Cronaca
Furti e resistenza a pubblico ufficiale: 4 provvedimenti di divieto di ritorno a Tuscania
Il 7 gennaio scorso, il Questore di Viterbo ha adottato quattro provvedimenti di divieto di ritorno nel Comune di Tuscania, a seguito di un’attività istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo. I provvedimenti sono stati emessi a carico di tre cittadini sudamericani e uno italiano, tutti domiciliati a Roma, coinvolti in un episodio di resistenza a pubblico ufficiale avvenuto il 20 dicembre 2024.
Quel giorno, una segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112 aveva indicato la presenza di individui sospetti nelle vicinanze di alcune abitazioni a Tuscania. Quando i Carabinieri sono intervenuti, i soggetti hanno tentato di fuggire a bordo di un’autovettura, ma grazie alle ricerche effettuate tramite radio e alle segnalazioni ricevute dai cittadini, sono stati bloccati e denunciati in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Durante l’interrogatorio, i sospetti hanno ammesso che si trovavano a Tuscania per effettuare dei sopralluoghi in vista della commissione di furti che avrebbero dovuto compiere nel pomeriggio stesso. Le indagini hanno poi rivelato che questi individui avevano un passato criminale legato a reati contro il patrimonio, la persona e lo spaccio di stupefacenti, e che non avevano legami con il territorio.
Considerata la loro pericolosità sociale e il comportamento delinquenziale, il Questore di Viterbo ha deciso di applicare loro la misura preventiva del divieto di ritorno nel Comune di Tuscania per un periodo di quattro anni. L’inottemperanza a questo provvedimento costituisce un reato, punibile con la reclusione da sei a diciotto mesi e con una multa fino a 10.000 euro, come previsto dalle leggi antimafia.
Questi provvedimenti mirano a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire la commissione di reati sul territorio, contribuendo a mantenere l’ordine e la tranquillità per i cittadini di Tuscania.
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Cronaca
Scontri a Roma: Agente Ferito Durante una Manifestazione per Ramy
Tensione alta nel quartiere di San Lorenzo a Roma, dove durante un presidio dedicato a Ramy, il giovane deceduto a Milano mentre cercava di sfuggire a un controllo dei carabinieri, si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Un agente della polizia è rimasto ferito al volto a causa di una bomba carta. Altri tre poliziotti hanno riportato contusioni durante i disordini.
La Dinamica degli Scontri
I manifestanti hanno rovesciato cassonetti e lanciato fumogeni e bombe carta, una delle quali ha infranto il vetro di un mezzo della polizia. L’avanzata verso le forze dell’ordine ha scatenato una carica di contenimento, ordinata dal questore di Roma, per proteggere l’incolumità degli agenti. I manifestanti, successivamente, si sono ritirati verso San Lorenzo.
Reazioni e Condanne
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, ha commentato duramente l’accaduto, definendolo un episodio di estrema gravità. Ha sottolineato come diversi agenti siano stati feriti e necessitino cure ospedaliere. Pianese ha condannato l’uso di violenza durante le manifestazioni, dichiarando inaccettabile l’aggressione alle forze dell’ordine, che operano per garantire la sicurezza pubblica. L’attacco con bombe carta e fumogeni è stato descritto come un atto vile contro lo Stato.
La vicenda ha riportato al centro del dibattito la questione della sicurezza nelle manifestazioni e il ruolo delle forze dell’ordine nella gestione dell’ordine pubblico.
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Cronaca
Tragedia a Gricignano di Aversa: muore un operaio nella fuga di ammoniaca alla Frigocaserta
Un altro incidente mortale ha colpito la fabbrica “Frigocaserta” di Gricignano di Aversa, in provincia di Caserta, dove oggi, 10 gennaio, un operaio di 19 anni, Patrizio Spasiano, ha perso la vita a causa di una fuoriuscita di ammoniaca. Il giovane, residente a Napoli e addetto alla manutenzione, è stato trovato senza vita all’interno dello stabilimento. Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno recuperato altri colleghi, il corpo di Spasiano non è stato ancora raggiunto per motivi di sicurezza, in quanto la perdita di ammoniaca continua.
L’incidente si è verificato mentre quattro operai stavano svolgendo lavori di manutenzione su un serbatoio. Tre di loro sono stati feriti, probabilmente per l’intossicazione dovuta alle esalazioni di ammoniaca, mentre il 19enne ha tragicamente perso la vita. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
Questo incidente avviene solo dieci giorni dopo un altro tragico decesso nella stessa fabbrica: il 31 dicembre, un operaio di 39 anni era stato travolto da un muletto ribaltato nello stesso stabilimento, con i soccorsi che non erano riusciti a salvarlo.
Nel frattempo, il Comune di Lusciano ha emesso un avviso per i cittadini, raccomandando di tenere chiuse porte e finestre per evitare i rischi derivanti dall’inhalazione delle sostanze tossiche. Le autorità locali hanno chiesto precauzione, soprattutto per i soggetti più vulnerabili e con patologie respiratorie.
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Cronaca
Raid paramilitare in un supermercato ad Avellino: banda riesce a portare via 1.500 euro
Una notte di terrore ha scosso la piccola comunità di Contrada, in provincia di Avellino, dove un gruppo di dieci rapinatori ha compiuto un’azione paramilitare contro un supermercato locale. I malviventi, giunti sul posto a bordo di due auto, hanno forzato la saracinesca e fatto irruzione all’interno del negozio, scatenando il panico mentre cercavano di aprire la cassaforte.
Le telecamere di sorveglianza interne hanno immortalato l’azione della banda, che con il volto coperto e armata di guanti e faretti, è riuscita a parzialmente scardinarla. Tuttavia, i rapinatori non sono riusciti a portarla via, grazie all’intervento tempestivo della figlia del proprietario, che ha lanciato delle grida d’aiuto. Nonostante ciò, i malviventi sono riusciti a rubare 1.500 euro custoditi nelle casse.
Il raid ha causato danni ingenti, stimati in oltre seimila euro, agli ambienti del supermercato. Il sindaco di Contrada, Pasquale De Sanctis, ha espresso la sua solidarietà alla famiglia del commerciante colpito e ha lanciato un appello alle istituzioni per potenziare le misure di sicurezza, in una zona frequentemente bersaglio di reati predatori.
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