La Polizia di Stato di Latina ha denunciato tre giovani stranieri, due tunisini e un egiziano, di età compresa tra i 22 e i 25 anni, responsabili di due episodi di tentata rapina avvenuti nel centro della città.

I fatti si sono verificati nella serata di ieri, quando le volanti sono intervenute in seguito a segnalazioni alle forze dell’ordine. Le vittime hanno raccontato di essere state avvicinate dai tre uomini, che inizialmente avevano chiesto una sigaretta, per poi tentare di rubare un oggetto di valore. Nel primo episodio, in Piazza del Popolo, i rapinatori hanno minacciato un giovane con un’arma giocattolo, priva del tappo rosso, nel tentativo di farsi consegnare una collana. Tuttavia, il tentativo è fallito grazie all’intervento di altre persone che sono sopraggiunte in auto.

Pochi minuti dopo, in Galleria Pennacchi, un altro uomo è stato avvicinato dai tre aggressori che hanno tentato di sottrargli il cellulare, minacciandolo con la stessa pistola. L’uomo, però, è riuscito a liberarsi e a fuggire.

Dopo aver ricevuto la descrizione dei sospetti, gli agenti hanno iniziato le ricerche nelle zone circostanti, riuscendo a localizzare i tre uomini nei pressi di Piazza Santa Maria Goretti. Durante il controllo, è stata trovata l’arma giocattolo, simile a una pistola Beretta e senza il tappo rosso che la rendeva riconoscibile come un giocattolo.

I tre uomini, tutti richiedenti asilo, sono stati identificati e riconosciuti dalle vittime sul luogo. Sono stati denunciati per tentata rapina aggravata e portati presso gli uffici della Questura. L’arma è stata sequestrata.

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La Polizia di Stato di Como ha denunciato in stato di libertà un 37enne egiziano, privo di documenti, irregolare sul territorio e senza fissa dimora, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, già con precedenti di polizia, era destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Questore lo scorso novembre.

L’intervento è stato richiesto nel pomeriggio di ieri in via Guanella, presso un centro che offre servizi di mensa e distribuzione di vestiario. L’uomo, pur non essendo registrato e quindi senza diritto di accedere ai servizi, si è presentato con atteggiamenti violenti e prepotenti, cercando insistentemente di ottenere assistenza. Non contento della sua richiesta, ha reagito con urla in lingua araba, disturbando e creando disagio all’interno della struttura.

Al momento dell’arrivo della volante, gli agenti hanno dovuto esercitare una notevole pazienza per calmare il 37enne, che, oltre a esprimere una lunga serie di insulti, ha mostrato un comportamento aggressivo, scalciando e sfidando gli agenti. Dopo essere stato condotto in Questura, sono emerse la sua clandestinità e la già emessa intimazione a lasciare il territorio, motivando la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

Inoltre, come previsto per le persone irregolari, il 37enne è stato sottoposto all’espulsione dal territorio nazionale.

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Ieri, gli agenti della Polizia di Stato di Bolzano sono intervenuti prontamente in risposta a una segnalazione di un giovane violento e aggressivo nei confronti dei suoi genitori. La chiamata d’emergenza al numero “112 NUE” ha allertato la Centrale Operativa della Questura, che ha immediatamente inviato una pattuglia della Squadra Volanti sul posto. Quando gli agenti sono giunti, hanno trovato un giovane di 28 anni in evidente stato di alterazione, che continuava a minacciare i propri familiari di morte, poiché gli avevano impedito di entrare in casa.

Il giovane, che già in precedenza aveva dato segni di violenza, aveva anche danneggiato gravemente lo scooter della madre, parcheggiato nelle vicinanze dell’abitazione. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, il giovane ha continuato ad essere aggressivo, ma con una paziente opera di persuasione, gli agenti sono riusciti a calmarlo e a condurlo presso gli uffici della Questura.

Una volta identificato, il giovane è stato riconosciuto come un bolzanino con precedenti di vario genere. I poliziotti, che nel frattempo avevano tranquillizzato i genitori, hanno raccolto il racconto della madre, la quale ha descritto numerosi episodi di violenza che il figlio aveva perpetrato negli ultimi mesi. La donna ha spiegato che il giovane le chiedeva insistentemente del denaro e, in alcune occasioni, rubava gioielli di famiglia per alimentare la sua dipendenza da sostanze stupefacenti.

A seguito delle indagini, il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti in famiglia e allontanato d’urgenza dalla casa familiare. Inoltre, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso nei suoi confronti le Misure di Prevenzione Personali, tra cui l’Ammonimento e l’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza, tenendo conto della sua pericolosità e della reiterazione delle condotte minacciose.

Il Questore Sartori ha sottolineato che i casi di violenza domestica stanno aumentando, spesso colpendo vittime vulnerabili che non sono in grado di difendersi. Ha anche evidenziato come le situazioni di tossicodipendenza possano alimentare tali comportamenti violenti, sottolineando l’importanza di un’azione di rete tra Istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e associazioni di volontariato. La Polizia di Stato, ha ribadito Sartori, è sempre in prima linea nel sostenere le vittime, aiutandole a chiedere aiuto e a denunciare le violenze subite.

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