime volte a disposizione nel nostro sport. Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare.

Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo”. Come un anno fa, a Melbourne Sinner farà direttamente il suo esordio stagionale: niente tornei di preparazione per il numero uno del mondo. “Ho deciso così perchè la stagione è molto lunga. Lo scorso anno ho chiuso l’anno con la Coppa Davis, e il tempo per riposare e resettare a quel punto non è molto – sottolinea – Per preparare al meglio il fisico, e per fare i cambiamenti tecnici e tattici necessari per il tuo gioco, ci vuole tempo ed è importante organizzare gli impegni e gestire le energie”. Soddisfatto della preparazione in off-season (“abbiamo fatto dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Per me è molto importante cercare di variare un pò il gioco, cercare di andare avanti un pò di più”), Sinner preferisce non rispondere alle provocazioni di Kyrgios sul caso Clostebol.

“Non voglio commentare quello che dicono Nick o gli altri giocatori – conclude – Io so come sono andate le cose, so di non aver fatto nulla di male ed è per questo motivo che sono ancora qui e sto ancora giocando. Per me la cosa che conta davvero è avere al mio fianco le persone che mi vogliono bene. Mentirei se dicessi che non penso a quello che è accaduto e che ho dimenticato, è una cosa che mi accompagna oramai da qualche mese ma in questo momento siamo in una fase in cui non si sanno molte cose. Io non ne so molto più di voi”.
– foto Ipa Agency –

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Altro pareggio per la Juventus di Thiago Motta, che non va oltre l’1-1 nella stracittadina contro il Torino e resta alla soglia della zona Champions League seppur con una partita da recuperare. Dopo l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Yildiz, è stata di Vlasic la rete che ha permesso al Toro di pareggiare alla fine del primo tempo. Otto minuti e la Juventus passa in vantaggio, grazie alla super giocata di Yildiz che sulla trequarti si libera di un paio di giocatori granata con un destro-sinistro al quale segue la conclusione rasoterra sulla quale non è esplosivo Milinkovic-Savic e che termina dunque in rete. Reazione Toro al 15′, sugli sviluppi di corner è Linetty a controllare il pallone nell’area piccola ma senza trovare la precisione giusta nel tiro che termina alto.

Canovaccio tattico della gara che resta chiaro, con i bianconeri che tengono in mano il gioco davanti ad un Torino molto alto in pressione. Atteggiamento, quello dell’undici di Vanoli, che al 20′ genererebbe una ripartenza juventina chiusa dalla rete di Nico Gonzalez, pescato però in offside. Bianconeri che continuano a spingere, con un’altra chance alla mezz’ora, grazie alla fuga di Yildiz sulla destra e il cross per la testata di Gatti, di poco larga. Ma è allo scadere del primo tempo che il Torino raggiunge il pari, grazie al mancino di Vlasic che raccoglie un pallone vagante poco dentro l’area e di controbalzo lo spedisce alle spalle di Di Gregorio dopo il tocco del palo. Nella ripresa si alza l’intensità dei duelli, che si riflette anche nelle proteste che portano, al 57′, alle espulsioni di Vanoli e Thiago Motta, in contrasto per un contatto dubbio tra Savona e Karamoh. Momento successivo in cui la Juventus tornerà a spingere, con una doppia occasione in pochi minuti nata dalle conclusioni di Yildiz prima e Koopmeiners poi: alta di poco quella del turco, parata da Milinkovic-Savic quella dell’olandese. Scorrono i minuti e punteggio che resta sull’1-1 fino al termine dell’incontro, chiuso con gli ultimi sussulti granata ben difesi dalla Juventus fino allo scadere dei quattro minuti di recupero concessi da Fabbri.
– foto Image –

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La Virtus Segafredo Bologna conquista una vittoria fondamentale nel Round 20 di Turkish Airlines Euroleague, imponendosi per 76-74 contro il Baskonia Vitoria-Gasteiz. Nonostante le assenze importanti di Clyburn, Shengelia e Zizic, i bianconeri hanno mostrato carattere e determinazione, salendo a un record di 5-15 in classifica.

Il top scorer della partita è stato Morgan, con 17 punti e 5 assist, seguito da Cordinier con 16 punti e 7 rimbalzi, Polonara che ha aggiunto 15 punti e 6 rimbalzi, e Grazulis con 13 punti. La partita è stata caratterizzata da un ritmo intenso e da un finale di gara da brividi, che ha visto la Virtus trionfare grazie a una serie di giocate decisive.

Al termine della gara, coach Dusko Ivanovic ha espresso la sua soddisfazione per la performance della squadra: “È stata una buona partita, dura, contro una grande squadra come il Baskonia, che ha lottato fino alla fine. Sono molto contento, i miei giocatori hanno messo tutto in campo, nonostante i tanti errori, ma hanno dato il massimo. Ora è il momento di godersi questa vittoria.”

La partita ha avuto un inizio equilibrato, con entrambe le squadre che si sono scambiate il comando del gioco. Il Baskonia, trascinato da Hall e Rogkavopoulos, è riuscito ad allungare nel primo quarto, chiuso sul 14-20, e a mantenere un leggero vantaggio anche nel secondo periodo. Tuttavia, la Virtus ha trovato la forza di reagire grazie a Morgan e Grazulis, portandosi a soli un punto di distanza alla fine dei primi 20 minuti (37-38).

Nel terzo quarto, la Virtus ha vissuto un momento di grande energia, con un break di 10-0 che ha spinto la squadra in vantaggio. Morgan ha guidato l’attacco con una tripla e una serie di canestri importanti, mentre Grazulis ha contribuito con una tripla e un layup. Il parziale di 18-2 ha portato la Virtus avanti 55-42, ma il Baskonia ha risposto con un buon momento, grazie soprattutto a Rogkavopoulos e Forrest, riavvicinandosi sul 58-54 alla fine del terzo quarto.

Nel finale, il Baskonia è riuscito a completare la rimonta, sorpassando la Virtus per 62-63 a 5’30” dalla fine. La partita è rimasta in equilibrio, con Cordinier e Grazulis che hanno risposto agli attacchi degli avversari. Con il punteggio di 68-67 per la Virtus, Cordinier ha preso in mano la situazione, servendo un assist per Polonara e poi segnando un canestro fondamentale per il +6 bianconero. Nonostante gli ultimi tentativi di rimonta del Baskonia, con un canestro di Samanic e i liberi di Forrest, la Virtus ha mantenuto il vantaggio grazie a un’altra bomba di Cordinier e ha chiuso la partita sul 76-74, nonostante il disperato tentativo finale del Baskonia, che non è riuscito a pareggiare.

Alla fine, coach Ivanovic ha sottolineato l’importanza di una vittoria che arriva dopo tanti sacrifici e con l’impegno di tutta la squadra, nonostante gli errori. Con questa vittoria, la Virtus ha dimostrato grande resilienza e voglia di lottare fino alla fine.

Il prossimo impegno in Eurolega vedrà la Virtus cercare di continuare a crescere e migliorare, mentre per Ivanovic è tempo di godersi il frutto di un lavoro ben fatto, pur senza dimenticare gli aspetti su cui continuare a lavorare.

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